Torniamo ad occuparci del bilancio Juve con un aggiornamento pre-mercato invernale che tiene conto dei cambiamenti a livello economico avvenuti negli ultimi mesi. 

Come già accaduto nell'aggiornamento precedente, anche in questo non possiamo che sottolineare la difficoltà di fare previsioni di questo tipo in un anno che rappresenta un'eccezione assoluta nella gestione economica delle società di calcio Juventus compresa. Le restrizioni causate dal Covid-19 rendono molto difficile la stima dei ricavi, impattando in maniera anche grave sugli introiti, ed eventuali leggi che vengano in aiuto alle società per esempio rinviando le incombenze fiscali possono d'altra parte regalare una boccata d'ossigeno inattesa ai bilanci. 

Fatta questa premessa vediamo la situazione della Juventus che non differisce in maniera considerevole rispetto alle stime di settembre in quanto i maggiori ricavi dovuti in massima parte al buon cammino in Champions League sono stati quasi totalmente compensati dalle perdite dovute ai mancati ricavi da stadio attesi. Per gennaio si attende quindi un mercato portato avanti con il bilancino e dove eventuali ingressi dovranno trovare una loro sostenibilità da corrispondenti uscite. 

Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento in passato, l’ultimo dei quali è consultabile QUI.

Tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.

STIMA DEL BILANCIO 2020/21 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari semestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale con Lazio e Atalanta finaliste, uscita agli ottavi di finale di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori). 

Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2019/20 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.

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Le stime delle voci di bilancio corrette rispetto all’ultimo aggiornamento sono otto (Ricavi da GareDiritti TVProventi Gestione CalciatoriPersonale Tesserato, Oneri CalciatoriAmmortamenti Calciatori Imposte Correnti) e incidono ovviamente su Totale RicaviRisultato Operativo e valori relativi al soddisfacimento dei vincoli del Fair Play Finanziario.

Ricavi da gare: Variazione negativa (-24,7 milioni) dovuta ai mancati introiti a causa della chiusura degli stadi per la pandemia di Covid-19 che ha comportato una riduzione della stima di 18,9 milioni relativa alle partite di Serie A, di 5,9 per le partite di Champions League, di 0,4 milioni per gli ottavi di Coppa Italia e di 2,7 milioni per i servizi aggiuntivi da gare, parzialmente compensati dallo stimato introito di 3,3 milioni per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League con il Porto. Questo valore si basa sul DPCM attualmente in vigore che chiude gli stadi fino al 15 gennaio e ipotizza quindi che non ci siano restrizioni dal 16 gennaio in poi in mancanza di comunicazioni ufficiali in merito, scenario comunque di improbabile realizzazione. 

Diritti TV: Variazione positiva (+24 milioni) causata dai risultati ottenuti in Champions League. In particolare +9,1 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale (ricordo che l'Uefa ha deciso una decurtazione dei premi del 4% per contrastare i mancati ricavi attesi dovuti al Covid-19), +13 milioni per i risultati ottenuti nel girone dall'ultimo aggiornamento, +1,6 milioni di guadagno minimo derivante dal market pool nell’ipotesi di eliminazione agli ottavi e raggiungimento della finale da parte di Lazio e Atalanta e +1,1 milioni come incremento della quota spettante alla Juventus nella redistribuzione alle 32 squadre, in proporzione ai risultati ottenuti nel girone, dei soldi non distribuiti dall’Uefa per le partite terminate in parità nella fase a gruppi. Questa somma viene leggermente diminuita (-0,8 milioni) da un ricalcolo del valore totale dei Diritti TV rispetto all'aggiornamento precedente. 

Proventi Gestione Calciatori: Variazione positiva (+1,8 milioni) data dalla plusvalenza realizzata con la cessione di Ocampos (+0,3 milioni) e dal prestito di Rugani (+1,5 milioni). 

