Quattro gol in tre giornate, due doppiette contro Milan e Palermo ed il primo posto nella classifica cannonieri in coabitazione con Belotti e Kessiè. Josè Callejon è esploso nuovamente in chiave realizzativa, come due anni fa, per la gioia di Sarri e dei fantallenatori che lo hanno acquistato nelle aste. La fantamedia è, ovviamente, spaventosa: 11,17, la più alta tra gli attaccanti in lista escluso Totti, con il capitano giallorosso che ha giocato, pero', soltanto una partita. Cosa è cambiato rispetto alla scorso anno, quando lo spagnolo ha realizzato 7 reti in 38 presenze? I motivi sono in gran parte tattici, ma anche il rinnovo in estate fino al 2020 e l'addio di Higuain lo hanno responsabilizzato ancor di più. 

IL NUOVO 4-3-3 DI SARRI: CON MILIK ED UN PO' "BENITEZ STYLE" - Inutile negarlo, l'allenatore azzurro ha dovuto rivedere il suo 4-3-3 con l'addio del Pipita. L'argentino era il finalizzatore della manovra, con gli esterni che avevano compiti ben precisi: Insigne e Mertens dovevano creare la superiorità e duettare con il numero 9, mentre Callejon era l'equilibratore, l'uomo che aveva il compito di coprire l'intera fascia e dare una mano al centrocampo. Questo ruolo ha reso il calciatore iberico insostituibile: 38 presenze, neanche una gara saltata in campionato, ma soltanto sette reti. Come scritto in precedenza, pero', qualcosa è cambiato. Con l'arrivo di Milik è cambiato il canovaccio offensivo: l'attaccante polacco arretra spesso e si è dimostrato, almeno per il momento, più un attaccante di manovra lasciando spazio proprio agli esterni che spesso tagliano in area di rigore ritrovandosi davanti al portiere. Il lavoro che chiedeva, in pratica, Rafa Benitez a Gonzalo Higuain nel suo 4-2-3-1. In quel sistema di gioco, Callejon si è scatenato: nel primo anno in azzurro, 15 reti realizzate in campionato in 37 presenze, mentre nel secondo undici in trentotto (con otto reti realizzate nelle prime dieci gare). Lo spagnolo ripeterà i numeri delle prime due stagioni in azzurro? I fantallenatori lo sperano.

FANTALLENATORI, CALLEJON SARA' UN TOP PLAYER ANCHE PER UN ALTRO MOTIVO - Un altro motivo che rende Callejon un top player in questo campionato lo abbiamo già accennato nel paragrafo precedente. L'esterno è praticamente insostituibile per le sue qualità, anche se qualche partita - con la Champions League che comincerà domani sera - dovrà sicuramente saltarla. Appena sarà al top fisicamente, Giaccherini gli darà, con frequenza, un pò di respiro. Difficilmente vedremo dal primo minuto, invece, un attacco formato da Mertens-Milik-Insigne: questa soluzione sarà possibile vederla a gara in corso, come successo nel secondo tempo di Palermo, a giochi già chiusi. Discorso inverso va fatto per gli altri due esterni, con Insigne e Mertens che saranno in continuo ballottaggio e che si alterneranno, molto spesso, anche a gara in corso. Chiuso il discorso per Gabbiadini: Sarri lo ha già provato da esterno all'inizio dello scorso campionato, per il tecnico azzurro l'ex Sampdoria è una prima punta nel 4-3-3 e si alternerà con Milik. 

Fabio Giambò