E' una domanda che, sinora, a nostro parere in pochi si sono fatti.

Eppure è legittima: e col passare delle settimane, e delle prodezze di Zlatan con la maglia del Milan in questa eterea versione 2.0, anche noi abbiamo iniziato a pòrcela. E allora, fissiamo bene i paletti, per provare poi non tanto a dare una risposta - il calcio è opinione pura, ça va sans dire - , quanto a fornire un po' di strumenti utile al lettore per tentare di fornire la sua, di scelta. 

Parliamo, ovviamente, dei soli calciatori che hanno superato i 39 anni di età, rimanendo in attività ed a livelli alti, se non altissimi (come in alcuni casi). E che hanno giocato la stagione che divide i loro 39 dai 40 anni fornendo un rendimento tale da essere non solo paragonabile a quello del loro passato, ma in alcuni casi addirittura superiore. Come, probabilmente, sta garantendo Ibrahimovic nel suo secondo, celebrato, passaggio in rossonero. E allora, partiamo proprio da lui.

Chi è (o è stato) il calciatore più forte, a 39 anni? (getty)
Chi è (o è stato) il calciatore più forte, a 39 anni? (getty)

Zlatan Ibrahimovic, 3 ottobre 1981, Malmö, Svezia 

Stagione dei 39 anni: Milan (Serie A) 2020/2021

I suoi numeri, in questo scorco d'annata, aiutano ma non bastano. L'infortunio patito a Napoli lo terrà fuori ancora per un po' (come il Covid, d'altra parte), ma per ora le statistiche parlano chiaro: 11 gol e 2 assist in 10 partite stagionali, 10 gol in 6 partite solo in campionato. Secondo miglior giocatore della Serie A sinora, almeno a livello fantacalcistico (11.25 la sua fantamedia, 12 quella di Ronaldo), ma soprattutto un leader dentro e fuori dal campo nell'universo del Diavolo.

Rigenerato dal suo avvento, concretizzatosi meno di un anno fa, e ora addirittura capolista in campionato. Di questo Ibra, che regala magie di partita in partita, sappiamo praticamente tutto. Ma degli altri?

Paolo Maldini, 26 giugno 1968, Milano, Italia

STAGIONE DEI 39 ANNI: MILAN (SERIE A) 2007/2008

Anche per quanto riguarda colui che - a ragione - per molti è stato il miglior difensore della storia, la stagione dei 39 anni è stata pazzesca. A maggio di quella precedente, aveva trascinato il Milan alla rivincita in Champions contro il Liverpool, e l'avvio del suo 2007/08 lo consacrò anche con i suoi due ultimi trofei: la SuperCoppa Uefa contro il Siviglia (che però non giocò, essendosi operato in estate al ginocchio) e il Mondiale per Club (vinto contro il Boca per 4-2, da capitano). In campionato, però, non andrà benissimo: tanti acciacchi lo portano a giocare solo 17 partite (e a segnare il suo ultimo gol in carriera, contro l'Atalanta).

Nonostante tutto, il numero 3 riuscì in quell'anno a toccare lo storico traguardo delle 1000 partite ufficiali disputate. Smetterà un anno dopo, a Firenze, dopo una stagione, la 2008-09, probabilmente ancora migliore di quella dei suoi 39 anni. Giocando, difatti, da titolare (ben 30 gare in A) e al terzo posto in classifica.

Tirando le somme, potrebbe essere proprio lui uno dei più accreditati a giocarsela con Ibra per il titolo di 39enne calciatore più forte di sempre.

Ryan Joseph Giggs, 29 novembre 1973, Cardiff, Galles

STAGIONE DEI 39 ANNI: MANCHESTER UNITED (PREMIER) 2012/2013

Anche nel caso dell'estroso esterno gallese, come per Maldini, la stagione dei 39 anni fu sua la penultima. Pochi infortuni importanti, nella fase finale di carriera, per l'eterno Ryan, che giocò ben 22 gare (segnando 2 gol) in una Premier vinta proprio dai suoi reds.

