Per un giovane che rientra alla base, un altro potrebbe a breve lasciare Milano. Parliamo dell'Inter e delle storie, singolari, di Mateo Kovacic e Ibrahima Mbaye. 

La storia del regista classe '94 all’Inter non ha avuto fin qui la svolta che tutti pronosticavano. Arrivato a Milano come uno dei talenti più fulgidi e interessanti di tutto il panorama europeo, il giovane croato, con Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter, convinse ben presto che gli 11 milioni spesi per l’acquisto del suo cartellino era una cifra ben spesa, soprattutto che fosse un investimento sicuro per il futuro. La qualità mostrata in campo da Kovacic infatti non lasciava troppo spazio ai dubbi, benché quella guidata da Stramaccioni fosse un’Inter nella quale sarebbe bastato poco per salvarsi da un disastro collettivo di proporzioni enormi.

Il talento croato però seppe imporsi all’attenzione del pubblico nerazzurro mostrando numeri da autentico fuoriclasse, convincendoci che fosse il degno erede del suo illustre predecessore, Wesley Sneijder. Con Mazzarri in panchina, per Mateo, la vita in nerazzurro, è radicalmente cambiata: una stagione vissuta quasi sempre in panchina, sempre in salita, giocando numerosi spezzoni di gara nei quali non ha saputo ribaltare quelle che sono le gerarchie imposte dal tecnico.

Voci di mercato che vogliono l’ex Dinamo lontano da Milano non mancano. Sky Sport in merito riferisce l’interesse di diverse squadre della Premier League, tra le quali l’Arsenal, lo United, il Liverpool e, soprattutto, il Chelsea che, da parte sua, può giocarsi la carta Torres per convincere l’Inter a cedere il suo talento più prezioso.

 

La rivoluzione che partirà da luglio in casa Inter, già ampiamente pianificata da Erick Thohir, prevederà l’addio a molti dei senatori che hanno fatto la storia recente del club: per Diego Milito e Walter Samuel infatti la partenza da Milano è una certezza, per Javier Zanetti il futuro è incerto, ma pare sempre più lontano dai campi di gioco, mentre il solo che ha qualche possibilità di poter restare è Esteban Cambiasso, a far da chioccia ai nuovi che verranno. Giocatori, quelli del Triplete, ai quali tutti i tifosi nerazzurri sono affezionati ma ormai, da tempo, sul viale del tramonto.

E, a proposito di volti nuovi, parallelamente poi verrà avviata quella “politica dei giovani” che vedrà, innanzitutto, il ritorno alla base di quei giocatori sparsi qua e là per l’Italia e pronti al grande salto: su tutti Ibrahima M’baye, esterno destro che quest’anno a Livorno ha mostrato qualità tecniche e fisiche da vero top del ruolo, pedina insostituibile nella formazione amaranto. E non a caso l’Inter ha deciso di puntarci da tempo, tenendoselo stretto proprio quando Claudio Lotito, nella trattativa che ha portato Hernanes a Milano, chiese ai nerazzurri l’inserimento del giovane terzino africano.

Un elemento che, nello scacchiere di Mazzarri, potrà sicuramente trovare ampio spazio, perché in gardo di poter ricoprire lo stesso ruolo anche sul versante sinistro del campo: un’ottima alternativa a Jonathan e Nagatomo e chissà, magari capace di prendere nell’immediato il posto a uno dei due. Intanto, a Tuttomercatoweb, il suo agente Beppe Accardi ha confermato: “Ritorno all’Inter? Da quella che era l’intenzione esternata da Piero Ausilio un mese fa, la logica dell’Inter è quella di riportarlo a casa per metterlo in rosa il prossimo anno. Da qua alla fine del campionato ha a disposizione due mesi buoni in cui si dovrà guadagnare tutto questo”.

Per Joel Obi e Alfred Duncan pare che sia scritto lo stesso destino: entrambi torneranno a Milano, e faranno parte della rosa che da luglio si riunirà in vista della nuova stagione.

 

Redazione Canale Inter