Quarto appuntamento stagionale con le “statistiche giocatori decisivi” relative a quelle che sulla carta sono le sette big di Serie A (Juventus, Milan, Inter,Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina). L’obiettivo di queste dieci graduatorie è quello di andare a vedere quanto ognuno dei giocatori risulti decisivo rispetto ai risultati ottenuti della squadra. In queste particolari classifiche l’approccio di base parte dall’ipotesi che un giocatore incida positivamente per la sua squadra quando è in campo nel momento in cui il suo team segna un gol che migliora in maniera rilevante il risultato (ovvero quando quel gol permette di passare da una sconfitta a un pareggio oppure da un pareggio a una vittoria).

Per i dettagli relativi ai metodi di calcolo e alle motivazioni che stanno dietro alla necessità di presentare ben 10 classifiche per squadra vi rimando al primo articolo postato l’anno scorso su Fantagazzetta QUI. Ricordo brevemente che 5 sono relative al totale delle partite ufficiali disputate e 5 solo al campionato e che per classifiche “corrette” si intendono quelle al netto di eventuali spezzoni di partita giocati ma ininfluenti, ovvero con presenza in campo inferiore ai 45 minuti nei quali il segno del risultato sul campo (1, X o 2) non è cambiato. I calciatori fuori classifica, ovvero che non hanno totalizzato almeno la metà delle presenze valide nella graduatoria corrispondente, sono contrassegnati in neretto.

Partiamo con l’analisi delle squadre in ordine di classifica, evidenziando in maniera particolare le variazioni rispetto all’aggiornamento del 4 gennaio che potete consultare QUI.

JUVENTUS

GLOBALE

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Sono passati due mesi e mezzo dall’ultimo aggiornamento di queste statistiche ed è stato un periodo quasi perfetto per la Juventus, con 13 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta (ricordo che per questi calcoli le partite andata e ritorno sono accomunate in un’unica partita, quindi la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter si è conclusa con un pareggio essendo terminata ai rigori, fermo restando che all’interno dei 210 minuti i giocatori hanno ottenuto punteggi diversi a seconda dei momenti in cui erano in campo). Per questo motivo sono migliorati notevolmente tutti i punteggi dei giocatori, con quelli che hanno giocato di più (e magari non sono stati sempre presenti nel difficile avvio di campionato) a guadagnare posti rispetto agli altri. La classifica a punti è sempre guidata da Pogba con un punto di vantaggio suBuffon e Bonucci. Khedira raggiunge il numero minimo di partite necessario per entrare nelle classifiche non corrette e le domina nettamente: con lui in campo la Juventus ha collezionato 17 risultati positivi, tre pareggi (contro il Borussia Moenchengladbach in Champions League, l’Inter a San Siro e contro la Fiorentina, visto che è uscito sull’1-1) e 0 sconfitte, completate da uno spezzone ininfluente nel derby d’andata quando è uscito dopo pochi minuti per infortunio. Per una sola presenza in meno del minimo richiesto rimane invece fuori gara nelle graduatorie corrette. Marchisio si mantiene nelle primissime posizioni, comandando la classifica media punti corretta, non avendo giocato alcuna delle partite perse dalla Juventus a inizio campionato. Sempre ben piazzati anche Mandzukic e Buffon, mentre Cuadrado si conferma primo nella vinte/perse corretta. Fra i fuori classifica beneRugani (con lui 7 vittorie, 4 spezzoni e un solo “-2” corrispondente alla gara di ritorno di Coppa Italia con l’Inter).

Si confermano fra i peggiori Sturaro, Morata e incredibilmente Dybala, anche se analizzando bene le cose il risultato non è così strano: tanti suoi compagni hanno partecipato insieme a lui all’incredibile ciclo di vittorie degli ultimi mesi e quindi sta faticando a ridurre l’handicap creato dalla sua presenza in campo in tutte e quattro le sconfitte di campionato di inizio anno. Inoltre è stato tenuto a riposo nei quarti e nelle semifinali di Coppa Italia e non ha preso punteggio positivo nel recente derby. Da notare i migliori punteggi di Alex Sandro e Cuadrado rispetto ai loro “colleghi” Lichtsteiner ed Evra, con il brasiliano che ha scalato molte posizioni in classifica dopo un inizio che lo aveva visto navigare nelle ultime posizioni.

