Partiamo dal 2019, anno in cui ho iniziato la magistrale in International Management (IM) alla Bocconi. Primo giorno di lezione e mi metto subito nell’ultimo banco disponibile, il più lontano possibile dai professori. Ed è lì che conosco Cristian, Giorgio, Luca, Mario, Pietro, Alberto, Nicolò e Leonardo, tutti come me con la passione per le ultime file e la caciara durante le lezioni.

Con il passare del tempo ci conosciamo meglio e decidiamo di creare un gruppo Whatsapp, gli approssIMativi, in cui condividere appunti, sfottò ai professori e battute dal dubbio valore. Ci piace stare insieme perché pur essendo International Management, un corso che chiede tanto sforzo e fatica, lo viviamo come se fosse un circo, trovando tra una redazione di un bilancio e un’operazione di negoziazione sempre il tempo di divertirci.

La cosa appassionante degli approssIMativi è che sono tutti ragazzi brillanti e un giorno probabilmente ognuno di loro siederà in un consiglio di amministrazione di qualche impresa. Ora immaginate che succede quando prendi 8 grandi teste e scopri che oltre alla passione per il management e le ultime file tutti hanno anche una passione sfrenata per il Fantacalcio. Fuochi d’artificio.

Dopo un anno di lavori di gruppo dove abbiamo potuto studiarci bene e capire i punti di forza di ognuno, decidiamo quindi di dare vita alla Lega approssIMativa, per testare chi ha scovato tra le mille formule quella vincente per il Fantacalcio. Il risultato è stato uno spettacolo.

Tutti con l’ego a mille, tipico dei manager pieni di sé, ci presentiamo all’asta online ognuno con una filosofia ben chiara.

C’è Cristian, siciliano doc con la passione del pescato del giorno, nostro CEO e futura promessa della consulenza. Cristian ha una sola regola per costruire la sua Managing Directors: “Voglio calciatori con esperienza”. Da qui la scelta categorica di non prendere nessuno sotto i 28 anni. Il risultato è tridente composto Mertens, Immobile e Ribery, supportato da Bonaventura, Candreva, Cuadrado e il totem German Pezzella.

C’è poi Luca, l’ “intrattenitore”. Romano pazzo per la lupa, il buon Luca ha avuto la fortuna di nascere con una memoria che gliela invidierebbe anche Rain Man. Per lui la formula per vincere il fantacalcio è gestire bene l’asta e puntare tutto sull’attacco. Per la sua Bozzon Consulting Group si affida a Lautaro, Ciccio Caputo e Osimhen, presi completando porta, difesa e centrocampo con soli 100 crediti su 500.

Poi c’è Pietro, “il mago delle slide”. Veneto, per lui il fantacalcio è una cosa semplice: “Compro tutta l’Atalanta e ci pensa il buon Gasperini”. Risultato De Roon, Malinovskyi, Miranchuck, Ilicic, Muriel e L’Hapoel Kann ultima con solo 1 punto.

Arriva poi Nicolò, “il preciso” di Trento, juventino sfegatato e con una grande passione per CR7 e i tris di primi serviti in mensa. Il nome della sua squadra, S.C. URLO DEL SIUM, lascia facilmente comprendere in cosa creda Nicolò per vincere il fantacalcio.

Mario, pugliese, ha una filosofia per il fantacalcio che rispecchia quella con cui affronta gli esami. Ci sono pochi discorsi da fare, un esame lo passi se studi, se non studi non lo passi. Per vincere il fantacalcio devi avere i grandi nomi, tutto il resto è fuffa. Da qui i grandi classici Lukaku, Romagnoli, Koulibaly, De Vrij, Calhanoglu e Freuler.

C’è poi Giorgio, “il campione giramondo”. Vincitore di tutti e due i fantacalci che ha fatto l’anno scorso, Giorgio ha gestito l’asta da Barcellona, dove si trova per completare la doppia laurea. Il campione non ha una teoria ben precisa dietro la costruzione della rosa. “Quello che tocco diventa oro” ha dichiarato ai microfoni. E sembra stia funzionando. C’è il tocco del nostro campione dietro gli exploit di Pedro, Barella, Mirante e Simeone.

Per parlare del fantacalcio di Alberto, l’unico milanese della combriccola e milanista di fede, bastano due parole invece: Zlatan Ibrahimovic.

Infine ci sono io, miracolosamente primo in classifica con 4 vittorie e 1 sconfitta (ottenuta contro Alberto e il dio Zlatan). Dietro le fortune dell’Instacolli ci sono le magie di Barak, Djuricic, De Paul e Mkhitaryan, scovati tramite un fantomatico algoritmo che ho inventato per trovare i talenti e evitare la figuraccia dell’ultimo posto rimediata lo scorso anno in un’altra lega.

Chi degli otto approssIMativi avrà ragione? Per scoprirlo dobbiamo aspettare la fine della stagione. Quello che so già ora però è che la lega approssIMativi mi ha fatto capire che il detto “dimmi come giochi al fantacalcio e ti dirò chi sei” non è poi così lontano dalla realtà.

Un saluto a tutti dagli approssIMativi, che sono stati separati dal Covid e riuniti da questo grande gioco

Ah dimenticavo, c’è anche Leonardo che non fa parte della Lega perché è convinto che l’attaccante dell’Inter sia ancora Milito, ma che ci teneva lo stesso a far parte anche questa volta della figura da ultimo banco che andremo a fare con questo racconto.

Lorenzo - La mia Lega Fantacalcio

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