Dagli esordi a 'La Prealpina' alla gavetta a 'Radio24', passando per l'esperienza a 'La Gazzetta dello Sport' fino ad arrivare gli studi di 'Premium Sport', dove si è affermato come nuovo volto e conduttore della trasmissione YouPremium. Lui è Franco Piantanida, giornalista sportivo per professione e appassionato di sport a 360°, con il quale abbiamo avuto il piacere di conversare per la nuova puntata settimanale della rubrica #FGCON.

#1 - Allora Franco, prima domanda per rompere il ghiaccio: quando e come è nata la tua passione per il giornalismo sportivo? E quando hai deciso che sarebbe diventato il tuo lavoro?

- Avevo meno di 5 anni e come tutti i bambini ero appassionato delle figurine Panini. Mio padre all'epoca faceva un gioco con me: scartava il pacchetto, copriva le figurine e ne scopriva solo una parte, i capelli. Soltanto se riuscivo a riconoscere i calciatori dalla capigliatura mi era concesso attaccarle sull'album. Le azzeccavo quasi tutte e da lì mio padre intuì che probabilmente ero portato per quel mondo... Ah, fatto curioso che si lega a questo: ultimamente ho incontrato la mia tata di quando ero bambino. Mi ha detto: "Ti ho visto in tv, bravo, io già da piccolo ero certa che saresti diventato un giornalista sportivo..."
Una bella soddisfazione.


#2 - Qual è l'aneddoto più curioso che ti sia mai capitato in carriera?

- Risale a quando lavoravo a Radio 24 con Gigi Garanzini, il mio vero mentore e maestro. Una sera vado a cena con lui a Milano e sono presenti Gianni Mura (di cui è grande amico) e Giovanni Galeone. Ad un certo punto si unisce a noi Massimiliano Allegri, allora allenatore del Milan, e io, giovanissimo, mi ritrovo a tavola con tre mostri sacri. Uno potrebbe pensare ad una cena dai toni seri, tutt'altro: fu surreale. Ad un certo punto è partito persino un gioco: a turno dovevamo dire tutti i giocatori che iniziavano col prefisso GA.
Bene: Allegri ha perso subito...La lotta si fa serrata e restiamo io e Mura. Dopo due ore io butto fuori GAMEIRO, a quel punto lui sbotta e in tono amichevole mi fa "Ora mi hai rotto i cogl...!".
Amicizia, racconti, lavoro, buon cibo: una serata indimenticabile. La gara? Diciamo che è finita in parità...

#3 - C'è un evento in particolare che avresti voluto seguire per lavoro?

- Facile: raccontare i Mondiali. Un sogno che potrò coronare questa estate visto che Mediaset ha acquisito i diritti per quello in Russia del prossimo giugno. Sono sicuro che sarà un'esperienza fantastica, peccato solo non ci sia l'Italia...In ambito extracalcistico faccio tre nomi di sportivi di cui mi sarebbe piaciuto raccontarne le gesta: Valentino Rossi, Alberto Tomba (assieme a Deborah Compagnoni), e Marco Pantani. Tre personaggi che quando gareggiavano erano capaci di far bloccare l'Italia intera e che trascendevano lo sport stesso.

#4 - C'è un collega di una testata concorrente che ammiri e con il quale vorresti lavorare?

- Guarda, non lo conosco personalmente, ma mi piacerebbe davvero scambiare quattro chiacchiere con Andrea Marinozzi. Il suo modo di raccontare la partita mi ha sempre affascinato, un racconto fatto di sensazioni, gusti, descrizioni minuziose. lo trovo molto contemporaneo e con uno sguardo anche al futuro. Ne approfitto qui per fargli i complimenti...

#5 - Parliamo ora di un argomento a te molto caro: i social. Che rapporto hai? Li usi solo per lavoro o anche per interagire con i follower? E com'è nata la storia dell'hashtag #Cinema?

- Beh, l'hashtag è nato in maniera molto semplice: i miei amici mi dicevano spesso che parlavo di cinema, poi nel calcio si passa spesso dal comico al teatrale, spaziando un po' in tutti i generi e così è nato l'hashtag #Cinema. Ricordo ancora che all'epoca di Gazzetta TV il mio hashtag era #Wow. Perchè? Beh, lavoravo per la tv del più grande giornale sportivo d'Italia, come altro potevo esprimere la mia gioia di esser lì?
Tornando ai social, superfluo dire che li uso tantissimo: li considero uno strumento imprescindibile per chi fa questo mestiere. Non condivido chi li critica, tutto sta nel modo in cui si usano, ma restano un mezzo importante per dare completezza all'informazione. Poi ognuno è libero di fare le sue valutazioni e magari non usarli.

#6 - Parliamo ora della Serie A. Cosa ha detto il campionato fin qui secondo te? 

- Semplice: Che mai come questa volta la Juventus ha una vera avversaria per lo scudetto. Certo, le avversarie c'erano anche prima, ma quest'anno il Napoli ha capito cosa bisogna fare per stare lì fino alla fine: avere la miglior difesa, un dato che nessuno poteva aspettarsi. Sarri ha fatto un grandissimo lavoro all'interno del suo integralismo, dando vita ad una lotta (è proprio il caso di dire da #Cinema) che potrebbe durare fino all'ultima giornata. 


#7 – Chi ti ha sorpreso di più finora, sia tra i giocatori che tra le squadre? 

In negativo senza dubbio il Milan, anche se non è del tutto una sorpresa. Quando cambi 10 persone in un'azienda è sempre difficile trovare l'amalgama, nel calcio come in tutti i settori. Forse è stato un azzardo e ci vorrà del tempo per ritrovare la quadra. Per il resto credo che mediamente il livello della Serie A si sia alzato, poi è tutta una questione di gusti: io ad esempio preferisco una partita tattica come Atalanta-Napoli, decisa dalla giocata del campione, piuttosto che un 4-4 che magari ti ruba l'occhio, ma ha pochi contenuti calcistici di rilievo. Ecco perché preferisco il grande equilibrio del nostro campionato, l'unico dove tutto è ancora tutto da decidere, mentre Liga, Premier, Bundes e Ligue 1 sono praticamente già decise.

#8 - È arrivato il momento di consigliare i fantallenatori per il prossimo turno. Cominciamo dal portiere.

- Per il discorso fatto prima dico Reina, in casa contro il Bologna di Verdi.

#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana.

- Vado su Bonucci, che è in crescita. Può essere la gara della svolta per il suo campionato in chiaroscuro.

#10 - A centrocampo invece chi suggerisci di schierare?

- Dico a sorpresa Federico Bernardeschi. Era già in dubbio lunedì scorso, ma secondo me può essere l'arma in più di Allegri per la trasferta contro il Chievo Verona.

#11 - Chiudiamo con gli attaccanti: a quale bomber ci dobbiamo affidare?

- Beh, sappiamo tutti ormai che Dzeko è su un aereo per la Premier, quindi vado sulla possibile sorpresa del girone di ritorno: Patrick Schick. Senza il bosniaco il posto da titolare sarà suo.