Per un italiano che sceglie di andare, un altro che invece sceglie di provarci. Roberto Mancini ha detto addio al Galatasaray, e da ieri, in seguito all'annuncio del club, è cominciata ufficialmente l'avventura di Cesare Prandelli. Un'avventura che in pochi avrebbero pronosticato a pochi giorni dalle dimissioni dalla Nazionale, ma che evidentemente deve aver stuzzicato le fantasie di chi, per quattro anni, ha dismesso i panni dell'allenatore per indossare quelli del selezionatore. Cosa, a ben sentire gli esperti, sensibilmente diversa.
In terra turca Cesare dovrà farsi conoscere e apprezzare per le sue qualità, e ad aiutarlo potrebbe essere un altro italiano, nel nostro paese, forse, con non più tanti estimatori al seguito. A Parma le cose sono andate discretamente bene, ma le mancate concessioni UEFA hanno fatto si che la qualificazione all'EL conquistata sul campo si perdesse tra i vari ricorsi nei tribunali sportivi. Ed è così che Antonio Cassano, arrivato ad un Mondiale nel quale non ha brillato, potrebbe giocarsi uno degli ultimi anni della sua carriera ancora una volta senza competizioni prestigiose. Possibilità che nel breve e medio termine potrebbe invece offrirgli il club turco, che come testimoniano gli ultimi anni ha sempre dimostrato una certa dimistichezza con le competizioni europee. Un ingaggio sicuramente in linea con quello percepito a Parma, la possibilità di ritornare in Europa ed un'esperienza estera: l'unico ostacolo al Cassano turco potrebbe per certi versi essere proprio Prandelli, che potrebbe ritrovarsi tra le mani la possibilità di dimostrare che Cassano al Mondiale un suo perchè lo ha sempre avuto e di sovvertire le non chiare voci sulle possibili tensioni respirate in Brasile proprio con Totò. Che da turco napoletano potrebbe improvvisamente naturalizzarsi barese.