Personale Tesserato: Diminuzione dei costi (-9,7 milioni) dovuta alle cessioni in prestito di Douglas Costa (-8,3 milioni), Rugani (-4,9 milioni), De Sciglio (-4,1 milioni) e Nicolussi Caviglia (-0,3 milioni), parzialmente compensati dall'ingaggio in prestito di Chiesa (+7 milioni) e dall'ingaggio di Mandragora con parte dello stipendio pagato dalla Juventus anche se il giocatore è rimasto in prestito all'Udinese (+1 milione). 

Ammortamenti calciatori: Aumento dei costi (-2,1 milioni) dovuto all'acquisto di Mandragora

Oneri Calciatori: Aumento dei costi (+5 milioni) dovuto all'ingaggio in prestito biennale di Chiesa per un totale di 10 milioni da suddividere nei due anni. 

Imposte Correnti: Variazione positiva (+0,5 milioni) data dall’ipotesi che le variazioni delle voci precedenti generino una diminuzione della pressione fiscale.

Queste variazioni portano i seguenti cambiamenti nelle voci aggregate:

Totale Ricavi: Crescono da 463,8 a 464,9 milioni.

Totale Costi Operativi: Diminuiscono da 555,9 a 551,2 milioni.

Risultato Operativo prima delle Imposte: dati i maggiori introiti realizzati, la stima del Risultato Operativo ante-Imposte migliora passando da -278,2 a -274,5 milioni.

Risultato del Periodo: rimane quindi negativa (pur migliorando) la stima sul risultato finale del periodo, previsto al momento a -285,9 milioni contro i -290,1 milioni dell'aggiornamento precedente.

Prima di valutare la situazione societaria rispetto al Fair Play Finanziario Uefa è necessario, come già fatto a ottobre, vedere come si presenterebbe per il momento il bilancio 2019/21, dato dai valori medi delle voci di bilancio delle annate 2019/20 e 2020/21. Questo perché l'Uefa considererà questo biennio particolare come un'unica annata per le finalità del Fair Play Finanziario. 

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FAIR PLAY FINANZIARIO

Per quanto riguarda i parametri del Fair Play Finanziario, la situazione societaria non è a rischio sanzioni per la stagione 2020/21.

Entrando nei dettagli rimangono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:

Patrimonio Netto Non Negativo: il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2020/21 è negativo di 46,7 milioni (contro un risultato negativo di 50,9 milioni della precedente stima). Questo vuol dire che entro il 30 giugno la Juventus è chiamata a migliorare il proprio bilancio di 46,7 milioni tramite aumento dei ricavi, riduzione dei costi o plusvalenze. In alternativa la società può promuovere un nuovo aumento di capitale per coprire il passivo. 

Break-Even: il “pareggio” di bilancio, che per il "triennio "2017/21 richiede un passivo massimo di 30 milioni, non sarebbe al momento rispettato in quanto in passivo di 132,5 milioni. Ma il regolamento del Fair Play Finanziario permette di aggiungere gli attivi dei due anni precedenti a quelli del triennio, se presenti, per rientrare nelle richieste. Scorporati i costi virtuosi, gli attivi della Juventus sono stati di 26,8 milioni nel 2015/16 e di 74,4 milioni nel 2016/17 per un totale di 101,2 milioni. Per rientrare nel "-30" mancherebbero quindi 1,3 milioni ma la normativa speciale legata al Covid-19 permette di conteggiare come costi virtuosi tutti i ricavi persi per diretta causa del Covid-19 nello speciale "anno" 2019/21. Fino a questo momento la Juventus può inserire in questa voce 58,5 milioni di mancati incassi, la cui media sul biennio porta alla possibilità di scorporare altri 15,7 milioni rispetto al precedente aggiornamento. A oggi il calcolo del break-even finale per il "triennio" 2017/21 risulterebbe quindi di -1,9 milioni e perciò all'interno delle richieste Uefa. 

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: Va precisato che questo vincolo, a differenza di quello del Break-Even, è un indicatore dello stato di salute finanziaria della società ma il suo mancato rispetto, come per il vincolo seguente, non comporta automatiche sanzioni. L'Indebitamento finanziario della Juventus al 30 giugno 2020 è pari a 385,2 milioni, in calo rispetto all'anno precedente e al di sotto del valore dei ricavi al netto delle plusvalenze pari finora a 431,8 milioni nello speciale "anno" 2019/21. La richiesta è quindi rispettata. 

