Trovarne undici, e solo undici, non è stato affatto un compito agevole. Per capirlo, basta dare una rapida lettura ai nomi esclusi: Dier, Calhanoglu, Kovacic, De Paul, Inaki Williams, Mendy, Lindelof, Berardi, Tolisso, Cragno. E sono solo alcuni di coloro rimasti fuori. Andiamo dunque a visionare la nostra Top 11 classe 1994, capitanata dall'inglese Sterling.

Kepa Arrizabalaga Revuelta, 3 ottobre 1994

Avrà anche una carriera ancora tutta da scrivere, ma tra i pali non poteva non esserci il portiere più costoso nella storia del calcio. 80 milioni di euro pagati dal Chelsea all'Athletic Bilbao per portarlo a Londra: il futuro è adesso.

Joao Pedro Cavaco Cancelo, 27 maggio 1994

Se già a Valencia e a Milano si erano palesate qualità da primo della classe, a Torino si è consacrato tra i migliori laterali destri in circolazione. Non a caso i bianconeri hanno sborsato la bellezza di 40 milioni di euro per regalarlo ad Allegri.

Daniele Rugani, 29 luglio 1994

E' sempre lì, dietro i totem Bonucci-Chiellini, pronto a prendersi la scena quando possibile. Ma la Juventus non ci rinuncia affatto, nonostante le reiterate offerte durante gli ultimi anni: 25 anni a luglio, ha ancora tanto da dare. Anche - perché no - in Nazionale.

Mattia Caldara, 5 maggio 1994

Tanto completo quanto sfortunato. Gran parte del meglio della sua carriera l'ha vissuto all'Atalanta. A Bergamo si è meritato il definitivo upgrade verso la Juventus e poi al Milan, ma l'infortunio ha frenato un percorso di crescita assicurato. Avrà modo di rifarsi: le basi sono solidissime.

Piotr Sebastian Zielinski, 20 maggio 1994

Da Udine a Empoli, per finire a Napoli. La maturazione del polacco è stata repentina e impressionante rispetto agli inizi: ora gioca stabilmente in Champions League, lotta per lo Scudetto e nelle gerarchie degli azzurri occupa una posizione di rilievo.

Saul Niguez Esclapez, 21 novembre 1994

Giocatore totale. Prodotto del vivaio dell'Atletico Madrid, è senza dubbio tra i più vincenti del nostro undici: nella sua bacheca può infatti vantare la conquista di 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa nazionale, 2 Supercoppe europee e 1 Europa League. Il tutto, a 24 anni da poco compiuti.

Emre Can, 12 gennaio 1994

Il turco va ad alimentare il fuoco bianconero che contraddistingue la nostra speciale formazione. Dopo aver fatto cose egregie in Premier con la maglia del Liverpool, ora prova a fare la differenza anche in Serie A. Curiosità: seppur solo formalmente, i trofei alzati al cielo in carriera risalgono alla (fugace) esperienza col Bayern Monaco. Dove, evidentemente, non hanno creduto a pieno nelle sue qualità.

Bernardo Mota Veiga de Carvalho e Silva, 10 agosto 1994

Mancino delizioso, tecnica e classe da vendere. Tutte qualità confermate anche al Manchester City, non proprio compagine di seconda fascia del Vecchio Continente, dopo aver brillato al Monaco. Domina in Inghilterra, con l'attesa e la speranza di farlo anche a livello internazionale. 

Federico Bernardeschi, 16 febbraio 1994

Lo specialista di Carrara, chiamato "Brunelleschi" non a caso. Quando la Juventus mette pesantemente mano al portafoglio (40 milioni), molto difficilmente lo fa senza sapere di avere a che fare con un investimento dal rendimento assicurato. Ha tanta concorrenza, ma da quest'anno sta facendo vedere il suo reale (immenso) valore. Sì, sarà il futuro della Vecchia Signora.

Arkadiusz Krystian Milik, 28 febbraio 1994

Se non fosse stato per il doppio brutto infortunio, probabilmente staremmo parlando di uno degli attaccanti con la miglior media-gol di tutta Europa. Cosa che sta riuscendo a mettere a referto ora che fisicamente sta finalmente bene. 25 gol in 61 presenze (molte delle quali spezzoni) al Napoli non è roba da tutti.

Raheem Shaquille Sterling, 8 dicembre 1994

Chiudiamo in bellezza con l'esterno giamaicano naturalizzato inglese. Un concentrato pressoché unico di rapidità, tecnica e senso del gol. Dal Liverpool al City il cambio non ha sortito alcun effetto negativo, anzi: nel suo palmarés sono entrati i primi 4 titoli nazionali, giunti grazie anche ai suoi attuali 55 centri collezionati coi Citizen.

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68... ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi. #LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.