Sono alla resa dei conti due tra le squadre più in forma del torneo, sono pronte a sfidarsi per stabilire le gerarchie dell'Europa che conta Atalanta e Napoli. In uno Stadio Atleti Azzurri d'Italia silenzioso come mai prima d'ora, ma teatro del big match di giornata, la sfida che lancerà definitivamente una delle due compagini per le zone alte della classifica o rallenterà entrambe.

Gasperini si affida alla vecchia guardia e al canonico 3-4-1-2 delle ultime uscite. Tra i pali va Gollini, con Toloi, Caldara e Djimsiti in difesa. Castagne esterno di centrocampo, coadiuvato da De Roon, Freuler e Gosens; Pasalic in posizione di trequartista alle spalle del duo offensivo formato da Gomez e Duvan Zapata.

Gattuso schiera i suoi con il consolidato 4-3-3: tra i pali c'è Ospina, con Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui a comporre la retroguardia difensiva. Fabian Ruiz, Demme e Zielinski a centrocampo, alle spalle del trio d'attacco formato da Politano, Mertens e Insigne.

Le squadre si dispongono nel rettangolo di gioco, è tutto pronto: si parte! Inizia subito bene il Napoli che già al quarto d'ora si rende pericoloso con Koulibaly, abile a sovrastare Castagne e sfruttare al meglio il calcio da fermo di Fabian Ruiz, mandando il pallone di poco alto sopra la traversa. Due minuti più tardi tiro improvviso di Gomez, ma Ospina è attento e devia in angolo. Al 25' la seconda replica della Dea, con una conclusione da posizione defilata, da calcio piazzato, di Gomez respinta da Ospina. L'estremo difensore partenopeo, all'atto di respingere entra in contatto con il compagno di squadra Mario Rui e lascia il campo in barella, dopo un forte colpo alla testa. Dentro Meret, cambiano i protagonisti, ma non il copione di gioco, avaro di occasioni e di particolare gioco, quest'ultimo affidato alle sole iniziative dei fantasisti Gomez e Insigne per le due squadre, ma poco assistiti dai propri compagni. L'arbitro fischia la fine del primo tempo, dopo 45' di gioco le squadre vanno negli spogliatoi sul parziale di 0-0.

Inizia la ripresa con i medesimi 22 della prima frazione di gioco. Inizia bene la Dea che già al 47' sblocca il parziale: cross dalla destra di Gomez, per l'accorrente Pasalic e vantaggio dei bergamaschi. il Napoli accusa il colpo e arretra il proprio baricentro, così al 55' l'Atalanta trova addirittura il raddoppio: contropiede micidiale degli orobici, Toloi sbaglia la conclusione e la palla termina a Gosens che firma il nono centro stagionale e porta l'Atalanta in paradiso. Girandola di sostituzioni, ma il Napoli fatica comunque a rendersi pericoloso e a parte i discreti tentativi di Lozano e Milik neo entrati, l'Atalanta non corre particolari rischi. Proprio il polacco al minuto 83 vede annullarsi un gol per offside dopo un'incertezza di Gollini e per i partenopei è l'azione più pericolosa. Passano i minuti, ma non muta l'inerzia del match e dopo il recupero concesso dal direttore di gara, termina la gara. Atalanta batte Napoli 2-0. 

Lo spettacolo del Gasp, che si permette anche sostituzioni quantomeno dubbiose e fa brandelli degli avversari in ogni modo immaginabile e non solo. È il suo capolavoro, onore al merito. Adesso testa alla trasferta di Cagliari, col terzo posto nel mirino.

Si arrende Gattuso, ma quest'oggi tutto ha girato storto e la Dea bendata c'entra poco. Il suo Napoli è fuori fase ed è davvero un peccato che sia arrivato in debito d'ossigeno al più importante match del finale di stagione.