Il 22 settembre si è riunito il Consiglio d’Amministrazione (CdA) della Juventus per approvare il bilancio societario della stagione 2019/20.

 

Il bilancio annuale è senza dubbio il documento finanziario più interessante dal nostro punto di vista per capire di quanto le stime ipotizzate nei precedenti articoli sull’argomento si siano avvicinate ai dati reali, quali sono gli eventi che hanno causato eventuali variazioni e quali sono le prospettive future della società. Ci fornisce quindi, attraverso dati “veri” e completi, l’opportunità non solo di analizzare il reale andamento del bilancio 2019/20, ma anche di affinare in maniera importante le stime sul bilancio 2020/21.

L'IMPATTO DEL COVID-19

Come già spiegato nell'ultimo articolo sull'argomento, lo "tsunami" Covid-19 ha impattato in maniera radicale sui bilanci delle società e sulla possibilità di fare delle stime il più possibile vicine alla realtà basandosi sul futuro atteso. Questo perché il futuro atteso è a oggi più imprevedibile che mai. Una veloce diffusione di un eventuale vaccino che dia buoni risultati potrebbe portare rapidamente a rivedere gli stadi pieni, mentre un aumento dei casi che incida sulla capacità ospedaliera potrebbe costringere a partite a porte chiuse per tutta la stagione appena iniziata con evidenti ripercussioni sui ricavi da gare e su tutto quello che gravità attorno a essi, come parte dei ricavi commerciali e del J Museum. 

In questo articolo si è deciso di procedere ipotizzando per il bilancio 2020/21 una stagione pienamente regolare, fatta eccezione per le partite già disputate (in questo caso la partita casalinga contro la Sampdoria, per la quale è stato già conteggiato un incasso pari a 0). Per tutte le voci per i quali il prolungamento delle restrizioni potrebbe provocare un peggioramento delle stime anche rilevante ne verrà dato conto all'interno dell'articolo. 

Partiamo dal bilancio ufficiale 2019/20, analizzando nel conto economico della società le differenze fra i dati reali e quelli stimati, in modo da capirne le motivazioni e trarre le opportune conclusioni riprendendo quanto scritto all’indomani del CdA QUI

BILANCIO UFFICIALE 2019/20

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Come potete osservare, il bilancio è ulteriormente variato rispetto alla prima pubblicazione dello stesso pubblicata il 10 settembre. Questo perché nel frattempo si è arrivati alla risoluzione del contratto di Higuain, a seguito delle quale si è deciso di conteggiare come svalutazione sul bilancio 2019/20 l'ammortamento residuo del giocatore, pari a 18,3 milioni. Questo ha comportato un leggero aumento anche del calcolo delle imposte correnti e ha portato il passivo di bilancio da 71,4 a 89,7 milioni. Fatta questa precisazione andiamo invece a dare qualche spiegazione in più rispetto alle discrepanze segnalate nello scorso articolo fra i valori reali e quelli stimati.

Ricavi da gare: La variazione (-8,6 milioni) si conferma essere dovuta per la maggior parte ai rimborsi degli abbonamenti (-5,8 milioni). Incide anche il minor incasso atteso dalla Coppa Italia (-1,4 milioni) oltre a piccole variazioni nelle stime delle altre voci. 

Diritti TV: La variazione (-32,4 milioni) è dovuta per soli 1,4 milioni a un errato calcolo delle stime, per il resto 21,5 milioni dipendono dallo spostamento sul bilancio 2020/21 della parte dei Diritti TV della Serie A relativi alle ultime partite di campionato giocate dopo il 30 giugno e 9,5 milioni dallo spostamento sul bilancio 2020/21 del conteggio del bonus per la partecipazione agli ottavi di finale di Champions League terminati in agosto.

Ricavi pubblicità: La variazione (-9,7 milioni) come avevamo ipotizzato è effettivamente dovuta a una contrazione dei ricavi da contratti pubblicitari legati alle conseguenze del Covid-19. 

