Il rammarico è sempre direttamente proporzionale alle aspettative disilluse. E così, nel sondaggio lanciato da Fantagazzetta"Centrocampisti delusione dell'anno", non poteva che affermarsi in testa Josip Ilicic della Fiorentina, spuntandola su concorrenti che in quanto ad acquisto-rimorso fantacalcistico, non hanno certo scherzato: Diamanti, Joao Mario, Saponara. Eppure, per il giocatore sloveno, la forbice di rendimento tra questo campionato e quello scorso, è stata troppo ampia e imprevedibile. Un divario che ha contribuito non poco a metterlo sul gradino più alto del podio. 

NUMERI E BOTTINI MAGRI - Ventinove le gare giocate da Ilicic in campionato, delle quali 24 è sceso in campo da titolare, ma è stato poi sostituito ben 17 volte. Magro il bottino finale dei bonus con, "in evidenza", 4 reti e due assist da fermo. La media voto è pari a 6,03, la media fantavoto non si discosta troppo, fermandosi a 6,34. Sousa lo ha impiegato, come sempre, per lo più da trequartista e ad osservare il grafico del rendimento stagionale, si nota una discontinuità non solo legata alle prestazioni della squadra, ma ad un proprio modo di essere del giocatore. Un doppio rammarico, quindi,  per non potersi discostare nel giudizio, dallo stereotipo del giocatore slavo che non riesce ad essere costante, non solo nel corso della stagione, ma in più annate in serie: 

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DALLE STELLE ALLE STALLE - Come premesso, la differenza col rendimento della stagione 2015-2016 è impietosa. Ilicic è stata la pedina imprescindibile per mister Sousa, il compagno ideale di Kalinic. Lo stanno a dimostrare le 27 presenze, i 6 gol e i 4 assist all'attivo, ma soprattutto la media voto di 6,3 e una fantamedia di 7,85. Fondamentale è stata la sua lucidità nella costruzione delle azioni col centravanti croato, così come i calci da fermo precisi e fruttuosi. Dopo il girone di andata però, il calo della squadra ha condizionato anche il suo di rendimento, che comunque ha avuto meno picchi verso il basso rispetto a quello dell'anno scorso. 
Di conseguenza, a inizio asta, quella estiva del 2016, il centrocampista era quotato a 23,2 per poi terminare la stagione, a 17,2. Non un tracollo netto, ma cinque punti non sono affatto pochi. 

Stagione 2015-16, Ilicic sommerso dai compagni dopo il gol all'Atalanta. La soddisfazione del suo mister, Sousa (Getty)

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L'ILLUSIONE DI UN BUON INIZIO -  Pensare che nelle prime due giornate aveva accumulato due bonus, grazie al servizio di due assist da fermo, in Juventus-Fiorentina 2 a 1 e Fiorentina-Chievo 1-0. A Torino, su corner, aveva contribuito al gol di Kalinic. A Firenze, sempre da angolo, a quello di Carlos Sanchez.

Il calo di rendimento, tuttavia, arriva subito e per rivederlo al top, con il fantavoto di 13,5 - massimo picco stagionale - occorre arrivare alla 13esima giornata, dove contro l'Empoli mette a segno una doppietta. Dopo di che, i sussulti del centrocampista saranno molto più rari e solo in concomitanza con i gol al Genoa e al Napoli, ma in questi due match, il suo massimo voto non sarà che il 7 contro il Grifone. 

Ilicic mette a segno al "Castellani" un penalty, ma il feeling con le conclusioni dal dischetto quest'anno è stato scarso (Getty)

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PENALTY FALLITI E LEGNI - Che sia stata per Ilicic una stagione di poca brillantezza e lucidità, lo dimostrano sia i rigori sbagliati che i legni colpiti. Clamoroso constatare come questi siano andati anche a braccetto. Ad esempio, alla sesta giornata contro il Milan: 

Tra l'altro, come testimoniano i dati Opta, contro i rossoneri, è arrivato il primo rigore sbagliato su nove in A. Questo almeno fino al 25 settembre scorso. In questo campionato, infatti, il colpo dal dischetto lo ha sbagliato anche a dciembre contro la Lazio. 

Tuttavia pali e traverse sono stati il leitmotiv della stagione del giocatore viola, che ne ha colpiti almeno 6, soprattutto da calcio piazzato. Un esempio su tutti, l'epilogo della punizione all'11esima giornata contro il Bologna: 

BERNARDESCH, SAPONARA E GERARCHIE - In una stagione anonima, al netto dell'infortunio alla caviglia, nella Fiorentina la stella di Bernardeschi ha saputo brillare di luce propria. Questo ha iniziato a cambiare le cose anche per Ilicic, nel momento in cui mister Sousa, soprattutto nel girone di ritorno, ha fatto giocare più avanzato il carrarino, alle spalle quindi dell'unica punta, che fosse Kalinic o Babacar. Di conseguenza, nel 3-4-2-1 messo in campo, lo sloveno è retrocesso nella gerarchia dei titolari, perdendo spesso il ballottaggio o con Saponara o con lo stesso Bernardeschi. 

DESTINO IMPREVEDIBILE E UNA STORIA FINITA - Dopo essere stato per due anni di fila il capocannoniere della Fiorentina - 10 reti complessive nella stagione 2014-15 e 15 nella 2015-16 - in queste settimane Ilicic è diventato uno dei primi giocatori che saranno ceduti dalla Fiorentina. Si parla di uno scambio con Muriel alla Sampdoria e di un vivo interesse da parte dell'Atalanta. Acquistato quattro anni fa dal Palermo, il centrocampista che era stato valutato l'anno scorso sui 15-20 milioni, adesso non ne vale non più di dieci, stando ai rumors di mercato. Legato alla società toscana con un contratto fino al 2018, la vendita diventa "urgente" affinchè non si registri una minusvalenza o peggio - il centrocampista via a zero - che avrebbe il sapore di una paradossale beffa.