Segnerà due gol anche in finale di Football League Cup (persa contro il Chelsea), e tornerà assolutamente utile a Sir Alex Ferguson, che in quella stagione aveva una miriade di alternative. Anche Giggs, nella sua stagione da 39enne, per la precisione agli ottavi di finale di Champions contro il Real, raggiunse la 1000ª presenza da professionista.

Nonostante la carriera, il blasone, l'esperienza internazionale e le vittorie, però, Giggs a 39 anni era già un subalterno, seppur in una squadra clamorosa come quello United. Insomma, un giocatore spaziale, che però probabilmente a 39 anni era inferiore a Ibra. Oppure no?

 

Francesco Totti, 27 settembre 1976, Roma, Italia

STAGIONE DEI 39 ANNI: ROMA (SERIE A), 2015-2016

Anzitutto, una premessa: chi scrive è pazzamente innamorato del sempiterno capitano della Roma e pochi giorni fa vi consigliava spassionatamente di vedere il suo docu-film biografico. Ma andiamo al dunque: anche in questo caso - ed è già il terzo! - la stagione dei 39 è stata la penultima in carriera, per uno dei tanti fenomeni che stiamo raccontando. E, probabilmente, anche una delle più drammatiche.

Nella prima parte di stagione, difatti, Totti saltava tre mesi per un problema al bicipite femorale; poi, appena tornato a disposizione (gennaio 2016), si concretizzava l'avvicendamento Garcia-Spalletti (bis) in panchina, e da lì in poi il numero 10 giallorosso trovò davvero pochissimo spazio. Chiuderà comunque con 13 partite e ben 5 gol in campionato, e un traguardo glorioso: quello della 300ª marcatura in carriera con la maglia capitolina. Francesco dirà basta un anno dopo, sempre con Spalletti in panchina.

Forse avrebbe potuto fare di più e di meglio, anche in quell'annata: ma non possiamo saperlo. Al confronto, quindi, possiamo dire che probabilmente i 39 anni di Ibra, ad oggi, sembrano di un livello superiore. Anche se molte delle sue giocate in quell'anno resteranno indelebili per sempre nella nostra memoria.

'Sir' Stanley Matthews, 1 febbraio 1915, Hanley, Inghilterra

STAGIONI DEI 39 ANNI: BLACKPOOL (FIRST DIVISION) E NAZIONALE INGLESE, 1953/1954 e 1954/1955

Il momento è arrivato. E' Sir Matthews il calciatore più forte di sempre alle porte dei 40? Se chiedete agli inglesi, quasi sicuramente vi diranno di sì. Di certo non abbiamo i mezzi per valutare né per raccontarvi le gesta del 'Mago', l'unico a giocare da professionista, e da campione, non sino a 40 ma addirittura sino a 50 anni, si dice, grazie ad una vita da atleta, una dieta vegetariana, allenamenti ferrei e una tecnica di base eccelsa.

In quella fase di carriera aveva cambiato ruolo (iniziò da esterno destro), ma rimase il punto di riferimento del Blackpool e della Nazionale dei tre leoni: difficile giudicare lo status oggettivo di un calciatore di questo livello, ma in un'epoca così remota. Di certo possiamo ricordare, a titolo di cronaca, che non a 39, ma a 41 anni, Matthews non a caso vinse la prima edizione di sempre del Pallone d'oro, istituito nel 1956 da France Football. Peraltro superando un certo Alfredo Di Stefano, di ben 11 anni più giovane, di cui parleremo tra poco. 

Alfredo Di Stéfano, 4 luglio 1926, Barracas, Argentina

STAGIONE DEI 39 ANNI: ESPANYOL (LIGA), 1965-1966

Smise a 40 anni appena compiuti, la Saeta Rubia, dopo uno dei cicli più vincenti di sempre in maglia, ovviamente, Real. Dopo aver difatti perso la finale di Coppa Campioni '64, Bernabeu gli offrì di entrare nello staff tecnico madrileno, ma l'argentino rifiutò, e - suscitando l'ira del Presidente dei blancos - si trasferì a Barcellona.