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: considerando le stime fatte al momento anche questo parametro non sarebbe rispettato attestandosi sul 75,5%. Come il parametro precedente questo non è un vincolo tassativo. In ogni caso per raggiungere la percentuale richiesta, fermi restando gli altri dati, servirebbe un taglio del monte ingaggi di circa 50 milioni, diminuibili in caso di aumenti dei ricavi.

POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

Se la Juventus dovesse riuscire ad approdare ai quarti di finale, il passaggio del turno in Champions League varrebbe circa 10 milioni di euro (10,1 di premio per il passaggio del turno, 0,9 di aumento del Market Pool, 3,6 di stima per la percentuale spettante alla squadra di casa dell’incasso per l’eventuale quarto di finale allo Juventus Stadium compresi i ricavi da servizi aggiuntivi ipotizzando la presenza di pubblico negli stadi e 1 milione di bonus garantito dal contratto di sponsorizzazione con Jeep, parzialmente compensati dalla stima di 5,6 milioni di premi variabili da elargire ai calciatori).

Un’eventuale eliminazione della Lazio e dell'Atalanta negli ottavi di finale di Champions League porterebbe nelle casse bianconere circa 1,6 milioni provenienti dal Market Pool in caso di contemporanea eliminazione della Juventus oppure 1,8 milioni da aggiungere al precedenti 900 mila euro in caso di passaggio dei bianconeri ai quarti di finale.

Andare ulteriormente avanti in Champions League (quindi approdare in semifinale, finale e vincerla) può portare a incassare fino a ulteriori 29,8 milioni di premi per i risultati conseguiti sul campo, ai quali aggiungere 3,6 milioni di “ricavi da gare” e un massimo di ulteriori 1,4 milioni dal Market Pool rispetto all’ipotesi “Lazio e Atalanta eliminate negli ottavi di finale e Juventus ai quarti” ma sottrarre 16 milioni di premi variabili da elargire ai calciatori. Ci sono quindi ancora in totale 28,8 milioni in palio per la Juventus in Champions League, vedremo quanti di questi sarà capace di incassarne la società.

La vittoria della Coppa Italia potrebbe voler dire fra incassi da stadio e Diritti TV un extraintroito di circa 5,7 milioni, la maggior parte dei quali incassabili arrivando però almeno in finale e ai quali vanno sottratti 1,3 milioni di premi variabili da elargire ai giocatori in caso di vittoria facendo così scendere il ricavo netto massimo possibile a 4,4 milioni.

Il bilancio potrebbe essere inoltre migliorato da una “non vittoria” dello Scudetto, per via dei minori premi da distribuire ai giocatori per una cifra che molto probabilmente supererebbe i 5 milioni di euro. Ovviamente è uno scenario del quale società e tifosi farebbero volentieri a meno. 

La società dovrà poi valutare se accedere o meno alla possibilità fornita dal governo di ritardare i contributi fiscali relativi allo stipendio dei calciatori di due mensilità della stagione 2020/21 spalmandole su 24 mesi con rate a partire da maggio 2021. Il vantaggio sarebbe ovviamente quello di diminuire il peso del monte ingaggi su questa stagione di una cifra stimabile attorno ai 27 milioni, lo svantaggio stante le regole attuali del Fair Play Finanziario risiederebbe nello spostare i pagamenti a stagioni successive che potrebbero essere valutate con criteri più rigorosi rispetto a quella 2020/21 sconvolta dal Covid-19. E' possibile che la società ritardi la scelta il più possibile in attesa di capire se l'Uefa annacquerà i vincoli anche per la stagione 2021/22 oppure no. 

