Tre mesi solamente è durata, a conti fatti, l'esperienza sulla panchina del Milan Primavera di Rino Gattuso. Il giovane tecnico calabrese ha portato sino al terzo posto in classifica i giovani rossoneri, ma è subito stato promosso in prima squadra, dove sostituirà da oggi Montella.

Non è ancora detto che Ringhio resti in sella sino a fine campionato: la lista dei tecnici pronti a subentrare non sarà prestigiosissima, ma certo è lunga, ma per il momento dobbiamo legittimamente aspettarci che sia il corregionale di Mirabelli a reggere il Diavolo. Da qui iniziano tutta una serie di doverose considerazioni su come cambierà il nuovo Milan: una serie di piccole e grandi modifiche, soprattutto tattiche, che andranno a influire anche in ambito fantacalcistico. E che possiamo cercare di prevedere, analizzando quanto di buono fatto sinora da Gattuso, che in carriera a parte il Milan Primavera ha allenato il Palermo (esonerato dopo 6 giornate), l'OFI Creta (dimessosi dopo 7), e il Pisa (dimessosi dopo la retrocessione in Lega Pro dello scorso anno). E' soprattutto nella cantera meneghina che le sue idee sono state liberamente applicate: ma con la vasta rosa che ha oggi il Diavolo di certo il nuovo allenatore avrà modo di spaziare.

"Partiremo con il 4-2-3-1, l'assetto che ritengo migliore per coprire tutto il campo, ma l'alternativa sarà il 4-3-1-2", disse, Rino, all'inizio della sua prima avventura in panchina, in Sicilia. Alla presentazione da tecnico della giovanile rossonera, invece, spiegò: "Andiamo avanti con il 4-3-3 come fatto in questo mese e mezzo, altre squadre mi piace affrontarle con la difesa a 3".

E difatti il 4-3-1-2 è stato il modulo, oltre che berlusconiano per eccellenza, che recentemente ha anche applicato in Primavera, per esaltare un rifinitore puro come Tiago Dias che a questo punto potrebbe anche essere promosso in prima squadra: per il 19enne portoghese 4 gol in 9 partite stagionali.  

Contro Chievo e Juventus Primavera Gattuso ha alternato quindi il 4-3-1-2 al 4-3-2-1, ma ha anche impiegato il 4-3-3 secco, con un trequartista di piede mancino schierato come esterno destro del tridente. Facile che questa posizione, quindi, venga impiegata da Suso, che per caratteristiche tecnico tattiche ricorda vagamente il ragazzo cresciuto nel Benfica.  

Nel ruolo di seconda punta, o da esterno sinistro del tridente, ha invece spesso giocato Riccardo Forte, un esterno. Accanto a loro, spesso una punta centrale come l'albanese Sinani, un ragazzo che assomiglia non poco a Kalinic per fisicità, partecipazione alla manovra e presa di posizione in area: purtroppo, anche per un senso del gol non spiccatissimo (1 gol in 6 partite per Sinani, 3 in 12 per il croato). L'alternativa a Sinani è stata Strand Larsen, come Sinani e Kalinic un uomo atleticamente imponente, ma non proprio efficace in zona gol (0 gol in 6 partite). Un centravanti, quindi, che potrebbe essere proprio l'ex Fiorentina (ma anche Cutrone, che Gattuso conosce bene), insieme a due tra attaccanti esterni e trequartisti, che potrebbero essere scelti tra Calhanoglu, Suso e Borini. Già, Borini: senza Montella spariranno il 3-5-1-1 e il 3-4-2-1, per cui l'ex Liverpool dovrà tornare a fare l'attaccante esterno, alternandosi coi titolari, che potrebbero anche essere Suso e Calhanoglu. Sempre a meno che Gattuso non decida finalmente di sperimentare il 4-2-3-1 che a inizio carriera indicò come il modulo preferito: a quel punto, lo spagnolo, il turco e Jack potrebbero convivere sulla trequarti. E' questa però, per inciso, ad oggi l'ipotesi meno probabile. Difficile che il nuovo tecnico decida di esordire con un modulo così spregiudicato. 