Qui continuò a interpretare un po' tutti i ruoli - centravanti, ma anche mezzala, un mediano, ala -, seppur con risultati non all'altezza delle magiche annate precedenti. Tra i Blanquiazules riuscì comunque, nella sua ultima stagione, a segnare 4 gol in 23 partite di Liga. Che Di Stefano sia stato superiore a Ibra in carriera vi sono pochi dubbi: ma a 39 anni possiamo pensare che il confronto possa essere assegnato allo svedese.  

Dino Zoff, 28 febbraio 1942, Mariano del Friuli, Italia

STAGIONE DEI 39 ANNI: JUVENTUS (SERIE A) E NAZIONALE ITALIANA, 1980/1981 E 1981/1982

Torniamo a parlare di un altro eccellente contendente, per Zlatan. Serve solo aggiungere, a mò di dovere giornalistico, che tràttasi ovviamente di un portiere, e in quanto tale, quindi, da trattare quasi in separata sede. Ma essendo la domanda iniziale generica, e aperta, riportiamo anche la storia di colui che, insieme a Buffon - e ci arriveremo - di certo è stato il migliore estremo difensore italiano di sempre. Zoff compì i 39 anni a metà della stagione '80/'81: periodo di Scudetti a ripetizione, per la Signora, che lo aveva prelevato anni prima dal Napoli, e durante il quale il friulano era ancora ai massimi del suo splendore.

Alla Juve giocò tutte le partite di tutti i campionati, e nel 1981-82 subì solo 14 reti, record assoluto per i bianconeri. Solo l'antipasto di quello che fu il Mondiale vinto, da capitano, in Spagna. Insomma, se non si trattasse di un portiere, probabilmente, la risposta alla domanda di cui al titolo di questo pezzo ce l'avremmo già.  

Gigi Buffon, 28 gennaio 1978, Carrara, Italia 

STAGIONI DEI 39 ANNI: JUVENTUS (SERIE A) E NAZIONALE ITALIANA, 2016-2017 E 2017-2018

Si tratta dell'unico calciatore ancora in attività che raccontiamo in questo spazio, che fece coincidere i suoi 39 anni con la fine del suo primo ciclo bianconero. Tra le migliori in assoluto, per lui, per quanto, a cavallo tra le due annate, a Torino arrivò Szczesny, a cui ancora oggi fa da subalterno. Vittorie a parte, che in bianconero, almeno in Italia, non sono mai mancate, per lui quel periodo fu anche importante dal punto di vista personale.

Proprio nel 2017 venne sorprendentemente insignito del titolo di Miglior portiere dell'anno IFFHS, mentre l'anno successivo - quello della debacle ai quarti di Champions contro il Real, e l'espulsione per proteste - non fu all'altezza del precedente. Tecnicamente, però, non dovrebbe neanche essere incluso in toto in questo ardito gioco temporale, avendo di fatto Buffon compiuto 40 anni a gennaio 2018, quindi a metà del 2017-18. Ma la valutazione del calciatore più forte di sempre, volendo, potrebbe anche essere estesa concettualmente agli "over 39". Se così fosse, avremmo un altro credibile candidato allo scettro finale. 

Javier Zanetti, 10 agosto 1973, Buenos Aires, Argentina

STAGIONE DEI 39 ANNI: INTER (SERIE A), 2012-2013

Con Pupi ritorno un classico: la stagione dei 39 anni, antipasto di quella del ritiro. E difatti l'argentino, reduce dal Triplete del 2010 e dal ritiro dall'Albiceleste nel 2011, non mancò di dare il proprio contributo anche sul finale di carriera alla causa nerazzurra. E la '12-'13 fu peraltro la sua ultima stagione da titolarissimo: ad aprile 2013 toccò le 1100 presenze in carriera, e poco dopo si ruppe il tendine d'Achille, infortunio per il quale fu operato, e costretto a restare fuori dai campi da gioco per mesi.

