Bentornata, Serie A, e bentornato calcio italiano. Con la fame che ci contraddistingue, sono queste le cose che scopriremo nei prossimi 10 mesi:

- Se Dzeko è davvero un flop, o è semplicemente inadatto al calcio italiano, o se quella scorsa era stata solo un'annata sfortunata;

- Quanto il Napoli era Higuain, e quanto Higuain era il Napoli;

- Se Higuain è davvero un fenomeno a livello assoluto, e se sarà in grado di dimostrarlo in una squadre che, a differenza della precedente, non gioca esclusivamente per lui né tantomeno può aspettarlo in ogni situazione;

- Quale sia concretamente il peso specifico di allenatore bravo - Montella - in una squadra oggettivamente in grado di lottare a stento per l'Europa League;

- Se il calcio olandese e vagamente totale come quello di de Boer sia ancora adattabile a quello italiano;

- Se Kondogbia, Murillo, Perisic e Banega, in valore assoluto giocatori da scudetto, riusciranno a rendere al massimo, ed in tal caso porteranno l'Inter sino ai margini della zona scudetto;

- Se il Sassuolo di Di Francesco è davvero la squadra migliore d'Italia, in proporzione agli investimenti ed alla caratura della rosa;

- Se Sousa riuscirà finalmente a trasformare il suo bel gioco nei risultati che Firenze merita;

- Se Immobile (e, forse, Cerci e/o Balotelli) sono davvero stati o se sono ancora dei fenomeni, perché da loro, Biglia, de Vrij e soprattutto da Inzaghi dipende il futuro prossimo della Lazio;

- Se il calcio pragmatico ed emozionale di Mihajlovic riuscirà a destare del suo torpore pluriennale il calcio in granata, e se il tridente Ljajic-Belotti-Iago, pur essendo fascinoso, non sia solo un azzardo tecnico-tattico;

- Se Ventura, oltre alla dose magistrale d'umoralità e tenacia regalata al gruppo azzurro da Conte, riuscirà anche a regalargli un gioco avvolgente e spettacolare, come piace a lui. E a noi.