Nel calcio contemporaneo i ritmi sono decisamente più vorticosi rispetto al passato, la porzione di campo che ogni giocatore deve occupare è molto più ampia rispetto a chi lo ha preceduto e - cosa ancora più importante - non si può correre a vuoto e saper essere al posto giusto al momento giusto è una dote molto utile. Tutto ciò indipendentemente dal ruolo.

Tuttavia anche nel calcio contemporaneo quelli chiamati ad un chilometraggio maggiore di tutti sono i centrocampisti. Sono loro che dominano la classifica della Serie A per km percorsi in media e nella Top 10 troviamo dei nomi inaspettati, o se preferite non troviamo nomi che ci saremmo aspettati. Va precisato che abbiamo tenuto conto dei giocatori utilizzati per almeno 1000 minuti, ovvero per un terzo del campionato disputato fin qui. Motivo per cui non troviamo il classe ‘99 Andrea Danzi, che in 192 minuti ha percorso una media di 11,589 km segno che in dinamismo non pecca affatto. Inoltre, altra precisazione doverosa, parliamo di quantità di corsa e non di qualità della stessa.

Il giocatore che percorre più km in media in Serie A è Erick Pulgar. Il cileno del Bologna viaggia ad oltre 12 km a partita, unico a superare questa soglia: un motorino instancabile a cui spesso fa difetto la lucidità nell’impostazione ma che ha decisamente migliorato, nel corso della stagione, il sapersi posizionare in campo.

Dietro Pulgar troviamo un fiorentino attuale, Milan Badelj, e uno passato, Matias Vecino, che resta sul podio nonostante gli infortuni lo abbiano condizionato nel recente periodo (26 minuti giocati nell’ultimo mese). Badelj, dal canto suo, anche per la sua corsa infaticabile è un punto di riferimento per la Fiorentina tanto da prendersi la fascia da capitano dopo la scomparsa di Astori.

Per trovare il primo italiano dobbiamo scendere al Sud, a Crotone, dove nella squadra che lotta per salvarsi spicca il campionato di Rolando Mandragora. Finalmente libero dagli infortuni e in grado di giocare un’intera stagione da titolare, il centrocampista di proprietà della Juve ha preso in mano il centrocampo di Nicola prima e Zenga poi. Alle sue spalle troviamo Marco Parolo, il cui movimento è fondamentale per coprire le spalle ad Immobile e agli inserimenti di Luis Alberto e Milinkovic Savic.

Marco Parolo (Getty Images)

+

A completare la top 10 troviamo Antonin Barak, che ha smesso di segnare - ultime reti le due segnate al Verona il 23 dicembre - ma non di correre e per questo difficilmente Tudor ne farà a meno; Remo Freuler, che si conferma nelle prime posizioni di questa speciale classifica e che anche quest'anno ha trovato la porta 5 volte; Frank Kessie, oltre 3mila minuti di corsa ma con molto meno costrutto rispetto all’anno atalantino; Danilo Cataldi, che nonostante il dato dei km percorsi fatica a tenere la maglia da titolare a Benevento; infine in decima posizione c’è Jorginho.

Per trovare un primo attaccante dobbiamo scendere alla posizione 20 - subito dietro il primo juventino, Miralem Pjanic - dove c’è Ivan Perisic, che comunque punta vera non è; mentre per un difensore dobbiamo arrivare alla 26 con Biraghi oppure, se prendiamo in considerazione i centrali, alla 40 con Mattia Bani.

POSIZIONEGIOCATOREKM IN MEDIAMINUTI
1Erick Pulgar (Bologna)12,1552757
2Milan Badelj (Fiorentina)11,7362238
3Matias Vecino (inter)11,7172070
4Rolando Mandragora (Crotone)11,6663054
5Marco Parolo (Lazio)11,6502757
6Antonin Barak (Udinese)11,6212627
7Remo Freuler (Atalanta)11,5592810
8Frank Kessie (Milan)11,5513083
9Danilo Cataldi (Benevento)11,4562262
10Jorginho (Napoli)11,4152472

La Serie A ci propone la graduatoria con i primi 200 giocatori, senza precisazioni sul minutaggio. Troviamo comunque degli spunti interessanti e inattesi anche così.
Per esempio Enrico Brignola, che a vederlo giocare sembra una trottola e che invece copre 9,818 km a partita che gli valgono il 198esimo posto. Oppure, salendo in graduatoria, incrociamo Alessandro Florenzi in 174esima posizione (9,977 km): certamente paga il fatto di giocare spesso terzino ma resta una sorpresa vederlo così in basso. Altre curiosità che sfatano luoghi comuni e/o convinzioni diffuse: Cancelo corre quanto Khedira; Insigne è il secondo giocatore del Napoli a fare più km; Gonalons è il numero 1 in casa Roma. 

Ma l'espressione di maggiore meraviglia è senza dubbio legata a Marek Hamsik. Il capitano del Napoli, che quest'anno ha superato Maradona come goleador all time del Napoli, è al 177esimo posto a quota 9,948 km. Più di lui hanno corso, tra gli altri, Cigarini, Ljajic, De Vrij, Rossettini, Letschert e Montolivo. Tuttavia riflettendo la meraviglia è solo apparente: che lo slovacco non sia in grado di assicurare lo stesso dinamismo del passato lo testimonia il fatto che Sarri lo abbia tenuto in campo per 90 minuti appena 7 volte su 31 presenze da titolare.