Se non si perderà per strada, il 1997 rappresenterà un'annata importante per il calcio del futuro prossimo. Quasi tutti i calciatori schierati nella top 11 sono già pezzi pregiatissimi del mercato e nella squadra troviamo ben cinque giocatori appartenenti alla nostra Serie A.

Alex Meret, 22 marzo 1997

Cresciuto nelle giovanili dell'Udinese, Meret fa il suo esordio in competizioni ufficiali a 18 anni nella Coppa Italia 2015-16 attirando l'attenzione della Spal, che decide di affidarsi a lui come titolare a difesa della porta nella stagione che culminerà con lo storico ritorno dei ferraresi in Serie A. Indicato da molti come il "terzo incomodo" nella lotta per la successione di Buffon fra Donnarumma e Perin, Meret si conferma anche l'anno successivo in Serie A anche se mette in mostra il suo tallone d'Achille rappresentato da una tendenza ad infortunarsi un po' troppo elevata. Dopo due anni in prestito alla Spal, l'Udinese lo ha ceduto al Napoli del quale è già diventato titolare dopo aver dovuto saltare la prima parte della stagione per un nuovo infortunio. 

Nikola Milenkovic, 12 ottobre 1997

Il difensore serbo viene acquistato dal Partizan Belgrado nel gennaio del 2016. Dopo sei mesi di apprendistato conquista il posto da titolare nella stagione successiva a suon di ottime prestazioni. La più lesta ad accaparrarselo è la Fiorentina per "soli" 5,1 milioni, mossa azzeccatissima che garantirà una sicura plusvalenza ai viola quando decideranno di cederlo. Anche a Firenze Milenkovic ha bisogno dei primi sei mesi di studio, ma quando finalmente arriva il suo turno conquista velocemente il posto da titolare e non lo molla più, dimostrandosi all'altezza sia come difensore centrale che come terzino destro e meritandosi un posto da titolare nella Serbia ai mondiali di Russia 2018. 

Ruben Santos Gato Alves Dias, 14 maggio 1997

Talento cresciuto nelle giovanili del Benfica, Ruben Dias ha esordito in prima squadra due anni fa diventandone in breve tempo un punto cardine dello scacchiere difensivo. Le sue ottime prestazioni gli hanno permesso di affacciarsi alla ribalta della nazionale portoghese sul finire della scorsa stagione e di ottenere in questa una maglia da titolare in tutte e quattro le partite di Nations League. Il suo cartellino è già valutato attorno ai 30 milioni e il suo valore è destinato a salire ancora nel prossimo futuro. 

Joseph Dave Gomez, 23 maggio 1997

Inglese con famiglia originaria del Gambia, Joe Gomez ad appena 17 anni fa il suo esordio nel Charlton in seconda divisione inglese collezionando 21 presenze in stagione prima di essere prelevato dal Liverpool. Nei primi due anni alla corte dei Reds scende in campo appena 10 volte anche a causa di un grave infortunio al legamento crociato, ma allenandosi con i giocatori di alto livello presenti in rosa cresce giorno dopo giorno fino a entrare stabilmente nelle rotazioni difensive principalmente nel ruolo di terzino destro nel 2017/18. Quest'anno è stato spesso schierato titolare al centro della difesa fino a un nuovo infortunio che lo sta tenendo attualmente ai box. Vanta sei presenze nell'Inghilterra. 

Federico Chiesa, 25 ottobre 1997

Il secondo italiano e secondo giocatore della Fiorentina nella top 11 del 1997 è Chiesa. Figlio d'arte, ama giocare sugli esterni creando occasioni da gol per i compagni ma anche arrivando spesso alla conclusione. Rapido e abile nel dribbling, non disdegna di aiutare la squadra anche in fase difensiva. Dopo aver militato per 8 anni nelle giovanili della Fiorentina, fa il suo esordio in prima squadra partendo titolare nell'agosto del 2016 contro la Juventus. Nel 2018 arriva l'esordio con la nazionale italiana della quale è destinato a diventare uno dei protagonisti nel prossimo futuro. 

Rodrigo Bentancur Colman, 25 giugno 1997

Cresciuto nelle giovanili del Penarol prima e del Boca Juniors poi, l'uruguagio fa il suo esordio da professionista addirittura in Coppa Libertadores ad appena 18 anni mettendosi in mostra per la sua duttilità a centrocampo e la qualità del suo gioco. Le sue abilità vengono notate dalla Juventus che lo inserisce fra i giocatori del Boca opzionati all'interno dell'affare che ha riportato Tevez in Argentina. I bianconeri lo portano a Torino due anni dopo e piano piano Bentancur scala le gerarchie anche nel folto centrocampo dei campioni d'Italia, dimostrandosi all'altezza dei più esperti compagni di squadra e guadagnando giorno dopo giorno la fiducia di Allegri. Da ottobre 2017 è titolare della nazionale dell'Uruguay con la quale ha giocato i mondiali di Russia. 