Tornerà in campo varcati i 40, per chiudere una storia sportiva semplicemente emblematica e iconica: di certo, però, non possiamo dire che da over 39 le sue prestazioni, pur ammirevoli, fossero paragonabili a quelle delle annate anche immediatamente precedenti. L'Inter stava attraversando una intensa fase di transizione societaria (da Moratti a Thohir) e l'alternanza Stramaccioni-Mazzarri portò a un 9° e 5° posto.

L'ultima presenza internazionale di Zanetti, peraltro, ricorda ai tifosi nerazzurri un evento davvero nefasto: da titolare, e terzino sinistro, giocò una partita eccelsa, alla pari dei suoi compagni, nel 4-1 (d.t.s.) interno contro il Tottenham di Adebayor che non fu sufficiente a rimontare lo 0-3 rimediato a Londra. Tutto sommato, un altro calciatore arrivato all'età di Ibra da titolare, in smagliante condizione fisica, e protagonista in Serie A e in Europa. Paragonabile, di sicuro. Superiore, da valutare.

Roger Milla, 20 maggio 1952, Yaoundé, Camerun

STAGIONE DEI 39 ANNI: TONNERRE YAOUNDE' (PRIMA SERIE CAMERUN), 1991-1992

In molti, quando ho chiesto sui social un parere sulla questione Ibra, mi hanno proposto il confronto con il più indomabile dei leoni d'Africa, ritiratosi addirittura a 44 anni, e celebre a livello internazionale per detenere ancora oggi il primato di giocatore più vecchio a segnare in una fase finale dei Mondiali (segnò a USA '94, a 42 anni suonati). 

Ma al di là dei suoi exploit in Coppa del Mondo - segnò anche 4 gol in 5 partite nel mondiale italiano - , va detto che Milla, che nei campionati maggiori ha lasciato il segnò solo in Ligue 1, negli anni '80, dopo la kermesse del '90 tornò in patria, nel Tonnerre de Yaoundé, l'ultimo club in cui aveva militato prima di trasferirsi in Europa. Qui, nonostante l'età, segnava a raffica (89 gol in 116 partite spalmate lungo 4 stagioni), ma la scelta di tornare in Camerun certo non può far sì che le sue prestazioni da over 39 siano paragonabili a quelle di un calciatore di pari età, militante in uno dei top campionati.

Ferenc Puskás, 2 aprile 1927, Budapest, Ungheria

STAGIONE DEI 39 ANNI: REAL MADRID (LIGA), 1965-1966

Molti hanno proposto il nome di un altro monumento della storia del calcio, 4 volte Pichichi, 3 volte miglior cannoniere in Coppa Campioni e universalmente considerato il miglior ungherese di sempre. Inutile, quindi, ricordare le sue imprese: va detto però che compì 39 anni esattamente a fine carriera, ovvero nello scorcio finale della sua ultima stagione madrilena.

Tecnicamente, però, sarebbe fuori dai giochi: la sua ultima presenza in gare ufficiali con i club risale difatti a fine '65, quando non aveva ancora compiuto i "fatidici" 39. Spiace per Puskas, ma al di là del valore assoluto del calciatore, e delle sue infinite vittorie, non può quindi far parte di questo arzigogolato gioco di confronti.

Lothar Matthaus, 21 marzo 1961, Erlangen, Germania

STAGIONI DEI 39 ANNI: BAYERN MONACO (BUNDES), 1999-2000 E METROSTARS (MLS), 2000-2001

Anche di Matthaus inutile dire nulla. Basti pensare che parliamo del recordman di partecipazioni ai Mondiali (cinque, dal 1982 al 1998), come Buffon, Carbajal e Rafa Márquez. Da over 30 era tornato 'a casa', al Bayern, dopo il quadriennio all'Inter, e a 39 anni stava per salutare anche la Bundesliga dopo la pazzesca delusione della finale di Champions 1999 (la rimonta dello United nei minuti finali) e l'ultimo titolo Nazionale tedesco, quello del 2000.