SOLO CAMPIONATO

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Il sempre presente Buffon stacca tutti nella classifica a punti, mentre Khedira scalza Marchisio dal primo posto in tutte e quattro le altre classifiche avendo ottenuto in Serie A il numero di presenze necessarie per entrare in corsa anche nelle “corrette”. Dietro al duo di centrocampo si piazzano Alex Sandro e Barzagli, fra i protagonisti in negativo del ritorno di Coppa Italia con l’Inter e quindi avvantaggiati dal computo “solo campionato”. Anche qui interessante l’andamento di Rugani: con lui in campo la Juventus ha sempre vinto al netto degli spezzoni. Le partite saltate per infortunio hanno fatto perdere qualche posizione a Mandzukic rispetto allo scorso aggiornamento.

Fra i peggiori solo campionato oltre a Dybala e Morata troviamo Evra e Chiellini, ampiamente penalizzato dal recente periodo di assenza proprio nel momento migliore della stagione per la squadra.

NAPOLI

GLOBALE

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La scientifica “immobilità” di Sarri nello schierare le formazioni titolari, soprattutto in campionato, sta portando molti risultati ma anche poche variazioni nelle nostre graduatorie. Koulibaly continua a guidare la classifica a punti ma viene sopravanzato da Ghoulam nelle due classifiche non corrette grazie ai due punteggi evitati non giocando nei quarti di finale di Coppa Italia persi contro l’Inter e nei sedicesimi di Europa League persi contro il Villarreal. Jorginho mantiene invece il primo posto nelle classifiche corrette potendo eliminare cinque spezzoni contro i due di Ghoulam e l’unico di Koulibaly.

Nelle graduatorie non corrette gli ultimi posti in classifica sono per forza di cose occupati dai “primi cambi”, che sono quasi sempre gli stessi. Più interessanti quelle corrette: in un quadro di punteggi più che positivi, i “peggiori” fino a questo momento risultano essere Hysaj, Callejon, Albiol e Reina. Tutti pagano l’assenza quasi totale dalle partite di coppa vinte (con Callejon che ha qualche presenza in più ma anche due “0” in campionato in concomitanza di match conclusi dalla squadra con un successo).

SOLO CAMPIONATO

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Ci eravamo lasciati a gennaio con un quintetto di testa nella classifica a punti ora comandata daHiguain. Le altre quattro mantengono in testa la doppia coppia Ghoulam (non corrette)/Jorginho(corrette). Fra gli inseguitori si confermano Allan e Insigne ma si fa largo anche lo stesso Higuain, vero trascinatore sul campo della squadra, presente in tutte le partite e uscito sull’1-1 nella prima sconfitta stagionale dei partenopei al Mapei Stadium contro il Sassuolo.

Anche in questo caso le “prime riserve” sono puntualmente sul fondo delle classifiche non corrette, mentre Callejon, Albiol e Hysaj occupano gli ultimi posti di quelle corrette. La formazione del Napoli è così tanto immutabile che basta aver saltato una o due vittorie per trovarsi immediatamente nelle zone basse, come si nota anche dalla distanza davvero minima fra la testa e la coda delle graduatorie.

ROMA

GLOBALE 

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A gennaio era Gervinho il dominatore di tutte le classifiche. Dopo la partenza dell’ivoriano per la Cina le cose sono ovviamente cambiate e troviamo primo in tre graduatorie su cinque il portiere Szczesny(molto spesso presente ma assente in due delle quattro sconfitte subite in campionato), mentre in quelle corrette la prima posizione è occupata da Salah (più volte assente nel periodo peggiore dei giallorossi culminato con l’esonero di Garcia). Dietro di loro sono cresciuti alla distanza Keita (tornato praticamente titolare con Spalletti ma ancora non in grado di collezionare un numero di presenze tali da poter entrare nelle graduatorie corrette) e Rudiger (assente in tre delle sei sconfitte stagionali della Roma). Da queste classifiche si nota anche l’impatto positivo dei tre nuovi acquisti del mercato invernale che, pur non avendo un numero di presenze sufficiente, svettano in neretto in tutte le classifiche relative a medie e differenze vinte/perse. In particolare Zukanovic ha cinque vittorie su cinque in campionato e uno “0” negli ottavi di Champions contro il Real Madrid, mentre Perotti ed El Sharaawy si trovano leggermente sotto in quanto fra i “colpevoli” dell’eliminazione ad opera degli spagnoli.

