La stagione 2023/24 è ormai alle porte: il campionato di serie A inizierà sabato 19 agosto alle ore 18:30 con la sfida tra Empoli e Verona, la Juventus riprenderà invece domenica 20 agosto alle ore 20:45 in trasferta allo Stadio Friuli dove sfiderà l'Udinese, esattamente come successo nell'ultima giornata dello scorso campionato. Nella serata di ieri invece è andata inscena l'ultima amichevole precampionato della Vecchia Signora: la formazione di Allegri ha fronteggiato l'Atalanta di Gasperini sul campo "neutro" di Cesena, allo stadio "Orogel - Dino Manuzzi".

Per l'amichevole di lusso il tecnico juventino ha schierato dal primo minuto quella che, grosso modo, dovrebbe essere la formazione titolare per la prima di campionato. Lasciato a riposo Szczesny, a difendere i pali è stato chiamato Perin, mentre di fronte all'ex Genoa è stata schierata la difesa tutta brasiliana composta da Danilo sul centro-destra, Bremer al centro ed Alex Sandro sul centro-sinistra. Le sorprese sono arrivate soprattutto a centrocampo con l'inserimento dei due nuovi sugli esterni: Cambiaso a sinistra e Weah a destra, mentre in mezzo hanno giocato Miretti, Locatelli e Rabiot, in attesa del recupero definitivo di Fagioli e quello sempre più imperscrutabile di Pogba. In attacco spazio alla coppia Vlahovic-Chiesa.

Sul campo sono arrivate diverse indicazioni interessanti, soprattutto sull'out di sinistra dove l'affiatamento tra Chiesa e Cambiaso ha prodotto diverse intriganti iniziative,  con il numero 7 che spesso si allargava con i piedi quasi sulla linea per aprire il fronte difensivo avversario, mentre l'esterno ex Bologna si accentrava andando in a giocare tra le linee e, in qualche rara occasione, spostandosi addirittura al centro, andando a calcare le zolle generalmente occupate dal regista della squadra. L'altra nota particolarmente lieta è arrivata dall'unico vero nuovo acquisto di questa stagione, l'americano Weah, sempre pimpante e reattivo, facendosi vedere anche nei sedici metri nerazzurri e sfiorando il gol prima con un bel tiro dalla distanza e poi con un tap-in su di una ribattuta di Musso. Nel primo tempo si è vista una Juventus propositiva con diverse soluzioni interessanti ed anche tecnicamente di buon livello, lontana parente di quella asfittica di qualche mese fa.

Nella ripresa complice il caldo, il fisiologico turn-over e l'inserimento di moltissimi giovani la partita è stata decisamente meno brillante, ma qualche annotazione positiva da fare c'è stata comunque: tra i subentranti è stato infatti ottimo l'impatto di Nicolussi Caviglia a centrocampo e di Yildiz in attacco. Il numero 41 ha dato molta verve in mezzo al campo dimostrando di saper giostrare bene con il pallone tra i piedi e creando un possesso palla solido anche a ridosso dei venti metri avversari. Il centravanti turco di passaporto tedesco ha fatto vedere diversi lampi interessanti, tra cui una conclusione molto potente che ha sorvolato di pochissimo la traversa della porta atalantina. Per entrambi potrebbe esserci un ingresso in pianta stabile in prima squadra per imparare dai giocatori più esperti e, perché no, trovare un po' di minutaggio nel corso del campionato e della Coppa Italia.

Al termine della partita a dare indicazioni di mercato è stato invece il tecnico Massimiliano Allegri. Vista la difficoltà (fortunatamente) ad arrivare a Lukaku, l'allenatore livornese ha di fatto chiuso il mercato in ingresso, riferendo che difficilmente ci saranno ulteriori arrivi. Diversi i rimpianti che si porta dietro questa sessione di calciomercato, figli soprattutto della difficoltà a piazzare i giocatori in esubero come Alex Sandro, Bonucci e McKennie, in difesa a salutare è stato De Winter, passato al Genoa in prestito con obbligo di riscatto, ma la cessione più dolorosa è stata senza dubbio quella di Rovella alla Lazio, di cui manca ormai solamente l'ufficialità. 

La sensazione è che questo mercato veda una Juventus ancora appesantita da diversi ingaggi onerosi e con un centrocampo oltremodo folto numericamente ma a cui manca ancora qualcosa a livello tecnico. Attualmente la batteria dei centrocampisti centrali annovera tra le sue fila: Fagioli, Locatelli, McKennie, Miretti, Nicolussi Caviglia, Pogba e Rabiot. Sette giocatori per tre posti, senza un regista vero e proprio che possa dettare i tempi alla squadra. Pare facile dunque che in quel ruolo venga adattato nuovamente Locatelli, con Rabiot sul centro-sinistra e Fagioli sul centro-destra. Tanti dunque i "se" che condizionano questo reparto, dal recupero di Pogba, all'esplosione definitiva di Miretti anche ieri dimostratosi tanto abile negli inserimenti quando deficitario in fase di conclusione. Un centrocampista di spicco avrebbe fatto certamente comodo, ma si sarebbe potuto acquistare solamente dopo aver sfoltito ulteriormente il reparto, possibilmente con la cessione di McKennie ed i prestiti dello stesso Miretti e Nicolussi Caviglia. Se non dovesse venire sacrificato sull'altare dei bilanci, il reparto offensivo è invece decisamente completo con Vlahovic e Chiesa titolarissimi, Milik e Kean come prime riserve ed i giovani Soulé, Iling e Yildiz pronti a sparigliare le carte, garantendo anche qualche variazione tattica. 

La prossima per la Juventus sarà una stagione fondamentale per rilanciare le proprie ambizioni future: esclusa dalle coppe europee avrà la possibilità di allenarsi con costanza e migliorare sotto tutti i punti di vista. La lotta per lo Scudetto dovrà essere un obiettivo fin dal primo minuto della sfida con l'Udinese, accettare un'altra stagione senza titoli e con un gioco assente sarebbe difficile per tutti, compreso Allegri.