È arrivato il momento di concentrarsi sullo sfoltimento della rosa in casa Inter, per una regola oramai aurea del calcio italiano: si compra, e può esserci spazio, solo dopo essersi sapientemente liberati degli esuberi. Tra giovani di prospettiva da far giocare con continuità altrove e scarti oramai ai margini del progetto tecnico nerazzurro, l'Inter ha diversi giocatori in uscita, e per Ausilio il lavoro di queste settimane si prospetta duro e intenso.

 

Dopo l'annuncio da parte dell'Empoli, anche l'Inter ha pochi minuti fa ufficializzato la cessione in prestito di Laxalt, con diritto di riscatto da parte dei toscani ed eventuale controriscatto dei nerazzurri. Mbaye, che ha ben figurato al Livorno, è invece ad un passo dal Genoa: come confermato anche dall'agente del giocatore, si aspetta ormai solo Preziosi e la sua firma, che potrebbe, per motivi prettamente logistici, arrivare subito dopo Ferragosto. Nel frattempo Ausilio volge lo sguardo anche ad un altro possibile partente, inserito solo per esigenze numeriche nella lista per il preliminare di Europa League, Matias Silvestre. L'argentino piace al Genoa, ma anche al Besiktas, che pare abbia offerto un pacchetto da 4 milioni con all'interno il difensore e Ruben Botta. Ma Ausilio non vorrebbe liberarsi dell'ex Tigre a titolo definitivo, ed è allora probabile che, se i turchi vorranno, a partire sarà solo il difensore, con invece l'eventualità Torino ed una possibile cessione in prestito ai granata per un talento, quello di Botta, che Mazzarri vorrebbe continuare a monitorare con le giuste attenzioni.

 

Completano la lista degli esuberi Schelotto e Campagnaro: il difensore ha rifiutato la Samp, probabilmente in attesa di una chiamata da un club più prestigioso, anche se non è da escludersi una sua permanenza a Milano. L'ex Sassuolo e Atalanta è invece in orbita Parma, dopo essere stato sedotto e abbandonato dal Southampton: l'Inter vorrebbe inserirlo nell'affare Biabiany, che ha già detto sì al ritorno in nerazzurro. Ausilio vuole però aspettare e capire se vi siano margini effettivi per la cessione di Guarin, che consentirebbe di buttarsi su un giocatore dal più alto profilo e, conseguentemente, di scartare anche l'ipotesi relativa ai ducali per Schelotto, il cui nome sembra legato, almeno per il momento, indissolubilmente all'affare Biabiany.