Frenkie De Jong, 12 maggio 1997

Due giorni prima del suo diciottesimo compleanno fa il suo esordio in Eredivisie con la maglia del Willem II. Acquistato dall'Ajax, viene inizialmente lasciato in prestito al Willem II prima di passare nel dicembre 2015 nelle giovanili dei lancieri. Approda in prima squadra nel campionato successivo venendo schierato 11 volte nella prima stagione e 26 nella seconda. Centrocampista tecnico particolarmente bravo nei calci piazzati, De Jong è attualmente titolare fisso del centrocampo dell'Ajax e dell'Olanda che ha impressionato in Nations League. Secondo radio mercato Manchester City, Barcellona e Paris Saint-Germain sono pronte a contenderselo a suon di milioni nelle prossime campagne trasferimenti. 

Nicolò Barella, 7 febbraio 1997

Votato più volte da ragazzino come migliore centrocampista italiano della classe 1997, sta confermando nel Cagliari tutto il bene che si dice da anni su di lui mettendo in mostra grandi doti tecniche e di combattività, anche se a volte su quest'ultimo punto esagera subendo qualche sanzione disciplinare di troppo. Fa il suo esordio in Coppa Italia a 17 anni e in Serie A appena maggiorenne. Dopo una breve parentesi al Como torna a Cagliari dove la scorsa stagione ha totalizzato 34 presenze e 6 gol in Serie A. Nelle ultime quattro partite della gestione Mancini si è conquistato con merito una maglia da titolare dell'Italia. La sua valutazione si aggira già attorno ai 50 milioni e tutte le big italiane (ma non solo...) sono interessate al suo cartellino. 

Ousmane Dembélé, 15 maggio 1997

Una delle due punte di diamante della classe 1997 è senza dubbio Dembélé, passato nell'estate del 2017 dal Borussia Dortmund al Barcellona per la "modica" cifra di 115 milioni. Esterno offensivo dotato di grande rapidità e senso del gol, a 18 anni si conquista un posto da titolare nel Rennes chiudendo la stagione con 12 reti in Ligue 1. L'anno dopo approda al Borussia Dortmund dove conferma le sue doti collezionando 49 presenze e 10 gol fino al passaggio al Barcellona. In Catalogna si dimostra all'altezza di giocare con i tanti fuoriclasse dei catalani nonostante i primi mesi siano tutt'altro che facili a causa di un lungo infortunio muscolare. Si laurea campione del mondo con la Francia a Russia 2018 giocando due partite da titolare e altre due da subentrato. Il suo punto debole è il comportamento fuori dal campo non impeccabile, che ha attirato verso di lui più di una critica. 

Gabriel Fernando de Jesus, 3 aprile 1997

A contendere a Dembélé lo scettro di giocatore più importante della classe 1997 è il brasiliano Gabriel Jesus. Nelle giovanili del Palmeiras fa già intravedere le sue doti da fuoriclasse chiudendo il 2013/14 con 48 gol in 54 partite. Debutta in prima squadra il 7 marzo 2015 ed è fondamentale con le sue 12 reti nella vittoria del Palmeiras nel campionato brasiliano 2016, anno in cui conquista l'oro alle Olimpiadi di Rio de Janiero segnando tre reti nella competizione. Acquistato dal Manchester City, dove approda nel gennaio 2017, segna 24 gol nel primo anno e mezzo. In questa stagione sta accusando un calo a livello realizzativo in Premier League (5 reti) ma è già entrato nel tabellino dei marcatori tre volte in Champions League. Molto tecnico e veloce è capace non solo di segnare ma anche di fornire assist ai compagni, non disdegnando la posizione di esterno d'attacco. Dal 2016 è titolare fisso della nazionale brasiliana nella quale ha realizzato 11 gol in 25 presenze senza però riuscire a segnare nel corso del mondiale di Russia.

Marcus Rashford, 31 ottobre 1997

Originario di Saint Kitts and Nevis, l'inglese Rashford completa il potente reparto offensivo dei 1997. Il fisico imponente gli permette di ricoprire al meglio il ruolo di centravanti, ma la sua generosità e tecnica gli permettono di giocare su tutto il fronte offensivo. Cresciuto nel Manchester United, fa il suo esordio il 25 febbraio 2016 realizzando una doppietta in Europa League contro il Midtjylland. Diventa così il più giovane calciatore dello United a segnare in una competizione europea e conquista velocemente un posto da titolare. In meno di tre anni ha già giocato quasi 150 partite per i Red Devils. Dal 2016 fa parte della rosa della nazionale con la quale ha giocato i mondiali di Russia subentrando spesso a partita in corso. 

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi. #LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.