"Domani Lila purtroppo non ci sarà. E' un peccato perché aveva destato una ottima impressione: ho parlato col suo agente e mi ha detto che mercoledì sarà a Londra per cercare di risolvere i problemi burocratici legati all'operazione": parola di Roberto Donadoni, che commenta così il primo acquisto, per ora solo ufficioso, del suo Parma. Che in realtà, entro domani, aspetta Antonio Nocerino a Collecchio. 

In serata in città arriverà il presidente Taci per chiudere la trattativa, ma anche di fatto per dare il via ad una mini-rivoluzione che in sostanza è già iniziata, e passa soprattutto per il centrocampo. Si ragiona anche sull'addio di Lodi, richiesto dallo stesso Torino e dal Milan. Sempre in mezzo, nel momento in cui a Milano arrivasse Diarra - entro mercoledi la FIFA comunicherà all'Inter se Lass potrà essere trasferito a parametro zero - i nerazzurri libererebbero M'Vila: lo stesso Donadoni lo ha richiesto espressamente, ma c'è da risolvere il problema relativo al suo status. Anche in questo caso Inter e Rubin Kazan dovrebbero gestire una sorta di sub-prestito. 

Per l'attacco è invece pronto Saponara, altro esubero rossonero che, al pari di Niang, vorrebbe provare a rilanciarsi giocando sei mesi in biancocrociato. Resta in piedi, ma al momento in standby, la pista Alvaro Gonzalez dalla Lazio: l'uruguagio è però reduce da un infortunio, ed ai ducali servono garanzie. Nell'affare potrebbe rientrare anche Paletta, già in passato richiesto da Tare. L'ultima idea è Campagnaro, ormai ai margini del progetto Mancini al pari di Vidic. L'alternativa, in caso di no per Campagnaro e di cessione di Paletta, è Diego Reyes, 23enne centrale messicano del Porto.  

 

Il tutto, congeniale alla rinascita gialloblù che passa anche e soprattutto attraverso Donadoni. Il tecnico ha ribadito, però, che dalla nuova proprietà si aspetta tanto: "Ci siamo parlati telefonicamente: ora vedremo cosa ci regala il mercato. Sappiamo dove dobbiamo intervenire, si tratta di capire solo quali sono le possibilità. Se si vuole cercare di migliorare la rosa c'è bisogno di giocatori pronti, chiaro che se andiamo a prendere calciatori giovani, che sono bravi, ma che hanno giocato poco, dal punto di vista della competitività non servirebbe a niente". E l'obiettivo questo è: prendere gente in grado di fare l'impresa. E salvare il Parma da una retrocessione che ormai sembra inevitabile.