Rimane ovviamente nelle ultime posizioni Iturbe, ceduto a gennaio, e non migliora nemmeno Iago Falque uscito un po’ dai radar nelle ultime settimane. Lo stesso discorso vale per De Rossi, praticamente ininfluente nella riscossa giallorossa sotto la guida di Spalletti e quindi sceso molto nelle varie classifiche. In leggero miglioramento rispetto all’ultimo aggiornamento Florenzi e Dzeko.

SOLO CAMPIONATO

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Poco da aggiungere a quanto detto prima nella graduatoria solo campionato. Togliendo le coppe, dove si era risparmiato un pareggio e una sconfitta nei gironi di Champions League, Salah peggiora leggermente i suoi punteggi corretti permettendo a Szczesny di primeggiare anche in quelle graduatorie.

Fra i peggiori troviamo Vainqueur (tanti spezzoni di campionato per lui), Florenzi e Digne, questi ultimi comunque penalizzati da una classifica cortissima. Senza Florenzi la Roma in campionato ha ottenuto cinque vittorie e un pareggio, mentre quando non ha giocato il francese sono arrivati due vittorie e due pareggi (ma per Digne pesa anche l’uscita di domenica scorsa contro l’Inter con la squadra in svantaggio).

FIORENTINA

GLOBALE

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Astori si conferma al comando della classifica a punti, così come Tatarusanu di tre delle altre quattro classifiche. Il portiere perde però il primo posto della vinte/perse non corretta superato da Pasqual, assente in tutte e tre le sconfitte viola degli ultimi tre mesi e con un numero di presenze che gli permette di essere presente nelle prime tre graduatorie e non nelle ultime due. Migliorano i loro piazzamenti Babacar (4 vittorie, 3 pareggi, 2 spezzoni, nessun punteggio negativo dall’ultimo aggiornamento) e Rodriguez (assente solamente in due occasioni nell’ultimo periodo: un pareggio e una sconfitta della squadra). Calo piuttosto evidente invece di Ilicic, tenuto fuori in due delle ultime quattro vittorie. Esce ovviamente di classifica Rossi, prestato al Levante, nonostante i suoi punteggi fossero molto buoni.

I tre con i peggiori punteggi sono Tomovic, Kalinic e Alonso. Il primo è rimasto fuori in sette vittorie di campionato, è stato presente in quattro sconfitte di campionato su sette e ha collezionato cinque punteggi negativi su sette nelle coppe compreso un “-3” nella prima partita del girone di Europa League (entrato con la squadra in vantaggio e poi sconfitta) e un “-2” in un match del girone pareggiato dalla squadra. Il secondo ha giocato in tutte le sconfitte di campionato prendendo un ulteriore punteggio negativo nella partita pareggiata con il Verona e saltando le tre vittorie in Europa League. Il terzo anche lui poco rimpianto dal team spesso vincente con lui fuori.

SOLO CAMPIONATO

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Nella classifica a punti continua a primeggiare l’accoppiata Borja Valero-Tatarusanu. Nelle altre perde la vetta Roncaglia, quasi sempre presente in questo periodo della stagione non eccezionale della Fiorentina ma assente in una vittoria e un pareggio, superato da giocatori che invece negli ultimi mesi hanno evitato non giocando alcuni punteggi nulli o negativi come Badelj (primo in tre classifiche),Pasqual (primo nelle vinte/perse non corrette) e Rodriguez.

I tanti spezzoni mantengono Mati Fernandez in ultima posizione nelle classifiche non corrette, mentre un po’ in tutte non ha grandi risultati Bernardeschi (senza di lui quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta ma quel che è peggio sono il “-3” contro il Torino e il “-2” contro il Verona). Anche qui troviamo nelle ultime posizioni Alonso e insieme a lui la “new entry” rispetto alle graduatorie globali Vecino che, scartando le tre vittorie in Europa League, viene risucchiato nel fondo delle classifiche.