Ricavi vendita prodotti e licenze: Variazione (-3,9 milioni) per la quale vale lo stesso discorso fatto per i ricavi da pubblicità, in questo caso l'effetto Covid-19 si è fatto sentire rispetto all'andamento atteso dei ricavi.

Proventi gestione calciatori: Variazione (+14,8 milioni) dovuti al fatto che la plusvalenza relativa alla cessione di Matheus Pereira è stata calcolata su questo bilancio e non sul 2020/21 (+6,1 milioni), a un ricalcolo delle plusvalenze incassate con i giocatori in uscita entro il 30 giugno alla luce dei dati ufficiali (+6,1 milioni) e ai bonus incassati grazie al rendimento nelle loro nuove squadre e ai contribuiti di solidarietà relativi a giocatori venduti nelle scorse sessioni di mercato (+2,6 milioni), fra i quali spiccano 1,9 milioni incassati per Neto

Altri ricavi: Variazione (+2,9 milioni) in questo caso dovuta a una sovrastima dell'impatto del Covid-19 su questo tipo di ricavi. 

Acquisti di prodotti per la vendita: Variazione positiva (+1,3 milioni) spiegata, come avevo supposto, con la minore necessità di acquisto di questi prodotti dovuta alle minori vendite di merchandising. 

Servizi Esterni: Variazione positivi (+5,4 milioni) dovuta a minori costi per questi servizi, anche questi causa Covid-19 a seguito sospensione delle attività per due mesi. 

Personale Tesserato: Variazione (-12,2 milioni) che, a differenza di quanto era stato scritto in alcuni organi di informazione, non dipendono dall'addio di Sarri che non ha inciso in alcun modo sul bilancio 2019/20. La differenza dipende infatti da una sottostima dei premi variabili slegati dalla conquista dello scudetto per la quale, essendo arrivata dopo il 30 giugno, i premi verranno elargiti nel prossimo bilancio. 

Oneri Calciatori: Variazione (-9,2 milioni) dovuta principalmente ai bonus da pagare relativi a giocatori acquistati nelle precedenti sessioni di mercato (+4,9 milioni) e a pagamenti da effettuare verso i procuratori per agevolare alcune operazioni in uscita (+4,3 milioni) fra le quali Pjanic (+1,7 milioni), Moreno, Matheus Pereira, Mavididi e Perin

Altri oneri: Variazione (-4,6 milioni) dovuta all'abolizione dei Summer Camp e dei relativi costi a seguito dell'emergenza Covid-19 e a minori sopravvenienze passive. 

Ammortamento Calciatori: Variazione (-3,8 milioni) dovuta al fatto che alcuni bonus relativi a giocatori acquistati in precedenti sessioni di mercato sono stati sommati al costo totale dei rispettivi calciatori e verranno pagati come quote di ammortamento annuale per le rispettive durate dei contratti.

Accantonamenti: Variazione (-14,4 milioni) che anche in questo caso non c'entra nulla l'esonero di Sarri. Quasi metà di questa cifra (-7,1 milioni) deriva dalla scelta della Juventus di non sfruttare già in questo bilancio i benefici del Decreto Crescita sugli stipendi di de Ligt, Danilo, Ramsey e Rabiot ma di accantonare quanto risparmiato. Questa decisione è dovuta al fatto che in caso di cessione all'estero di uno di questi giocatori entro la fine della stagione 2020/21 verrebbero a cadere i benefici relativi al suo contratto in quanto uno dei vincoli prevede la permanenza del lavoratore entrato in Italia per almeno due anni. I risparmi sugli stipendi di questa stagione verranno quindi inseriti nel bilancio 2020/21 nella voce Altri Ricavi in caso di permanenza dei giocatori per tutto il campionato. Hanno inoltre pesato negli accantonamenti le scelte di aumentare l'accantonamento del fondo svalutazione crediti e la svalutazione dei prodotti destinati alla vendita a seguito dell'emergenza Covid-19. 

