La Lazio pensa già al mercato di gennaio. La squadra di Sarri è arrivata alla sosta per il Mondiale col quarto posto in tasca, un cammino ottimo solo parzialmente offuscato dall'ultima netta sconfitta a Torino con la Juventus. E ora per il tecnico biancoceleste si aprono le riflessioni sul mercato, potenzialmente decisivo per proseguire al meglio la stagione ricca di insidie e incognite.

Lazio, obiettivi Parisi e Caputo

Alla Lazio mancano almeno due tasselli per completare la rosa e affrontare eventuali emergenze future: un terzino sinistro e un vice Immobile. Marusic è costretto agli straordinari visto che di fatto non c'è un'alternativa di ruolo se non l'adattato Hysaj al suo posto, senza Ciro il tecnico si è reinventato Felipe Anderson falso nove ma è evidente che si tratta di una soluzione tampone. E allora ecco che a gennaio potrebbero arrivare un paio di regali.

Secondo quanto riferito dalla "Gazzetta dello Sport", i nomi nel mirino sono sempre gli stessi: alla Lazio piacciono molto Parisi e Caputo. Il terzino dell'Empoli sta facendo benissimo e difficilmente i toscani lo lasceranno partire nella sessione invernale se non con un'offerta irrinunciabile (almeno 15 milioni di euro). L'altro nome caldo come opzione B è Valeri della Cremonese. Situazione differente per l'attaccante della Sampdoria, in crisi di gol e ora neanche più titolarissimo nell'attacco di Stankovic: nel suo caso il pressing può più facilmente portare alla fumata bianca.

Lazio, addio Luis Alberto? Obiettivo Ilic

C'è poi un giallo Luis Alberto. Lo spagnolo ha giocato appena 5 gare su 15 da titolare finora in campionato e il suo minutaggio generale è in calo da qualche settimana. Non è da escludere un addio anticipato a gennaio, potrebbe essere lui l'uomo sacrificato dal club per fare cassa, sbloccare l'indice di liquidità e avere denaro fresco da reinvestire. Il Siviglia resta alla finestra, la Lazio chiede non meno di 15-18 milioni di euro. E il suo sostituto potrebbe essere Ilic del Verona, già inseguito a lungo in estate prima che il Mago decidesse poi di restare a Roma.