La Juventus è esclusa dalla Conference League e sarà costretta a pagare (a rate, stornando le cifre dai premi europei) almeno 10, se non 20 milioni di Euro di multa. Questo, in sintesi, quanto deciso dalla prima Camera dello UEFA Club Financial Control Body, mentre la società piemontese ha già dichiarato di non voler fare ricorso per chiudere definitivamente la questione e potersi concentrare con maggior chiarezza verso la stagione che verrà.

La Vecchia Signora non calcherà i palcoscenici europei dopo ben 11 anni di presenza consecutiva, ma pur restando estremamente delusi dall'andamento della scorsa stagione, sia fuori che dentro il campo, ora è giunto tempo di iniziare a pianificare con dovizia di particolari quella che dovrà essere, a tutti i costi, la stagione del rilancio. Senza impegni europei i bianconeri devono concentrarsi su Campionato e Coppa Italia, tornando a rimpolpare quella bacheca che sta prendendo polvere da già due anni, decisamente troppi. 

Consci delle competizioni a cui prenderanno parte ora gli uomini mercato bianconeri, il DS Giuntoli in testa, in accordo con Allegri potranno plasmare la rosa per la stagione 2023/24. Le valutazioni degli esperti attestano attorno agli 80 milioni di euro i mancati introiti causati dall'assenza dalle competizioni europee; il primo obiettivo della dirigenza bianconera sarà dunque quello di andare a colmare questa lacuna utilizzando quando più possibile i giocatori che non rientrano nel nuovo progetto come, ad esempio, McKennie, Pellegrini, Pjaca e Zakaria, per scongiurare il più possibile la necessità di doversi privare di uno dei pochi top player della squadra come Bremer, Chiesa o Vlahovic. 

Solamente dopo aver sistemato la questione bilancio e valutata la situazione degli elementi rimasti a disposizione nella rosa, si potrà iniziare a parlare veramente di acquisti. Visto il numero esiguo di competizioni difficilmente Allegri avrà necessità di una rosa di 25 titolarissimi, ne basteranno senza ombra di dubbio qualcuno in meno, lasciando gli ultimi slot a disposizione per qualche giovane che potrà iniziare ad assorbire l'esperienza dei giocatori più rodati, tra questi spiccano certamente il nome dei giovanissimi Huijsen e Yidiz, entrambi classe 2005 che si sono già messi in mostra nel settore giovanile bianconero ed anche nella prima amichevole estiva contro il Milan. Vista la situazione economica sarà difficile dunque che la Juventus, a meno di uno smantellamento importante, possa decidere di accollarsi altri stipendi pesanti come quelli dei tanto chiacchierati Kessié o Lukaku. 

Partendo da un ipotetico 3-5-2 e considerando Chiesa come seconda punta da far svariare accanto a Vlahovic, la rosa della Juventus presenta attualmente importanti squilibri tra reparti con scarsa profondità ed altri dove sono addirittura in soprannumero importante. Partendo dalla difesa e tenendo Bonucci lontano dai giochi si parla di un reparto che vede Bremer, Danilo e Gatti come titolari, mentre in panchina andrebbero Rugani, Alex Sandro ed uno tra il già citato Huijsen e De Winter. Tra i panchinari il brasiliano ha lo stipendio più elevato e una sua partenza libererebbe uno slot per un giovane in panchina, considerando comunque che De Winter ha già alle spalle una buona stagione con la maglia dell'Empoli. Sulle corsie esterne ci sono Cambiaso, Kostic, Iling a sinistra e solamente Weah a destra, l'ipotesi più probabile è quella che porta ad una cessione a titolo temporaneo dell'ex Bologna con la conferma del tandem serbo-inglese, mentre a destra è necessario un rinforzo ed è per quello che Giuntoli dovrebbe volare a Londra nei prossimi giorni per riprendere il discorso Castagne. A centrocampo la lista è a dir poco lunghissima e anche i giovani più interessanti come Fagioli, Miretti, Nicolussi Caviglia e Rovella rischiano di venire soffocati dall'esiguo numero di partite a disposizione, qui il pensiero dev'essere prima di tutto quello di sfoltire, tenendo conto dell'unico punto fermo del rinnovo annuale di Rabiot di pochi mesi fa. Infine l'attacco: attualmente ci sono Chiesa, Kean, Milik e Vlahovic, senza contare il rientrate Kaio Jorge ed il giovane Yidiz. La speranza sarebbe quella di non dover toccare il reparto, ma la sensazione diffusa è che il sacrificio economico possa arrivare al primo o dal quarto nome della lista, una cessione che in entrambi i casi non sarà a cuor leggero.

Viste le ristrettezze economiche e la necessità di trovare un equilibrio alla rosa, rendendola competitiva almeno per il campionato Giuntoli dovrà affrontare una sfida molto difficile. Il dirigente dovrà dare fondo a tutte le sue conoscenze per tirare fuori dal cilindro giocatori importanti a prezzo contenuto, esattamente come ha fatto 12 mesi fa quando portò al Napoli elementi del calibro di Kim e Kvaratskhelia che poi si sono rivelati fondamentali per la vittoria del terzo Scudetto azzurro.