STIMA DI BILANCIO 2020/21 – IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Passiamo ora ad analizzare le variazioni, rispetto alle precedenti stime sul bilancio 2020/21. Trovate maggiori informazioni su come sono costruite queste stime negli articoli precedenti sull’argomento (recuperabili tutti, in ordine di tempo decrescente, QUI), mi limito qui a ricordare che i numeri in tabella rappresentano lo scenario che prevede la vittoria dello scudetto, l'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia e l’uscita dalla Champions League senza fare più un punto nella fase a gironi con il contemporaneo raggiungimento della finale da parte di due squadre italiane e della semifinale da parte di una terza. Questo perché è l’ipotesi meno favorevole per il bilancio 2020/21: vincere il campionato comporta un aumento delle spese a causa dei bonus premio da elargire ai giocatori, mentre uscire dalla Champions League senza fare più un punto vuol dire non incassare più soldi per la voce “Diritti TV” rispetto a quelli già sicuri, e già inseriti in tabella, e giocare meno partite in Europa con conseguenti minori incassi da stadio. Nella tabella non sono considerati gli impatti negativi che potranno essere causati dal Covid-19, ma di questi verrà dato conto nelle voci che potranno subire una diminuzione a causa dell'emergenza sanitaria. Va comunque ricordato che qualsiasi mancato introito dovuto al Covid-19 non andrà a peggiorare la posizione della squadra rispetto ai vincoli del Fair Play Finanziario. Per ogni voce verrà data opportuna spiegazione delle variazioni rispetto alle ipotesi fatte il 10 agosto.

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Ricavi da gare: Variazione (-9,5 milioni) dovuta alla prevedibile assenza di introiti per partite amichevoli (-6,9 milioni) e al mancato incasso della prima partita di campionato contro la Sampdoria (-2,6 milioni). Questa voce potrà subire una drastica diminuzione tanto più grande quanto più si prolungherà la chiusura totale o parziale degli stadi a seguito dell'emergenza sanitaria relativa al Covid-19. 

Diritti TV: Variazione (+29,9 milioni) dovuta allo spostamento su questo bilancio di parte degli introiti relativi alla Serie A 2019/20 (+21,5 milioni) e del premio per la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League 2019/20 (+9,5 milioni). Incide inoltre un leggero affinamento delle precedenti stime (-0,1 milioni). In caso di rinegoziazione dei contratti tv a seguito della pandemia questa voce potrebbe subire variazioni. 

Ricavi Pubblicità: Variazione (-9,4 milioni) ipotizzata basandosi sul bilancio 2019/20 a seguito della contrazione dei ricavi pubblicitari dovuta al Covid-19. Il perdurare dell'emergenza potrebbe creare un'ulteriore contrazione di questa voce di bilancio. 

Proventi gestione calciatori: Variazione (-5,8 milioni) per lo spostamento della plusvalenza relativa a Matheus Pereira sul bilancio 2019/20. Fino a questo momento questa voce è riempita solamente dalla metà del ricavato dal prestito biennale di Romero all'Atalanta. 

Altri ricavi: Variazione (+7,1 milioni) causata dalle sopravvenienze attive stimate in caso di permanenza in Italia fino a fine stagione di de Ligt, Danilo, Rabiot e Ramsey come conseguenza del Decreto Crescita nelle modalità già spiegate in precedenza. 

Personale Tesserato: Variazione (+34 milioni) dovuta a un ricalcolo totale di questa voce basandosi sui dati del bilancio 2019/20, in particolare a seguito della valutazione del peso effettivo degli stipendi nel secondo semestre e dell'entità dei premi variabili e dei movimenti di mercato dal 10 agosto in poi. Oltre all'aggiustamento del calcolo relativo agli stipendi (+4,4 milioni) hanno inciso su questo miglioramento le uscite di Higuain e Matuidi (+16,6 milioni), un premio più basso ipotizzato per la vittoria dello scudetto a favore di altri premi variabili già incassati (+11 milioni) e le uscite in prestito di Romero, Perin, Pjaca e Pellegrini (per un totale di 9 milioni), parzialmente compensati dall'ingresso di Morata che per gli ultimi nove mesi di questa stagione dovrebbe percepire un ingaggio di circa 7 milioni. 

