L'Udinese vince anche a Cagliari e aggancia a quota 42 la squadra di Zenga, celebrando la salvezza già raggiunta negli spogliatoi. Decide un guizzo di Okaka al 2'.

PRIMO TEMPO - Zenga cerca la conferma del posto e per spazzare via le ombre di Liverani e Di Francesco piazza Ragatzu alle spalle di Joao Pedro e Simeone. In mediana esordio per il 2000 Ladinetti. Gotti raggiunge la salvezza già negli spogliatoi dopo il 3-2 del Bologna sul Lecce e conferma Sema mezz'ala, con Fofana in panchina in luogo del ritrovato Walace. Tornano titolari anche De Maio, Larsen e Lasagna, rispettivamente per Ekong (squalificato), Ter Avest e Nestorovski. I friulani non perdono la fame e azzannano subito il Cagliari, con la girata di Okaka, bravo a ricevere da Larsen e a buttare il pallone in rete, sfruttando la marcatura deboluccia di Ceppitelli. Settimo centro in campionato per l'ex Watford e Cagliari gelato al primo attacco. Risposta del Cagliari troppo blanda, con Ragatzu e Joao Pedro che non riescono a dialogare. Gotti perde Nuytinck al 16' per un trauma distorsivo al ginocchio destro (dentro Samir) e assiste al bell'intervento di Cragno, che dice di no al tentativo di raddoppio di De Paul. Ci riprova anche al 24' l'argentino dopo una serie di carambole in area, ma il suo destro è debole e centrale. Il Cagliari soffre la maggiore cattiveria agonistica dell'Udinese, che non sfrutta a dovere una dormita di Klavan, sulla quale De Paul serve Lasagna, che perde però l'attimo giusto per servire Okaka. Zenga sposta Ragatzu sulla destra mettendosi a specchio ma i risultati non arrivano. Nel frattempo continua il duello tra De Paul e Cragno, che si esalta ancora su un tiro dal limite del centrocampista argentino. Ancora il diez bianconero, che spedisce fuori il quarto tentativo, e il primo tempo finisce con l'Udinese in vantaggio di un gol.

SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con gli stessi uomini ma con un Cagliari leggermente più convinto: il destro di prima intenzione di Ionita, però, viene deviato in corner da Becao. Zenga non apprezza e cambia tre giocatori, oltre all'ennesimo modulo: fuori Lykogiannis, Pisacane e, inspiegabilmente, Ladinetti, con Faragò, Mattiello e Pereiro al loro posto. Passaggio al 4-2-3-1 che ha l'unico effetto di spaccare la squadra sarda, messa in crisi dalle scorribande di Sema e De Paul. Ci prova Walace, con palla alta di molto. Anche Okaka va al tiro dopo l'ennesima sgroppata di Sema, ma Faragò fa muro; dall'altra parte Nandez dipinge un arcobaleno, che Ragatzu sfrutta molto male. Ci prova allora Mattiello dalla distanza, ma Musso è attento e respinge. L'Udinese gestisce bene ma spreca qualche ripartenza di troppo, con Lasagna che pesta i piedi ad alcuni suoi compagni. Nel Cagliari però è solo Nandez a portare la croce nella quasi assoluta solitudine. De Paul tenta la sorte da distanza siderale, facendo il solletico a Cragno. Gli sforzi, non intensissimi, dei padroni di casa si spengono al 93' con un errore clamoroso di Joao Pedro a pochi metri dalla porta e così l'Udinese trova la seconda vittoria consecutiva e aggancia lo stesso Cagliari a quota 42, un punto solo dal bottino dell'anno scorso, che Gotti vuole migliorare per consolidare una panchina già ben salda. Impresa che non sembra altrettanto semplice per Zenga, con il Cagliari fermo a 4 punti fatti nelle ultime 8, e una delle peggiori squadre post-lockdown. Le ombre di Liverani e Di Francesco sono sempre più minacciose per l'Uomo Ragno.