Alzi la mano chi pensava, dopo cinque giornate di campionato, di ritrovare fra i migliori centrocampisti per rendimento fantacalcistico Filip Djuricic (media voto del 6.4, fantamedia dell'8.3) e Gaetano Castrovilli (media voto del 6.7, fantamedia del 9.2). Certo, il trequartista del Sassuolo e la mezz'ala della Fiorentina sono tutt'altro che delle sorprese, ma il finale di stagione di Castrovilli e l'altalena emotiva a cui spesso è sottoposto il Sassuolo ponevano entrambi i protagonisti della settimana in una posizione non idilliaca, almeno ai blocchi di partenza.

Centrocampisti sicuramente meno glamour ma dal rendimento granitico come Gomez, Luis Alberto, Kulusevski e compagnia dovrebbero aver rubato maggiormente la scena durante le prime aste di questa stagione, consentendo ai fantallenatori con un pizzico di coraggio in più di puntare forte - ed a prezzi più contenuti - proprio su Castrovilli e  Djuricic, ad oggi due dei migliori cinque centrocampisti in Serie A sotto tutti i punti di vista.

Gaetano Castrovilli top: più gol dello scorso anno 

Di Castrovilli si era già discusso ampiamente la scorsa stagione, quella della rivelazione al grande pubblico: dopo un anno passato in Serie B a farsi le ossa il debutto in massima serie del centrocampista pugliese era stato fragoroso, con una serie di prestazioni di livello assoluto e di solidità impressionante. Soprattutto nel finale di stagione, però, le performances di Castrovilli erano andate via via ad appiattirsi attorno ad una monotona sufficienza, lasciando comunque un ottimo ricordo a tutti gli addetti ai lavori.

Castrovilli versione 1.0: rubo palloni, conduco in verticale, dribblo gente a caso.
Castrovilli versione 1.0: rubo palloni, conduco in verticale, dribblo gente a caso.

Castrovilli si era da subito imposto come una mezz'ala di conduzione dalle spiccate doti nel dribbling, fondamentale di cui per lunghi tratti della stagione era stato fra i principali interpreti in Serie A. Uno dei pochi nei del suo gioco era rappresentato dalla scarsa capacità di offendere le difese avversarie per mezzo di gol ed assist (solo 3 reti e 2 assist nella passata stagione), difetto che comunque non gli ha impedito di chiudere il campionato ad una media voto pura del 6.35 ed una fantamedia del 6.53. 

Ebbene, il Castrovilli di queste prime cinque partite di campionato è tutto un altro giocatore: il numero di dribbling tentati e riusciti è calato drasticamente rispetto al passato (soli 2 riusciti su 6 tentati), ma pericolosità e precisione in zona gol sono al livello di un attaccante d'èlite. Castrovilli ha trovato già la via delle rete in 4 occasioni, superando il suo record personale con una facilità ed una leggerezza che ben rappresentano l'immenso potenziale del neo numero 10 viola. Le 4 reti di Castrovilli sono arrivate con appena 10 tiri totali di cui 7 nello specchio della porta: una percentuale di conversione tiri in porta/gol (pari al 57%) seconda solo a pochi mostri sacri delle aree di rigore italiane (Ibrahimovic, Lukaku, Lautaro, Muriel) ed eguagliata fra i centrocampisti dai soli Soriano e Djuricic (entrambi al 60%). 

Castrovilli è anche il terzo giocatore in Italia dietro Belotti ed "El Papu" Gomez per differenza fra gol attesi e gol realizzati: secondo la statistica il centrocampista della Fiorentina dovrebbe ritrovarsi oggi ad 1.6 reti realizzate, e la differenza di +2.4 rispetto al dato reale è un qualcosa tipicamente associato ai grandi attaccanti del panorama europeo, da Mbappè a Messi, passando per Vardy e Lewandowski. Prestazioni del genere, soprattutto quando arrivano da calciatori insospettabili, tendono a riallinearsi al valore atteso nel giro di poche settimane ma le stagioni di grazia - si sa - fanno sempre eccezione: i fantallenatori del "Castro" sperano sia proprio questo il caso. 

Maglia numero 10 e "Low Five" con Callejon: Castrovilli in questo momento è la Fiorentina (Getty Images).
Maglia numero 10 e "Low Five" con Callejon: Castrovilli in questo momento è la Fiorentina (Getty Images).

Filip Djuricic: l'anno dell'esplosione? 

Il calcio di disordine ed entropia di Castrovilli è decisamente più moderno di quello fatto di tocchi, invenzioni e rifiniture continue di Filip Djuricic, un giocatore moderno che sembra venire direttamente dal passato, un mix di futurismo e nostalgia che non può non far impazzire i fantallenatori più romantici. Già lo scorso anno il centrocampista serbo era stato una piacevole sorpresa per molti appassionati ma quest'inizio di stagione è francamente molto più di quanto ci si potesse aspettare da lui ed in generale dal Sassuolo di De Zerbi, ingegnere di una macchina dalla produzione offensiva di una vera fuoriserie, che sta fruttando numerosi bonus fantalcistici ed altrettanti punti in classifica per i neroverdi.

Djuricic è imprescindibile per il sistema di gioco del suo allenatore, che gli affida quasi tutte le responsabilità creative nell'ultimo terzo di campo destinando invece a Locatelli il compito di riciclare continuamente il possesso. I numeri di Djuricic in termini di SCA (Shot Creating Actions, ossia il numero di conclusioni generate da un passaggio, un tiro o un dribbling di un calciatore) sono i migliori del campionato, con 34 tiri generati direttamente dalle iniziative del serbo, una media di circa 7 ogni 90 minuti che fa impallidire anche gente del calibro di De Paul, Calhanoglu e Gomez, che seguono Djuricic in questa speciale classifica.

Dritta nel vostro cuore.
Dritta nel vostro cuore.

Anche Djuricic sta sfruttando questo momento d'oro per sovrastare la statistica che lo vedrebbe fermo ad 1.5 gol realizzati, anche se i 2.7 tiri per 90 minuti lasciano abbastanza margine di sicurezza per affermare che le sue medie realizzative non dovrebbero calare di molto col tempo vista anche la scarsa precisione con cui trova la porta coi suoi tiri (5 volte su 13 tiri tentati, con 3 gol a referto). Se è quindi vero che Djuricic sta trasformando in gol più conclusioni di quanto avrebbe dovuto, è giusto anche affermare che ci si possa legittimamente attendere da parte sua una maggiore precisione negli ultimi sedici metri.

Se riuscirà a lavorare su questo e su altri aspetti del suo gioco (Djuricic è il secondo peggior giocatore per numero di possessi persi in Serie A) il centrocampista neroverde potrebbe presto ergersi allo status di vera e propria star fantacalcistica ed in tal senso quasi dispiace che la sua maturazione tenica e fisica sia avvenuta relativamente tardi, a 28 anni compiuti. Meglio tardi che mai comunque, un concetto valido sia nella vita sia, soprattutto, nel Fantacalcio.