INTER

GLOBALE

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Handanovic continua a guidare la classifica a punti, anche se Kondogbia gli ha rosicchiato due dei tre punti di vantaggio che aveva a gennaio. Le due graduatorie non corrette a gennaio vedevano in testa Santon, che però esce di scena causa le poche presenze. Nelle medie non corrette il primo posto lo agguanta Kondogbia (solo una vittoria per l’Inter nelle ultime cinque partite saltate dal francese), mentre nella vinte/perse non corrette diventa primo Juan Jesus che già aveva ottimi punteggi a gennaio ma non un numero di presenze sufficiente (solo due punteggi negativi per lui su diciassette apparizioni in trentatré partite). Nelle classifiche corrette abbiamo assistito in questi mesi al tracollo dell’ex leader Jovetic (5 punteggi negativi più 2 spezzoni nelle 9 presenze totali fatte dal 4 gennaio a oggi), sostituito al comando da Kondogbia nelle media e da Palacio nelle vinte/perse (in campo solo in tre delle sette partite perse dall’Inter in campionato e con un “+1” nella semifinale di Coppa Italia con la Juventus, avendo inciso nella rimonta del ritorno senza essere stato colpevole della sconfitta dell’andata). Hanno migliorato i loro punteggi negli ultimi mesi Medel, Biabiany eNagatomo fra i protagonisti non negativi della semifinale di Coppa Italia e con discreti risultati anche in campionato quando sono stati chiamati in causa.

Male Felipe Melo: nelle ultime cinque occasioni in cui ha ottenuto un punteggio valido la squadra ha chiuso con 1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte. Nelle ultime posizioni troviamo anche Icardi (senza di lui l’Inter ha fatto 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta), Brozovic (che paga l’utilizzo limitato a inizio campionato quando i nerazzurri procedevano spediti), Miranda (presente in tutte le sconfitte e con un “-2” extra preso contro il Carpi quando è subentrato con la squadra in vantaggio) e Ljajic (troppe le partite vinte nelle quali non ha giocato e che gli hanno abbassato la media rispetto ai compagni).

SOLO CAMPIONATO

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Solo tre le sfide extracampionato giocate dall’Inter (ottavi, quarti e le semifinali andata/ritorno di Coppa Italia), quindi le classifiche solo Serie A ricalcano abbastanza fedelmente quelle globali. Le principali variazioni nelle prime posizioni sono il primo posto di Kondogbia anche nelle vinte/perse corrette, conPalacio che esce di gara e si vede il punteggio abbassato avendo ottenuto tre risultati positivi nella coppa nazionale, e non corrette, con la stessa sorte di Palacio capitata a Juan Jesus. Migliorano anche Ljajic e Handanovic non presenti negli ottavi di Coppa Italia e in campo nella sconfitta dell’andata contro la Juventus.

Tolti i tre punti (e le due vittorie) conquistati in Coppa Italia Brozovic scende in classifica dietro Felipe Melo. Nelle ultimissime posizioni troviamo a differenza del campionato anche Alex Telles, superato da alcuni suoi compagni e che scarta il successo nei quarti di finale contro il Napoli.

MILAN

GLOBALE

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Romagnoli, assente nelle ultime due sconfitte rossonere in campionato contro Bologna e Sassuolo, supera Bonaventura nella classifica a punti. Nelle altre retrocedono clamorosamente i precedenti leader Bertolacci (non presente in quattro delle ultime sette vittorie rossonere fra campionato e coppa nazionale) e Alex (mai utilizzato nella Coppa Italia, competizione nella quale il Milan ha raggiunto la finale) e a comandarle tutte è salito Niang (presente nelle ultime sette vittorie del Milan in campionato… senza di lui la squadra ha evidenti problemi offensivi che fa fatica a risolvere). Dietro a Niang troviamo il già citato Romagnoli seguito da Antonelli e Honda (che sono diventati titolari quasi fissi nel periodo migliore del Milan di Mihajlovic).

In fondo alla classifica insieme a Luiz Adriano, Poli (entrambi molto poco impiegati ultimamente) eKucka (“colpevole” di aver saltato più di una partita per infortunio) che non hanno migliorato la posizione già occupata nel precedente aggiornamento, troviamo il già citato Bertolacci in caduta libera e Abate che pur entrando in classifica come numero di presenze anche nelle “corrette” paga forse eccessivamente la presenza in un solo turno di coppa su cinque.