Il totale di queste voci porta a una somma di 67,5 milioni, nettamente inferiore alla previsione attuale di passivo di bilancio di 285,9 milioni. Ciò vuol dire che con i soli risultati sportivi e l'eventuale aiuto statale quest'anno la Juventus non potrà evitare un deficit di bilancio, ma va comunque ricordato che la posizione del club rispetto alle richieste del Fair Play Finanziario rimane all'interno delle richieste per quanto riguarda il vincolo del Break-Even.

L'eventuale approdo di Sarri in un'altra squadra prima del 30 giugno 2021 permetterebbe di risparmiare il suo stipendio, pari a circa 1 milione lordo al mese. Inoltre potrà ovviamente incidere il calciomercato, sia nel mercato di gennaio che nelle eventuali cessioni di fine campionato concluse prima del 30 giugno

Il "caso Decreto Crescita", uscito in questi giorni, si dovrebbe risolvere facilmente entro il 30 giugno senza ripercussioni per la Juventus come per le altre società. Nell'improbabile caso in cui saltassero le agevolazioni sui giocatori acquistati all'estero l'impatto negativo sul bilancio 2020/21 per la Juventus sarebbe di 14,2 milioni riferibili agli stipendi di de Ligt, Rabiot, Ramsey e Danilo, dei quali 7,1 accantonati la scorsa stagione in attesa che scattassero i due anni di permanenza in Italia dei giocatori e che quest'anno si ritroveranno nella voce "Altri Ricavi" e 7,1 da aggiungere al monte ingaggi di quest'anno. Il risparmio legato all'acquisizione di Arthur nel mercato estivo andrebbe invece traslato dalla voce accantonamenti alla voce relativa al monte ingaggi senza variazioni nel totale dei costi. 

Oltre alle voci sopra riportate va inoltre ricordato che sono poi sempre possibili piccole operazioni contabili (come bonus extra dagli sponsor) o anche errori di calcolo nella stima nelle varie voci, queste ultime che però potrebbero essere sia in positivo che in negativo.

IL MERCATO INVERNALE: PROSPETTIVE

E' del tutto evidente che senza il ricorso a corpose plusvalenze la Juventus rischia di chiudere il bilancio 2020/21 con un passivo a tre cifre. Risultato pessimo in tempi normali, brutto ma in qualche modo comprensibile in tempi di pandemia basti vedere i deficit delle big di Serie A nel 2019/20 con alcune squadre che hanno chiuso con un passivo di 200 milioni di euro. La fortuna per la Juventus è che l'aumento di capitale concluso l'anno scorso ha portato nelle casse societarie soldi freschi per far fronte anche a stagioni così disastrose per i bilanci delle società di calcio, la sfortuna è che quei soldi avrebbero dovuto essere impiegati per un programma di rafforzamento finanziario, economico e sportivo di medio termine che per il momento è stato giocoforza messo in stand-by. 

Alla luce di tutto ciò sarebbe sbagliato dire che la Juventus ha l'obbligo di fare delle cessioni già a gennaio, anche se è verosimile che la caccia alle plusvalenze non sarà irrilevante al più tardi nel mese di giugno. Di certo però la situazione impone cautela anche negli investimenti, che verranno probabilmente fatti solo se coperti da adeguate cessioni o da formule che garantiscano un esborso molto dilazionato nel tempo come per esempio quelle concluse per gli acquisti di Morata e Chiesa presi in prestito nella sessione estiva. Va da sé che un'eventuale cessione molto remunerativa di un elemento della rosa aprirebbe invece a maggiori investimenti in entrata, ma al momento la situazione uscite sembra in fase di stallo.

