Un prestito secco, che a breve potrebbe diventare un trasferimento definitivo, oltre che un affare sia per il Genoa che per il Milan. A gennaio Suso, arrivato a zero dal Liverpool in rossonero un anno fa, è stato girato ai rossoblu, dove ha ritrovato sé stesso, la forma migliore, ma soprattutto gol e stile che ne avevano caratterizzato l'inizio dell'avventura da professionista, al Liverpool. E adesso Preziosi è disposto a tutto, pur di tenerselo.
"Suso ha fortemente voluto il Genoa solo per sei mesi, mentre io lo volevo per diciotto. Ora sono disposto a trattare il riscatto con Galliani anche a 10 milioni di euro", ha dichiarato il patron dei liguri al Secolo XIX, aprendo di fatto le porte ad un maxi affare che coinvolgerebbe anche Cerci, che il Milan potrebbe riprendere in mano, attraverso l'Atletico, e poi lasciare al Genoa, e Pavoletti, per il quale Galliani ha già chiesto informazioni. A fine stagione, difatti, quasi certamente Menez, Balotelli e Luiz Adriano lasceranno Milano, e sarà necessario affiancare a Bacca (peraltro sul taccuino di Bayern e Real) un attaccante di sicuro affidamento, oltre che tatticamente a lui complementare. Di Pavoloso, peraltro, si sarebbe già innamorato, calcisticamente, Berlusconi: la valutazione che il Genoa ne fa si aggira intorno ai 18-20 milioni, circa metà dei quali verrebbero scorporati dalla cessione di Suso, per il quale, peraltro, così facendo a bilancio si segnerebbe una significativa plusvalenza. Manca ancora un mese alla fine del campionato, ma la linea telefonica sull'asse Milano - Genova è già rovente.
Preziosi, dalla sua, ha parlato anche del futuro della panchina e dell'eventuale arrivo di Juric - "È un amico, un ragazzo che rispetto ma niente di più" e dell'eventuale permanenza di Ansaldi, legata al suo ingaggio.
"Percepisce due milioni netti a stagione: con questo stipendio e senza aiuto dallo Zenit noi non possiamo riscattarlo, se penserà a una decurtazione proveremo a riscattarlo volentieri", ha detto il Presidente. Che infine ha anche spiegato di voler riscattare l'ottimo Laxalt visto in questa stagione.
Ezio Azzollini