Oneri Calciatori: Variazione (-15,3 milioni) dovuta principalmente agli ingaggi in prestito di Morata (+10 milioni) e McKennie (+4,5 milioni). La restante variazione (+0,8 milioni) è dovuta a un aumento degli oneri relativi ad alcuni giocatori sotto contratto rispetto a quanto riportato nella semestrale. La cifra totale comprende i seguenti compensi da riconoscere agli agenti FIFA di alcuni giocatori già sotto contratto: Ramsey (3 milioni), Alex Sandro (1,9 milioni), Szczesny (1,3 milioni), Cuadrado (1,2 milioni), Khedira (0,9 milioni), Cristiano Ronaldo (0,8 milioni), Dybala (0,8 milioni), Bernardeschi (0,6 milioni), Bonucci (0,5 milioni), Romero (0,4 milioni), Perin (0,4 milioni), Bentancur (0,3 milioni), Chiellini (0,3 milioni), Kulusevski (0,3 milioni), Rugani (0,3 milioni), Pjaca (0,3 milioni), Demiral (0,2 milioni), Fagioli (0,1 milioni), Petrelli (0,1 milioni), Rafia (0,1 milioni), Touré (0,1 milioni), Vrioni (0,1 milioni) e altri giocatori con oneri minori. 

Altri Oneri: Variazione (+5,1 milioni) dovuta a un ricalcolo di tutte le voci basandosi sul bilancio ufficiale 2019/20.

Ammortamenti Calciatori: Variazione (+15,1 milioni) dovuta alle uscite di Higuain (+18,3 milioni) e Matuidi (+3,8 milioni), in parte compensate dall'aumento degli ammortamenti nel secondo semestre che fanno stimare una cifra maggiore rispetto al previsto del monte ammortamenti relativo ai giocatori già in rosa prima del mercato (-7 milioni). 

Ammortamenti Altro: Variazione (+0,6 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2020/21.

Accantonamenti: Variazione (+2,1 milioni) che corrisponde alla quota di stipendio di Arthur che la Juventus potrà risparmiare se il brasiliano rimarrà in Italia per due stagioni. 

Proventi finanziari: Variazione (-0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2019/20.

Oneri finanziari: Variazione (+1,8 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2019/20.

Imposte correnti: Variazione (-3,9 milioni) per i cambiamenti nelle stime e il ricalcolo di questa voce alla luce del bilancio 2019/20.

Imposte differite e anticipate: Variazione (+0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2019/20.

Queste variazioni nelle stime portano a un miglioramento di 47,6 milioni della stima di bilancio precedente, calcolata nella peggiore delle ipotesi come descritte in precedenza, che passa da -329,4 a - 278,2 milioni. Nel documento ufficiale relativo al bilancio la società ipotizza un bilancio in passivo per il 2020/21. 

Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario, confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, la situazione per le altre quattro richieste va analizzata alla luce della scelta dell'Uefa di considerare il biennio 2019/21 come un unico anno. Il triennio di riferimento diventa quindi quello 2017/21. Per questo motivo vediamo come si presenterebbe per il momento il bilancio 2019/21, dato dai valori medi delle voci di bilancio delle annate 2019/20 e 2020/21.

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Patrimonio Netto Non Negativo: sarebbe al momento negativo di 50,9 milioni. Il Fair Play Finanziario richiede che questo non sia negativo e quindi entro il 30 giugno 2021 la Juventus dovrà migliorare il suo bilancio di quella cifra a meno di non effettuare un nuovo aumento di capitale. 

