È uno dei giorni più vergognosamente tristi di tutto l’anno: la domenica dopo l’Epifania, che sancisce conclusione delle festività invernali, con tutti gli indicatori Covid in crescita. Roba in grado di mandare in crisi depressiva persino un quindicenne che ha appena scoperto che la prossima meta della gita scolastica sarà Amsterdam. In una giornata così si consuma una storia che a molti potrà sembrare piatta e priva di significato, ma non lo è affatto: si gioca la seconda giornata del girone di ritorno di serie A.

Ibra, uno dei miei tre attaccanti, ha appena realizzato un gol a Venezia. Si parte bene: dopo il rigore sbagliato nel recupero contro la Roma, penso, ha certamente trovato il modo di farsi perdonare. Controllo nuovamente il risultato del Milan: la doppietta di Theo Hernandez, difensore di punta della mia squadra, sancisce la vittoria del Diavolo in Laguna e molto probabilmente anche la mia al Fantacalcio.

Non avrei mai potuto immaginare cosa sarebbe successo da lì alla conclusione della giornata. Trascorrono le partite del pomeriggio, ma non me ne interesso più, fino a sera, più o meno a metà del secondo tempo di Roma-Juve. Scopro, nell’ordine, di avere all’attivo i gol di Muriel (doppietta), Pellegrini, Dybala e doppio assist di Miranchuk. Rovescio della medaglia, tre gol presi da Szczesny. Un’occhiata ai voti live: arrivo a 83 punti,
senza contare, però, Dimarco e Zaccagni, impegnati nel posticipo. Realizzo di aver non vinto, stravinto, senza dubbio, e fin qui l’interesse è relativo: a quanti capita. Due cose però devono ancora succedere. Passno pochi minuti e arriva un bombardamento di notifiche di Fantacalcio che faccio difficoltà a comprendere, così cerco di mettere un po’ di ordine: nel giro di soli due giri di orologio, attenzione, scopro che, tutto d’un fiato, un mio difensore, De Ligt, ha appena subito un’espulsione per fallo da rigore, che viene battuto da un mio centrocampista, Pellegrini, e parato dal mio portiere, Szczesny, per gli amici Codice Fiscale. Roba da andare fuori di testa, manco Branduardi sarebbe capace di tanto, con i suoi cani, gatti, tori e macellai della fiera dell’Est. Ad ogni modo non credo, nel complesso, di aver fatto un buon affare, pazienza.

Si arriva così alla conclusione della giornata, non senza ricevere una notifica per espulsione di Zaccagni, che in realtà non è avvenuta, tanto per non farci mancare nulla. Lancio la simulazione del risultato e quello che si palesa sullo schermo è pura fantascienza: Dimarco non ha preso voto, viene sostituito da Bastoni (lo spezzino) che nel pomeriggio aveva segnato a Genova, e il suo contributo diventa più che buono anche per il modificatore difesa, che alla fine sarà +6.

Risultato: 102,5 punti, cioè centoduevirgolacinque, record di punti di sempre della nostra ormai storica lega, che tradotto in fantagol fa 9-0, che si legge proprio NOVE-A-ZERO, e nella mia testa cominciano ad accavallarsi immagini ancestrali di almanacchi della storia del calcio, di quelli che si sfogliano da piccoli. Perché si va oltre il risultato tennistico, siamo ai fasti della grande Ungheria di Puskas, del Grande Torino che si narra ne facesse almeno cinque a partita, della Nazionale di Pozzo, siamo al modulo WM, siamo al periodo interbellico, al pallone di cuoio a pezze orizzontali e alle camicette usate come divise di gioco, siamo allo Stade de Reims prima finalista della storia con il Grande Real di Di Stefano, allo scudetto del Casale Monferrato, alla storica partecipazione dello Zaire ai mondiali di calcio del ‘74 che ne prese 9 dalla Jugoslavia, siamo di fronte a un evento catartico che rappresenta per intero l’essenza storica di questo sport: siamo al record di ogni tempo.

Francesco - la mia Lega Fantacalcio