L’anno scorso Napoli-Salernitana vide due squadre col futuro a sorridere. Una con la festa pronta e un sogno diventato realtà e un’altra con speranze che non fossero soltanto quelle per una salvezza sudata fino all’ultima giornata. Oggi questa partita torna al Maradona in ben altre condizioni. Il Napoli è a metà classifica con lo scudetto cucito sul petto e la Salernitana è ultima con ancora qualche possibilità in tasca. Nonostante le rispettive classifiche, forse, qualcosa può ancora essere salvato.

Due tifoserie scontente, per ragioni diverse e col cuore dentro un tormento che se si volta indietro si commuove e se guarda avanti non lo fa con piacere. Due presidenti che quest’anno, per adesso, hanno scontentato. La prima di ritorno è la virata di boa che nessuna delle due si sarebbe aspettata. Al Napoli servono i punti per ricominciare a sentirsi vivo, per poter ritrovare, alla vigilia dell’appuntamento del torneo di Supercoppa italiana, un entusiasmo che sia rintracciabile in un obiettivo, quella qualificazione in Europa che, nonostante i risultati negativi, è ancora possibile.

La Salernitana, dopo la delusione con la Juventus per una sconfitta maturata nei minuti finali, andrà a Napoli con l’obbligo di tentare il tutto per tutto in una partita che potrebbe darle quel respiro eventualmente accompagnato anche da un salto in una classifica in cui le ultime posizioni sono raccolte in una frazione cortissima dove tutto è possibile.

Mazzarri, che deve ancora fare i conti con assenze di varia natura, potrebbe scegliere di inserire volti nuovi anche in vista di un turnover che faccia risposare alcuni elementi. Gaetano potrebbe partire titolare al posto di Zielinski, mentre Simeone potrebbe essere preferito a Raspadori al centro dell’attacco supportato da Kvara e Politano, col georgiano alla ricerca di se stesso anche dopo le ultime polemiche a causa delle scaramucce tra il suo procuratore e Osimhen.

Inzaghi pure dovrà rinunciare ad alcuni giocatori, per una formazione che si annuncia con cambi quasi costretti. Simy dovrebbe partire titolare come prima punta, mentre Legowski e Martegani dovrebbero completare il reparto mediano in cui Sambia dovrebbe essere adattato quasi come trequartista invece che come esterno.

Un ipotetico copione tattico lascia immaginare un Napoli votato all’attacco e una Salernitana pronta a ripartire in contropiede. Le caratteristiche degli uomini in campo inducono a pensare a un possesso palla maggiormente nelle mani dei padroni di casa e gli ospiti a cercare gli spazi giusti nel momento giusto. Entrambe le squadre presentano problemi tattici di diversa natura e di non rapida risoluzione. Non è da escludere che a poter risultare decisiva possa essere una giocata individuale. E anche in quel caso, soprattutto su sponda partenopea, negli ultimi tempi sono in troppi a latitare.