Squadra che vince non si cambia? A volte, per guadagnarsi la conferma, non serve nemmeno portare a casa i tre punti. E' il caso del Chievo che può "vantare" una statistica molto particolare: tra le venti compagini della Serie A, i gialloblù sono gli unici a essere scesi in campo sempre con gli stessi undici giocatori. Il 4-3-1-2 di Maran ormai lo conoscono a memoria anche le pietre: Sorrentino in porta, difesa composta da Cacciatore, Dainelli, Gamberini e Gobbi, Hetemaj - Radovanovic - Castro in mediana, Birsa sulla trequarti a supporto del tandem Inglese - Pucciarelli. Uno schieramento dal 1' mai cambiato, dal vittorioso esordio sul campo dell'Udinese fino alle successive due sconfitte contro Lazio e Juventus. Il tutto nonostante proprio Sorrentino e compagni siano in testa alla classifica per l'età media dei titolari: quasi 32 anni, unica squadra a sfondare il muro dei 30 (davanti a Juventus, Roma e Inter). Due macrodati in evidente contraddizione tra loro. Eppure, le cose stanno proprio così.

Ma che cosa ci hanno detto nello specifico questi primi 270 minuti di campionato? Un gol fatto e due subìti nell'unica gara tra le mura amiche (KO al cospetto della Lazio), due reti realizzate e quattro incassate nelle due partite in trasferta (Udinese e Juventus, appunto). Friulani a parte, il calendario non ha di certo aiutato il Chievo che ora avrà davanti a sé un pokerissimo di incontri decisamente meno proibitivi: Atalanta, Genoa, Cagliari, Fiorentina e Sassuolo, per poi chiudere il mini-ciclo con il derby di Verona del 22 ottobre. Quando sarà più agevole dare un giudizio complessivo e analizzare l'andamento del torneo clivense. Intanto, però, qualche buona indicazione l'abbiamo già ricevuta. Soprattutto in ottica fantacalcio.

Birsa e Inglese sono senza dubbio le punte di diamante di questa squadra: insieme, nonostante un inizio piuttosto difficile, hanno messo a referto un +6 di tutto rispetto, considerati bonus e malus in toto (fanta-media di 7.67 per lo sloveno, 7 tondo per l'attaccante). Alle loro spalle la sostanza del solito Castro (6.33 di fm), tra l'altro mai sostituito finora da Maran. E tra le alternative in panchina? Chi ha preso all'asta uno dei centravanti gialloblù farebbe bene ad assicurarsi anche Pellissier: l'eterno specialista di Aosta è infatti l'unico a essere subentrato a gara in corso in tutte e tre le occasioni. Del resto, con i suoi attuali 107 gol in Serie A, è il 69esimo bomber più prolifico nella storia del nostro campionato: i vari Pazzini, Giordano e Quagliarella sono lì a un passo, ma anche Cavani (112) e Cassano (113) possono essere scavalcati. 

Occhio anche a Garritano: il 23enne scuola Inter piace molto al tecnico veronese, avrà di sicuro diverse chance per mettersi in mostra. E poi c'è Gaudino, talento classe 1996 prelevato in estate dal Bayern Monaco (non a caso indossa la numero 10) e autore di un ottimo precampionato. Se non ha esordito significa che non è ancora pronto, ma non disperate: chi l'ha preso a 1 credito come potenziale colpaccio sottotraccia rischia seriamente di ritrovarsi in rosa un mini-fenomeno a stretto giro di posta. Aspettando il ritorno a pieno regime di Meggiorini, il quadro è completo. Ma, almeno per ora, non chiedete a Maran di cambiare il proprio assetto iniziale.


Gianmarco Della Ragione