Albert Gudmundsson alla Fiorentina è stato senza dubbio lo scenario di mercato più appassionante dell'ultimo giorno della sessione invernale. Fumata bianca che non è arrivata, ma il tentativo c'è stato seppur lontano dalle richieste economiche. Come confermato da Andres Blazquez, amministratore delegato del Genoa, nell'incontro coi giornalisti al centro sportivo "Gianluca Signorini".

Gudmundsson-Fiorentina, il retroscena

"Sul tema Gudmundsson, mi fa un po' sorridere tutte queste storie che sono state montate dai tifosi e dai giornalisti. Per Albert abbiamo avuto un'offerta tre giorni prima che finisse il mercato. Mi ha chiamato la Fiorentina e mi ha detto che volevano l'islandese, io gli ho risposto di non mandarci offerte perché non lo avremmo venduto.

Gli ho detto: 'ti dico un prezzo così capisci che non vogliamo venderlo: 40 milioni'. E' arrivata un'offerta e ho impiegato tre minuti per dire no. Ho ringraziato per l'offerta ma ho rifiutato. So che hanno insistito molto con Albert, è venuto da me, mi ha detto che gli avevano fatto un'offerta molto importante e cosa ne pensassi. Io gli ho risposto: 'Tu sei troppo importante per noi, per venderti in questo momento. Non possiamo venderti, per noi sei la differenza tra il poter arrivare nelle prime dieci e senza di te non ci arriviamo, Le squadre ti cercano, sei un calciatore molto importante per noi e non ti posso dare via'.

Lui allora mi ha detto che ha capito, ha ringraziato ed è andato via. La Fiorentina ha incrementato l'offerta e non ho risposto perchè ho detto a Barone che non lo avremmo ceduto e allora perché rispondere ad una domanda fatta prima? Albert si è comportato in una maniera impeccabile. Finito il mercato mi ha scritto un messaggio: 'Ok Andres, adesso arriviamo nella top ten'. Non era convinto di andar via, nemmeno Dragusin".