Break-Even: il “pareggio” di bilancio, che per il "triennio "2017/21 richiede un passivo massimo di 30 milioni, non sarebbe al momento rispettato in quanto in passivo di 134,3 milioni. Ma il regolamento del Fair Play Finanziario permette di aggiungere gli attivi dei due anni precedenti a quelli del triennio, se presenti, per rientrare nelle richieste. Scorporati i costi virtuosi, gli attivi della Juventus sono stati di 26,8 milioni nel 2015/16 e di 74,4 milioni nel 2016/17 per un totale di 101,2 milioni. Per rientrare nel "-30" mancherebbero quindi 3,1 milioni ma la normativa speciale legata al Covid-19 permette di conteggiare come costi virtuosi tutti i ricavi persi per diretta causa del Covid-19 nello speciale "anno" 2019/21. Fino a questo momento la Juventus può inserire in questa voce 27,2 milioni di mancati incassi, la cui media sul biennio porta alla possibilità di scorporare altri 13,6 milioni. A oggi il calcolo del break-even finale per il "triennio" 2017/21 risulterebbe quindi di -19,5 milioni e perciò all'interno delle richieste Uefa. 

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: Va precisato che questo vincolo, a differenza di quello del Break-Even, è un indicatore dello stato di salute finanziaria della società ma il suo mancato rispetto, come per il vincolo seguente, non comporta automatiche sanzioni. L'Indebitamento finanziario della Juventus al 30 giugno 2020 è pari a 385,2 milioni, in calo rispetto all'anno precedente e al di sotto del valore dei ricavi al netto delle plusvalenze pari finora a 432,1 milioni nello speciale "anno" 2019/21. La richiesta è quindi rispettata. 

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: considerando le stime fatte al momento anche questo parametro non sarebbe rispettato attestandosi sul 79,8%. Come il parametro precedente questo non è un vincolo tassativo. In ogni caso per raggiungere la percentuale richiesta, fermi restando gli altri dati, servirebbe un aumento dei ricavi da qui a fine stagione di 41 milioni, diminuibili abbassando il monte stipendi con la cessione di alcuni giocatori in esubero. 

POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

La situazione totalmente imprevedibile venutasi a creare a seguito della pandemia ha spinto la Juventus a inserire nel bilancio 2019/20 alcune informazioni per gli azionisti che danno un'idea di quali saranno i passi della società nel caso in cui l'emergenza dovesse protrarsi a lungo e complicare ancor di più il Piano di Sviluppo con scadenza 2024 presentato al momento dell'aumento di capitale. Sottolineando che non c'è la minima incertezza sul requisito di continuità aziendale per il prossimo futuro visto che non sussistono difficoltà per la società di recuperare nuovi finanziamenti sul mercato finanziario in caso di necessità, la società non esclude un aumento anche rilevante dell'indebitamento con l'obiettivo di mantenere alta la competitività della squadra. Non è quindi da escludere il lancio di un nuovo bond o addirittura un nuovo aumento di capitale se l'esercizio 2020/21 dovesse chiudersi con una perdita particolarmente rilevante. Inoltre viene dichiarato esplicitamente che il Piano di Sviluppo 2020/24 potrebbe essere prolungato per far fronte alle situazioni che potrebbero crearsi in caso di assenza di alcuni ricavi attesi per un periodo di tempo ancora piuttosto lungo. Tutto ciò dimostra che per la Juventus non solo l'indebitamento attuale è pienamente sostenibile, ma che la società e la sua controllante (Exor) sono pronti a fare ulteriori sforzi se la particolare situazione creata dal Covid-19 dovesse richiederlo.

Analizziamo ora di quanto potrebbe migliorare il conto economico della Juventus a fronte dei possibili maggiori ricavi incassabili nel corso dell'anno per recuperare l'ampio deficit di bilancio stimato fino a oggi. Ovviamente le ipotesi prevedono stadi pieni e quindi andranno riviste se le capienze dovessero essere ridotte ancora per un lungo periodo. 

