Dieci gol in una settimana, 5 dei quali segnati da Dzeko. Verona, Benevento e Udinese gli avversari ideali per rimpolpare le statistiche della Roma, che ha da recuperare la gara in trasferta con la Sampdoria. Ma la squadra di Di Francesco, per essere davvero competitiva, ha forse bisogno di trovare almeno un altro goleador tra le proprie fila. La Juve ha Dybala e Higuain, l’Inter Icardi e Perisic, il Napoli, oltre a tutto il tridente, lo scorso anno portò in doppia cifra anche Hamsik. Nella passata stagione, tornando alla Roma, con il bosniaco capocannoniere con 29 centri, Salah ne fece 15, Nainggolan 11. Con la partenza dell’egiziano e la lunga telenovela estiva alla ricerca di un sostituto con caratteristiche simili in fin dei conti non trovato, ecco come potrebbe andare con l’analisi caso per caso.

PEROTTI – Quattro presenze, su cinque gare, da titolare per l’argentino, che ha riposato solo con il Verona, in questo avvio di campionato, ma si sa Perotti non è un goleador. Le reti su azione, da quando è in giallorosso, si contano sulle dita di una mano. Nella passata stagione chiuse a quota 8, trasformando però sette volte su sette dal dischetto. Contro l’Udinese la scorsa domenica è arrivato il primo errore dagli undici metri. Alla seconda giornata contro l’Inter la traversa aveva invece fermato quello che poteva essere il colpo del KO ai nerazzurri. La quota 10 sembra utopia per lui.

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DEFREL – L’attaccante francese, nella passata stagione con Di Francesco al Sassuolo, chiuse per la prima volta in carriera oltre il muro dei dieci, a quota 12 reti segnate in 29 presenze. Merito di una inutile tripletta al Torino all’ultima giornata. In giallorosso dopo aver disputato le prime gare infruttifere da esterno del tridente, la musica è già cambiata. Panchina con Verona e Benevento, subentro a Dzeko per gli ultimi minuti con l’Udinese. Il numero 23 farà il vice Dzeko a tempo pieno: l’allenatore romanista già in estate aveva chiarito di vederlo meglio come punta centrale. Il tempo per lui potrebbe essere allora poco: troppo poco per centrare la quota 10 che avrebbe nelle corde.

EL SHAARAWY – Il Faraone fu un autentico crack al rientro in Italia dopo l’esperienza al Monaco: con Spalletti da gennaio fece 8 gol in 16 presenze. Meno positiva la scorsa annata, ancora 8 gol ma in 32 presenze. Tra gli attaccanti a disposizione di Di Francesco è quello che è maggiormente avvezzo alla via della rete oltre che al ruolo di esterno di attacco. Lo hanno un po’ penalizzato problemi fisici durante il precampionato; dopo la doppietta all’Udinese, l’allenatore romanista ha confermato di vederlo tra i più adatti per il suo modulo e gioco. Il minutaggio in campo aumenterà, chi ha preso El Shaarawy al fantacalcio può rallegrarsene: quota 10 (già superata nel 2012/2013 al Milan) decisamente alla portata per lui.

ÜNDER – Il giovane talento, Nazionale turco classe ’97, ha notevoli qualità che hanno spinto Di Francesco a lanciarlo dal 1’ contro il Verona, ha destato una buona impressione e colpito un legno. Ancora titolare contro il Benevento ha faticato, sostituto all’intervallo. Saprà sfruttare ulteriori chance che gli verranno concesse, arriveranno i primi gol in Serie A, ma dovrà accontentarsi anche perché nel pacchetto avanzato andrà inserito anche Schick. Naturalmente per un ragazzo così giovane inavvicinabile la quota 10.

SCHICK – Il colpo di mercato giallorosso, arrivato dopo i no del Leicester alle offerte per Mahrez; sulla carta dovrebbe essere lui l’altro goleador principe della squadra. Il principale interrogativo, una volta superati i problemi fisici che lo stanno attanagliando, riguarda la sua capacità di adattamento ad una parte di campo che ha già respinto Defrel. L’idea di Di Francesco è quella di farlo giocare più vicino al centro e a Dzeko con maggiori responsabilità di Florenzi di aggredire la fascia destra. Dopo gli 11 gol, diversi dei quali da subentrante, realizzati in maglia Samp nel passato campionato, in attesa di vederlo in azione, la quota 10 è ancora un’incognita ma sicuramente possibile anche alla prima annata in giallorosso.

NAINGGOLAN – Il bottino da 11 reti dello scorso anno è stato il suo migliore in carriera, probabilmente lo resterà. Il Ninja è comunque il centrocampista più prolifico a disposizione di Di Francesco e dovrà continuare a dare il suo contributo in zona gol come fatto con l’inserimento vincente contro il Verona. Per il belga difficile sfondare quota 10, ma potrebbe ancora andarci molto vicino.