Solamente sette giorni fa la Juventus veniva da una delle partite peggiori della gestione Pirlo. Il derby con il Torino, vinto in rimonta, aveva comunque lasciato molto amaro in bocca a causa di una prestazione, sia di squadra che della maggior dei singoli, a dir poco insufficiente, come descritto anche dalle colonne di questo blog. In quel momento la sfida contro un Barcellona, seppur anch'esso in difficoltà, sembrava decisamente proibitiva.

Invece i tre punti portati a casa contro il Torino hanno dato morale e la spinta giusta a Ronaldo soci, tanto da sfoderare quella che, a detta di tutti, è stata la miglior partita bianconera di questa prima parte di stagione. Al Camp Nou i catalani sono stati annichiliti dalla prestazione juventina, con una squadra apparsa sempre concentrata, compatta e terribilmente affamata. La doppietta di Ronaldo su rigore e la rete di McKennie hanno dunque regalato ai Campioni d'Italia la testa del girone, permettendogli di evitare avversari molto pericolosi nel primo turno ad eliminazione diretta.

Per dare continuità alla stagione juventina è però necessario che questa altalena di prestazioni cessi il più velocemente possibile. Per questo la sfida odierna delle 18 contro il Genoa è più importante di quel che si pensi per la truppa bianconera. Nell'intervista della vigilia il tecnico juventino, Andrea Pirlo, ha confermato che la squadra è in crescita e che la vittoria a Barcellona ha portato maggior consapevolezza dei propri mezzi ai suoi giocatori. 

Tra coloro che hanno certamente beneficiato di queste ultime due partite a livello di morale sono stati certamente Juan Cuadrado e Weston McKennie. Il colombiano ha iniziato quest'anno ad indossare saltuariamente la fascia di capitano dei bianconeri, responsabilità che l'ha fatto in qualche modo maturare ulteriormente, diventando una delle testate d'angolo della squadra. L'americano invece si sta rivelando sempre più elemento fondamentale per la squadra di Pirlo grazie al suo grande atletismo che lo porta ad essere tanto efficace in fase di non possesso che decisivo in fase di realizzazione. Non appare un caso che l'ex Schalke04 sia andato in gol sia contro il Torino che contro il Barcellona, i suoi tempi di inserimento sono perfetti nell'organizzazione di gioco bianconera e riescono a colmare il vuoto che, troppo spesso, si viene a formare all'interno dell'area di rigore avversaria.

Visto il morale alto della squadra, la sfida contro il Genoa potrebbe essere inoltre l'occasione giusta per tentare il recupero di chi è psicologicamente più indietro, soprattutto Paulo Dybala. Il numero 10 juventino ha trascinato la squadra nella seconda metà della scorsa stagione, ma il COVID ed un inizio di anno non esattamente trascendentali stanno avendo degli strascichi importanti anche a livello di prestazioni sul terreno di gioco. Se oggi l'argentino, trascinato dai compagni, riuscisse a ritrovare il gusto del gol e della giocata, Pirlo ritroverebbe una freccia importantissima nella sua faretra, utile per tentare di ricucire lo strappo che al momento distanzia la Juventus dal Milan capolista. 

Per i bianconeri dunque quella di oggi sarà una sfida più delicata di quello che potrebbe sembrare di primo impatto. Una vittoria, ma soprattutto una prestazione convincente, potrebbero dare nuovo slancio ad un ambiente ancora troppo scettico in merito alle reali potenzialità della squadra.