In Champions League, tenendo conto dei premi previsti dall'Uefa per il passaggio del turno (9,5 milioni per l'approdo agli ottavi, 10,5 per i quarti, 12 per le semifinali, 15 per la finale e 4 per la vittoria), dei premi variabili da elargire ai giocatori e all'altro personale tesserato ipotizzati (-5,6 milioni per il passaggio ai quarti, -6,5 per le semifinali, -8,1 per la finale e -1,4 per la vittoria), degli incassi stimabili per le partite a eliminazione diretta (9,9 milioni totali), dei premi guadagnabili vincendo le partite del girone (16,2 milioni) e degli eventuali ricavi extra incassabili dal market pool italiano (cifra variabile da 0 a 7,7 milioni in relazione ai turni superati dai bianconeri e da quelli passati dalle altre squadre italiane) è possibile stimare in circa 63,2 milioni il montepremi massimo che la Juventus può ancora conquistare in Champions League da aggiungere a quanto già inserito nelle stime.

Vincendo la Coppa Italia è possibile incassare ulteriori 4,4 milioni fra incassi da stadio stimabili (3,2 milioni), incassi da diritti tv (2,5 milioni) e premi da distribuire ai giocatori e altro personale tesserato (-1,3 milioni). Dati questi conti sul campo la Juventus può quindi conquistare una cifra massima di 67,6 milioni,

L'eventuale approdo di Sarri in un'altra squadra prima del 30 giugno 2021 permetterebbe di risparmiare il suo stipendio, pari a circa 1 milione lordo al mese. Inoltre potrà ovviamente incidere il calciomercato, sia in quest'ultima settimana di mercato estivo che a gennaio che nelle eventuali cessioni di fine campionato concluse prima del 30 giugno. Questi i risparmi che potrebbero portare le cessioni dei giocatori che non hanno la certezza di rimanere in rosa fino al termine del mercato:

Rugani (costo: 20, plusvalenza: 18,8, ammortamento annuale risparmiato: 0,3, stipendio lordo risparmiato: 4,9, oneri risparmiati: 0,3): 25,9 milioni

De Sciglio (costo: 8, plusvalenza: 3,1, ammortamento annuale risparmiato: 2,9, stipendio lordo risparmiato: 4,2): 10,2 milioni

Khedira (costo: 0, plusvalenza: -0,1, ammortamento annuale risparmiato: 0,1, stipendio lordo risparmiato: 8,3, oneri risparmiati: 0,8): 9,1 milioni (riducibili dalla probabile buonuscita)

Douglas Costa (costo: 22, plusvalenza: 0, ammortamento annuale risparmiato: 11, stipendio lordo risparmiato: 8,3): 19,3 milioni

Se dovesse partire qualcuno di questi giocatori potrebbe entrare qualcuno al loro posto, ma va tenuto conto che a oggi due su quattro di loro rimarrebbero comunque fuori dalla Lista Uefa. Un eventuale nuovo acquisto dovrà quindi anche essere valutato in relazione alla possibilità di essere inserito in Lista Uefa oppure no. A questo proposito va ricordato che Kean è un prodotto del vivaio e quindi un suo eventuale ritorno non andrebbe a incidere sulla Lista Uefa perché il giocatore potrebbe essere iscritto come "Vivaio Club" senza togliere un posto a qualcuno. 

L'osservazione che la Juventus per il momento ha incassato 0 plusvalenze computabili nella stagione 2019/20 a fronte di incassi di questo tipo ben superiori ai 150 milioni negli ultimi due anni, lascia pensare che al più tardi prima del 30 giugno 2021 i bianconeri debbano necessariamente concludere almeno una operazione che comporti una elevatissima plusvalenza, insieme ad altre operazioni minori che facciano però salire il monte plusvalenze se possibile ben oltre i 100 milioni. In questo modo il club potrà provare a diminuire il deficit atteso che nel 2020/21 sarà molto probabilmente più elevato di quello di quest'anno, non solo per la difficile situazione di partenza ma anche per gli ulteriori ricavi che potrebbero mancare a causa del Covid-19. Un problema che la Juventus condivide con tutti gli altri club europei e mondiali e che rende necessario navigare a vista più che programmare con dovizia di particolari le spese del prossimo futuro. 

Il prossimo appuntamento con le stime e le previsioni sul bilancio della Juventus è per la fine di dicembre, quando analizzeremo le variazioni date dai risultati autunnali ottenuti sul campo alla vigilia dell’apertura del mercato invernale.