Il tuttofare teutonico, però, da over 39 aveva perso molta centralità e consistenza fisica, tant'è che appena compiuti i 39 decise di provare l'esperienza statunitense: dopo una manciata di partite, però, a New York diede l'addio al calcio professionistico iniziando contemporaneamente ad allenare. Anche in questo caso, insomma, parliamo di calciatore che sino ai 38 suonati ha dato il massimo, ma che varcati i 39 non ha continuato ad offrire prestazioni all'altezza della sua carriera.  

A questo punto potremmo andare avanti a oltranza. Sono difatti tantissimi i calciatori di gran valore che sono andati oltre i 39 (se non addirittura i 40), rimanendo parti integranti del Gotha del calcio mondiale. Come non citare, difatti, in questo lungo elenco, anche:

  • David Seaman (settembre '63), a 39 anni ancora titolare dell'Arsenal e vincitore di un Coppa d'Inghilterra;
  • Edwin Van Der Sar (ottobre '70), che vinse la Premier con lo United a 40 anni e a maggio 2011 giocò la finalissima di Champions persa contro il Barcellona 3-1;
  • Alessandro 'Billy' Costacurta (aprile '66), che, seppur da comprimario, perché chiuso da Nesta e Maldini, partecipò a due finali Champions (2005 e 2007), e ne vinse una, da over 39;
  • Jens Lehmann (novembre '69), che a 39 anni tornò in patria, allo Stoccarda, e dopo il ritiro, da over 40, ricominciò a giocare per dare una mano ai suoi gunners e ad Arsène Wenger che necessitava di un vice Almunia, e nel 2011 lo fece addirittura scendere in campo da titolare;  
  • Teddy Sheringham (aprile '66), da over 39 al West Ham, e proprio con la maglia degli hammers divenuto a quasi 41 primavere il più vecchio marcatore nella storia della Premier;
  • Rivaldo (aprile '72), che aveva sì lasciato il calcio che conta da poco oltrepassati i 30, ma che continuò sino ai 42, tra Mogi Mirim, San Paolo, Kaburscorp in Angola, Sao Caetano, e che chiuse tornando al Mogi Mirim, dove riuscì ad andare in gol nella stessa partita insieme al figlio Rivaldinho;
  • Lev Yashin (ottobre '29), che giocò la sua ultima partita con la Nazionale Russa a 38 anni, ma venne richiamato per il Mondiale 1970 (quindi a 40 anni) come riserva, e che peraltro giocò col club della sua vita, la Dinamo Mosca, sino ai 41 anni;
  • Iker Casillas (maggio '81), che a 38 anni, dopo un infarto miocardico, rimase nella rosa del Porto anche sino al compimento dei 39, e che ha annunciato il ritiro ad agosto scorso;
  • Pietro Vierchowod (aprile '59), che chiuse da protagonista con la maglia del Piacenza, in Serie A, un venticinquennio trascorso a difendere come ben pochi, tra i difensori italiani dell'epoca; 

  • Alex Del Piero (novembre '73), che però a 39 anni s'era già trasferito in Australia e poi chiuse in India;

  • Roberto Carlos (aprile '73), a 39 anni titolare della corsia sinistra dell'Anži;

  • Rafa Marquez (febbraio '79); titolare a capitano del Messico ai Mondiali 2018, a 39 anni compiuti.

E poi, ancora, Ballotta, Pagliuca, Miura, El Hadary, Pires e Dida. Potremmo davvero andare avanti per altro tempo, ma sottrarremmo probabilmente spazio alla domanda che ha generato questa approfondita ricerca storico-calcistica, atta al fornire più informazioni possibili alla domanda: è Zlatan Ibrahimovic il più forte, o se volete, il più decisivo, calciatore 39enne di sempre? 

Speriamo di avervi fornito gli strumenti giusti per provare a dare la vostra risposta, e cercheremo di raccogliere il sentiment di voi lettori ponendo il quesito alla nostra platea di followers su Instagram, Facebook e Twitter. Vi aspettiamo, alla ricerca di risposte.