Sono bastate due settimane di accidenti e difficoltà, secondo molti, per chiudere i sogni scudetto del Napoli nel cassetto in cui sono relegati da quasi trent'anni. Il motivo? L'infortunio di Ghoulam, sicuramente, ma non solo. Suonare il requiem sembra quantomeno affrettato (parliamo di una squadra tuttora imbattuta, e che ha un impianto solido) ma l'infortunio di un giocatore fondamentale (e in questo contesto bisogna dare il giusto peso a questa parola) come Ghoulam ha messo in luce quelli che, alla lunga, potrebbero essere i punti deboli del Napoli, dalla panchina corta allo scarso turnover. Perché  Sarri è un maestro, ma di quei maestri che preferiscono avere classi con pochi alunni. O almeno così sembra analizzando il comportamento del mister del Napoli nella gestione dei suoi uomini nelle prime dodici partite di campionato.



                                                                                                                                                   Fantacalcio e turnover: ecco come cambia la Juve di Allegri ogni giornata

LA FORMAZIONE PIÙ IMPIEGATA

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Questa è la squadra che è scesa in campo più frequentemente quest'anno - ma, volendo, si può allungare la striscia anche allo scorso campionato. A loro undici Sarri si è affidato per quattro volte, applicando turnover di necessità in vista degli impegni di Champions (preliminari inclusi). All'ossatura principale, però, l'ex mister dell'Empoli non ha quasi mai rinunciato: sempre presenti Hamsik, Callejon e Insigne, una sola assenza per Pepe Reina, Ghoulam, Koulibaly e Mertens - sette giocatori che sono stati schierati praticamente sempre. Poco distanti gli altri titolarissimi: 9 presenze dall'inizio per Jorginho e Hysaj, 8 per Albiol, 7 per Allan. Le "riserve" che più volte sono state chiamate a giocare dal primo minuto sono invece Zielinski (5 volte), Chiriches (4), Maggio e Diawara (3).

TOP 15 - MINUTAGGIO

GiocatoreMinuti
Insigne1027
Mertens996
Koulibaly990
Reina990
Ghoulam987
Callejon964
Hamsik882
Hysaj802
Jorginho756
Allan699
Zielinski501
Diawara324
Chiriches313
Maggio294

Equilibri riflessi anche nella classifica dei minuti giocati: domina Insigne, mentre Mertens, Ghoulam e Pepe Reina, nonostante una presenza da titolare in meno, hanno passato in campo più tempo di Callejon e Hamsik. Dopo gli 11 più utilizzati spicca Zielinski, che oltre alle 5 partite da titolare viene sempre schierato a partita in corso da Sarri (parlando in fantacalcese: prende voto anche se non gioca dall'inizio).  

TOP 5 - SOSTITUITI


Giocatore Sostituzioni
Hamsik9
Callejon8
Insigne 4
Jorginho, Allan, Zielinski3
Mertens2


La situazione di Hamsik e Callejon (più presenze, meno minuti) viene chiarita dal numero di sostituzioni: lo spagnolo e il capitano sono quelli che più spesso Sarri richiama in panchina. Quest'anno solo 2 volte Hamsik ha giocato 90 minuti: le altre 9 è uscito dal campo. 8, invece, le sostituzioni per Callejon. Terzo il principe dei minuti, Insigne, a quota 4; Jorginho, Allan e Zielinski, invece, sono a 3.


N° DI TITOLARI SOSTITUITO RISPETTO ALLA GIORNATA PRECEDENTE 
2^ GIORNATA
4
3^ GIORNATA3
4^ GIORNATA
1
5^ GIORNATA
1
6^ GIORNATA
4
7^ GIORNATA
3
8^ GIORNATA
0
9^ GIORNATA
0
10^ GIORNATA
3
11^ GIORNATA
4
12^ GIORNATA
5
MEDIA TITOLARI SOSTITUITI2,3

A parte l'ultima giornata (in cui ha dovuto fronteggiare le assenze di Pepe Reina e Ghoulam) ci sono stati in generale pochi cambi, da partita a partita, a parte riposi "obbligati" dai tanti impegni ravvicinati, dalla Champions ai turni infrasettimanali. Sarri, insomma, non sembra essere un patito del turnover. Finora si è affidato a poche pedine: i giocatori utilizzati dal primo minuto sono stati 19, ma escludendo le (per ora) fugaci apparizioni di Sepe, Mario Rui, Milik e Maksimovic (una presenza a testa) diventano 15, e di questi ben 6 hanno giocato più di 900 minuti (la Juventus ne ha solo 2). Pochissimi minuti per gli altri: a parte i succitati, contiamo 124 minuti giocati per Rog, 60 per Giaccherini, 58 per Ounas. Sarà abbastanza per arrivare fino in fondo, considerando anche gli infortuni? Forse. O forse no. Intanto gennaio è a un passo, e qualche movimento di mercato sembra scontato. Sarà il tempo, poi, a dirci se quei 15 aumenteranno, o se Sarri continuerà ad affidarsi ai suoi pochi alunni.