Guardando la rosa al momento gli eventuali candidati all'uscita non sembrano essere molti. Sicuramente è sulla lista di partenza Khedira ma la sua uscita non libererebbe posti nella Lista Uefa e permetterebbe di risparmiare il solo ingaggio semestrale del giocatore pari a circa 5,6 milioni lordi. Un posto in lista Champions lo potrebbe liberare Frabotta ora che Pirlo sembra aver battezzato le coppie sulle fasce con Alex Sandro e Chiesa a dividersi la corsia di sinistra e Cuadrado e Kulusevski su quella di destra, con Danilo pronto a ricoprire entrambi i ruoli in caso di necessità, anche se pure dal giovane terzino è difficile immaginarsi grandi guadagni ed è più probabile che rimanga in rosa per il solo campionato. Sarebbe sicuramente ceduto senza troppi rimpianti Bernardeschi, ma al momento non sembrano esserci squadre pronte a fare un investimento su di lui e che lui sia disposto ad accettare. In ogni modo il suo ammortamento residuo a bilancio è di 11,8 milioni, cifra minima da incassare oltre il quale il ricavato di una sua partenza sarebbe totalmente una plusvalenza. Rabiot viene messo da alcuni sulla lista dei partenti ma anche per lui non risultano offerte fino a questo momento (ammortamento residuo di 0,9 milioni) inoltre una sua partenza a gennaio farebbe decadere i benefici del Decreto Crescita sul suo stipendio. Infine la patata bollente Dybala, tanto benvoluto da una parte della tifoseria quanto grattacapo irrisolvibile per tutti gli allenatori che cercano di dargli una collocazione in campo senza snaturare il resto della squadra. Siamo certi che uno scambio a cifre elevate che garantisca ampie plusvalenze ai due club fra lui e Pogba sarebbe visto con molto interesse sia dalla Juventus che dal Manchester United, ma l'argentino non sembra avere alcuna intenzione di lasciare Torino e potrebbe anche andare via a scadenza di contratto a parametro zero fra 18 mesi se non troverà un accordo con la società per il rinnovo. In caso di cessione nel mercato invernale l'ammortamento residuo di Dybala ammonterebbe a 8,3 milioni. 

Sul fronte entrate non sembra aver bisogno di innesti il reparto difensivo nonostante i numerosi infortuni che hanno falcidiato la prima parte della stagione (ironia della sorte anche Rugani, ceduto in prestito a fine mercato estivo, è fermo ai box da più di due mesi). Pare invece assolutamente necessario l'acquisto di una prima punta di medio livello che possa fare da riserva a Morata in un ruolo che Dybala ha dimostrato a più riprese di non gradire e soprattutto di non svolgere come gli viene richiesto. I nomi in giro sono pochi e non stuzzicano i tifosi, ma inserire in Lista Uefa una prima punta anche non eccelsa al posto di Frabotta aiuterebbe l'allenatore quantomeno nelle rotazioni in una stagione proibitiva dal punto di vista dello sforzo fisico per i giocatori. Infine quanto visto nei primi mesi lascia pensare che anche a centrocampo servirebbe un innesto. Oltre al sogno Pogba che aumenterebbe esponenzialmente la forza del reparto, si sono fatti anche i nomi di De Paul (che Tudor ha avuto a Udine) e Isco, ormai fuori dal progetto Real Madrid. Se i discorsi legati al francese sembrano strettamente legati a un'eventuale partenza di Dybala (che comporterebbe comunque anche la ricerca di un'ulteriore punta per completare il reparto, anche se con la plusvalenza eventualmente incassata i margini di manovra in entrata aumenterebbero notevolmente), quelli relativi agli altri due avrebbero bisogno di modalità di pagamento compatibili con la situazione finanziaria attuale o in alternative dell'uscita di uno fra Rabiot e Bernardeschi. Toccherà a Paratici cercare una quadra all'interno di un puzzle non di facile soluzione, anche perché di soldi in questo mercato di gennaio ne gireranno pochi un po' ovunque e quindi se si vuole raggiungere l'obiettivo di rinforzare la squadra sarà assolutamente necessario aguzzare l'ingegno. 

Per oggi è tutto. Vi do appuntamento per un nuovo aggiornamento delle stime sul bilancio della Juventus dopo la pubblicazione della Semestrale 2020/21, che al momento non ha una data fissata di presentazione ma che dovrebbe essere resa nota fra fine febbraio e inizio marzo e che ci permetterà di affinare le previsioni e inserire nei conteggi le eventuali operazioni concluse nel mercato invernale.