“Narrami, o Musa, delle gesta di Ermete, l’uomo che di ambizione fece virtù.”

Dopo la fine dello scorso campionato di Serie A, io e i miei amici/colleghi del fantacalcio già assaporavamo il momento dell’asta al concludersi del mercato.
Tra studi, ricerche sulla possibile squadra ideale e colpi a 1 tutto sembrava procede come ogni anno.

Poi l’idea. Perché non rendere le cose più frizzanti? Così votammo per intraprendere il Mantra. Molti di noi erano nuovi a questa meccanica mentre pochi sapevano come funzionava e ci spiegarono il regolamento.

Ogni sorta di bozza di rosa sembrava inefficace data la nostra inesperienza e imprevedibilità dell’asta incombente. Dunque ci limitavamo solamente a stilare i nostri obiettivi principali, il resto sarebbero stati giocatori da adattare ai moduli espressi da Fantacalcio.it.

I giorni passavano e le idee erano sempre più confuse dato che il mercato offriva svariati colpi molto promettenti ed interessanti. Infine si decise per un’asta differente dal solito per gli standard della nostra lega: estrazione in ordine casuale per ogni giocatore di Serie A in ogni posizione. Un’asta di questo genere avrebbe offerto un tasso di imprevedibilità elevato in quanto potevano uscire in successione un top in attacco, la riserva di un portiere, un difensore, e via dicendo. Tutto era frutto della chiamata casuale per programma.

Dopo una cena a base di pizza tra amici inizia l’asta con tanto di collegamento in videochiamata per chi non poteva essere presente. I primi giocatori cominciano ad essere chiamati tra riserve e top player, tra cui Lukaku che venne preso per
225 conteso tra me e Masini jr, che vide la vittoria di quest’ultimo.

L’asta continuava a tratti lenti e con momenti morti in quanto i giocatori chiamati in questione erano riserve o giudicati meno interessanti. A poco a poco ognuno costruí la propria squadra e i giocatori interessanti cominciavano ad essere sorteggiati come Belotti e Caputo che vennero aggiudicati grazie ad una grande manovra di mercato da Mister Curró. Tuttavia, le luci dello spettacolo furono tutti per Mario, il Cóndor, da noi soprannominato così per il suo eccelso fiuto negli affari e nella sua perseveranza nel prendere i suoi obiettivi.

Passavano le ore e gli animi si spegnevano sempre più affranti dalla stanchezza nell’essere concentrati per così tanto tempo su ogni giocatore sorteggiato. Mi ritrovavo senza un top e con un attacco da costruire interamente, così cominciai a prendere dei giocatori per riempire la rosa stando attento a risparmiare per il top in vista. Nelle battute finali erano rimasti ancora da sorteggiare Immobile e CR7 tra i più interessanti, quindi mi concentrai per accaparrarmi uno dei due. Con 350 crediti ero quello che aveva più crediti. Immobile uscì per primo e dopo una lunga giocata a rialzo tra me e Aleloz, decisi di lascarglielo prendere, rimanendo in assoluto la persona con più crediti e senza concorrenza.

I miei obiettivi uscirono e cominciai a prenderli, tuttavia mancava sempre il top che sempre più trovava il suo nome in Cristiano Ronaldo. La fine dell’asta vedeva me alzare il prezzo dei giocatori dei miei colleghi, volevo Ronaldo e lo volevo a ribasso. Questa scelta non fu tra le più ingegnose in quanto matematicamente Ronaldo lo avrei potuto prendere ugualmente per una bella somma prendendo anche qualche altro giocatore buono.

Ma dalla foga del momento divenni ambizioso nel prenderlo a poco. Al momento di Ronaldo io avevo più di 200 crediti, il secondo con 36 e il terzo con 14. Il secondo, Giuseppe il Genio, aveva tuttavia la rosa completa e non poteva più prendere giocatori o rialzare fino al concludersi dell’asta. Così alla chiamata di CR7 dissi con spavalderia “15”, e i momenti del conto di 3 sono stati tra i più memorabili, nessuno poteva opporsi.

Ronaldo entrò nella mia rosa ad un prezzo irreale, scatenando lo sdegno della lega. Tuttavia sono rimasto con 200 crediti ancora che potrò investire nel mercato di riparazione a gennaio.

Alessandro - La mia Lega Fantacalcio