SOLO CAMPIONATO

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Come per l’Inter, anche il Milan ha giocato oltre il campionato solo la Coppa italia. Ma i rossoneri hanno superato ben cinque turni e chi ha partecipato a queste cinque vittorie ha ottenuto punteggi importanti per la graduatoria globale che vengono a mancare una volta che si fanno i conti sul solo campionato. Troviamo quindi alcuni cambiamenti, come la presenza al primo posto della classifica a punti di Baccainsieme a Romagnoli (solo tre i match di coppa disputati dal colombiano contro i quattro dell’italiano) e la presenza di Donnarumma (mai utilizzato in coppa) sul podio di tutte le altre graduatorie subito dietro al leader Niang.

Escludere la Coppa Italia peggiora se possibile i punteggi di Luiz Adriano nelle graduatorie “non corrette”, con un punteggio negativo nelle vinte/perse, e incide anche sui punteggi di De Sciglio(cinque successi in Coppa Italia ma quasi mai utilizzato negli ultimi mesi di campionato, avendo giocato solo la vittoriosa partita sul Genoa e nella sconfitta interna con il Sassuolo), che si aggiunge aBertolacci, Kucka e Abate nelle ultime posizioni.

LAZIO

GLOBALE

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L’annata fino a questo momento da dimenticare della Lazio è confermata dai punteggi bassi (e talvolta negativi) di molti giocatori della rosa. Sintomatico che le prime tre classifiche siano guidate da una “riserva”, ovvero Matri, che non raggiunge il numero minimo di presenze per entrare nelle graduatorie corrette ma si trova in testa alla graduatoria a punti nonostante le relativamente poche partite giocate: con la sua presenza in campo è arrivato un solo punteggio negativo, la sconfitta esterna sul campo del Napoli, e in ben cinque occasioni il suo punteggio-partita è stato migliore di quello ottenuto dalla squadra sul campo (con l’Atalanta esce con la squadra in vantaggio che poi perde, con il Palermo il team agguanta un pari dopo il suo ingresso da una situazione di svantaggio, contro il Chievo dopo la sua entrata rimonta da sconfitta a vittoria, in Europa League la Lazio si fa raggiungere dal Dnipro dopo la sua uscita ed è presente nel pareggio esterno dell’andata dei sedicesimi a Praga che in virtù del gol segnato in trasferta equivale a una vittoria). Primo nelle classifiche “corrette” e ben posizionato nelle altre un altro non sempre utilizzato: Cataldi (fuori in 7 delle 10 sconfitte di campionato e nelle partite che hanno sancito l’eliminazione dalle due coppe). Si mantengono nelle prime posizioni Milinkovic eHoedt.

Disastrosa fino a questo momento la stagione di Klose: con lui in campo la Lazio ha ottenuto solo 3 vittorie a fronte di ben 9 sconfitte (da “-3” quella nel ritorno di Europa League contro lo Sparta Praga). Male anche Basta (11 sconfitte su 23 punteggi validi per lui, solo 3 sconfitte per la Lazio in 19 occasioni senza di lui in campo), Djordjevic (solo quattro punteggi positivi in tutta la stagione), Lulic(assente nel discreto finale di girone d’andata della Lazio e in molte partite vinte di Europa League) eCandreva (con lui assente la Lazio ha perso una sola volta su dieci). Punteggio negativo anche perMarchetti per motivazioni molto simili a quelle di Lulic.

SOLO CAMPIONATO

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Keita domina le classifiche solo campionato, prendendo la testa solitaria anche nelle due che conduceva in coabitazione (a punti e vinte/perse non corretta): senza di lui sono arrivate 8 delle ultime 10 sconfitte in un quadro che lo ha visto invece essere presente in diverse altre occasioni. Anche in campionato, dove possibile dato il numero di presenze, troviamo nelle prime posizioni Matri, Cataldied Hoedt.

Anche i peggiori ricalcano a grandi linee quelle delle classifiche globali. “Menzione di disonore” perDjordjevic ultimo in tutte e cinque anche grazie al “-1” ottenuto nella partita vinta con il Verona, al “-3”nella partita persa con l’Atalanta e al “-1” nel pareggio con il Bologna.

Appuntamento alla fine della stagione per l’aggiornamento finale delle “statistiche calciatori decisivi” di Serie A.