Ipotesi 4-2-3-1, al momento la meno probabile per Gattuso

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Più probabile, quindi, il 4-3-3 che a seconda degli interpreti potrebbe anche diventare 4-3-2-1. La differenza sostanziale rispetto al modulo precedente consisterebbe ovviamente nella mancata convivenza tra Calhanoglu e Bonaventura, che si alternerebbero a sinistra, consentendo ad un centrocampista in più, quasi sicuramente Locatelli, di rimpolpare la mediana. Più difficile invece che sia Montolivo a coesistere con Biglia. Occhio, però, proprio a Biglia: Gattuso ha sempre affidato il ruolo centrale davanti alla difesa, nel 4-3-3, al suo capitano Mattia El Hilali, un giocatore di posizione con compiti principalmente difensivi, capace anche di impostare, rapido e scattante, bravo a entrare sul portatore di palla e nelle letture difensive. Qualcuno, per intenderci, in passato l'ha paragonato a Medel: un interprete, quindi, completamente diverso da Biglia, che potrebbe addirittura scambiarsi di posizione con Kessie, che di certo sarà fulcro del centrocampo. Dell'ivoriano proprio Rino disse: "Fisicamente fa paura, fa più gol di me ed è più forte di me".

L'ipotesi più probabile, ad oggi

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Sempre a proposito di centrocampo: sono di fatto già in prima squadra, ma Gabbia e Zanellato provengono appunto dalla Primavera e potrebbero, con Gattuso, realizzare lo stesso percorso di Locatelli.

Questione difesa: Ricardo Rodriguez, spesso impiegato sul centrosinistra nella difesa a 3 con Montella, tornerà stabilmente a fare il terzino. Al centro Bonucci e Romagnoli partono in vantaggio rispetto a Musacchio e Zapata, ma l'alternanza sarà frequente, visto anche il triplice impegno. A destra, in attesa di Conti (che dovrebbe rientrare solo a febbraio), potrebbe tornare "di moda" Abate, che con Gattuso ha condiviso centinaia di battaglie in campo. Il 31enne di Sant'Agata de' Goti potrebbe fare stabilmente il terzino di destra, ma spazio potrebbe avere anche Calabria: entrambi erano assenti ieri a San Siro, ma per dei piccoli acciacchi (Abate per un risentimento al tendine d'Achille, Calabria è ancora reduce dal trauma facciale rimediato con il Chievo). In porta, inutile dirlo, sarà confermato Donnarumma. Va detto anche che recentemente in diverse occasioni in Primavera Gattuso ha usato anche il 3-4-3, che però difficilmente verrà riproposto in prima squadra, più che altro per la scars propensione degli esterni di ruolo, e la solita indisponibilità di Conti, che sembrerebbe l'uomo più adeguato, con questo sistema di gioco. 

L'ipotesi 3-4-3, che almeno sino al ritorno di Conti non sembra la più credibile

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Ultima ipotesi tattica, che va vagliata per ampliare il ventaglio delle possibilità, è appunto il 4-3-1-2, impiegato venerdi scontro contro i giovani del Chievo. Solo con questa impostazione tattica André Silva e uno tra Kalinic e Cutrone potrebbero giocare contemporaneamente, mentre dietro di loro potrebbe anche retrocedere Suso, in alternativa a Calhanoglu. 

Più difficile immaginare l'attacco con due punte "vere"

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Riassumendo, in quanto ad impatto fantacalcistico, questi potrebbero essere coloro che perderanno o guadagneranno appeal dopo il cambio di panchina del Milan:

CALCIATOREMIGLIOR./PEGGIOR.  CALCIATORE  
MIGLIOR./PEGGIOR. 
  CALCIATORE  
 MIGLIOR./PEGGIOR. 
Abate
??
Kessie??
Biglia  ??  
Suso??
Bonucci??
Borini  ??  
Locatelli??
Rodriguez??
Bonaventura  ??  
Calhanoglu??
Cutrone??Montolivo  ??