Buongiorno,
Sono un fantallenatore da anni e da altrettanti anni faccio il fantacalcio con gli amici di sempre del paese, precisamente di Podenzano, provincia di Piacenza.
Scrivo qua per raccontare in pillole la storia della nostra lega, composta da 10 fantallenatori, nata come Serie A Brazzers e da un paio d'anni rinominata Ligue Anvei, in onore di una delle specialità culinarie piacentine, gli anolini, detti appunto in dialetto "anvei".
Ho pensato fosse giusto farlo prima di iniziare questa stagione perché si prospetta la più ardua e agguerrita di sempre, senza esclusione di colpi per cui non si sa se ci sarà modo di rifarlo, soprattutto non si sa se gli amici di sempre rimarranno tali anche alla fine di questa fantastagione.
Proprio così, perché ne sono successe tante in questi anni, sono cambiati alcuni interpreti ma non ci siamo mai sfaldati anche se i prossimi mesi potrebbero sferrare un colpo decisivo alla nostra lega.
Uno di noi ha preannunciato, testuali parole, che "non so se arriveremo tutti al traguardo, qualcuno lo perderemo per strada da qui a maggio".
Questa frase è indice della pressione psicologica cui andremo incontro nei mesi a venire. Ebbene sì perché chi partecipa al nostro fanta sa che la nostra lega richiede impegno; lo si capisce dal regolamento, oltre 10 pagine dettagliate e meticolose che i decreti di Conte in confronto sono libri per bambini; lo si può intendere dalle interviste che venivano rilasciate ogni mese a turno sulla nostra chat, intervista che è stata poi tolta perché si rischiavano le querele; lo si può immaginare dalle durissime pagelle, emanate a fine anno in occasione della cena sociale della lega in concomitanza con l'assegnazione del montepremi e delle coppe. Cena peraltro che è il momento in cui tutti i nodi vengono al pettine e tutte le rimostranze e gli sfottò seminati e raccolti durante la stagione raggiungono il loro apice più ignorante.
A tutto ciò e a molto altro (vi risparmio le minacce giornaliere in chat, le polemiche con l'amministratore di lega e i "cinema" durante le aste), quest'anno abbiamo deciso di aggiungere un ulteriore sintomo alla nostra malattia da fantacalcio.
Oltre al campionato e alla coppa di lega, abbiamo raggiunto un accordo con l'altro gruppo di fantacalcio della compagnia del paese, creando una sorta di Champions League del paese. Due gruppi molto eterogenei tra loro, per fare un paragone la loro lega è più un brasilerao, tanto estro ma non parlatemi di regole che dopo la prima pagina ho già smesso di leggere, si pensa solo a giocare. Una sfida non solo di fanta-pallone ma anche ideologica dunque.
La formula è la seguente:
- 20 squadre totali
- 4 gironi da 5 squadre
- partita di andata e ritorno
- le prime 4 accedono agli ottavi
- da lì in poi andata e ritorno eccetto la finale, secca
Le rose sono le stesse che si hanno nelle rispettive leghe, quindi c'è la possibilità che, ad es., si affrontino 2 Cristiano Ronaldo, il regolamento è un mix delle due leghe (non vi immaginate la fatica e le rappresaglie nate per la regola del senza voto).
Per concludere, questa competizione in più è la ragione del crescente pressing psicologico che ho vi ho anticipato e che ci accompagnerà in questa stagione. Per tante ragioni. Perché è il primo anno in cui si ha la possibilità di fare una sorta di triplete (campionato, coppa di lega, "Champions").
Ma soprattutto perché, chi dovesse vincere la Champions, o addirittura fare il triplete, entrerà nella storia e girerà per il paese con il mento all'insù per molto, molto tempo. Ai vinti dire che resteranno le briciole è un eufemismo, probabili nuovi lockdown in quel di Podenzano.
Ripeto, il nostro fantacalcio richiede molto impegno. Ma, aggiungo, una passione infinita.
Buona stagione.
Luca - La mia Lega Fantacalcio