Il vero bomber del Bologna è Mattia Bani. Il difensore toscano trova il quarto gol del suo campionato e consente ai suoi di ottenere la prima vittoria tra le mura amiche del 2020. Un successo meritato, soprattutto per quanto fatto vedere dai rossoblu nel primo tempo. Il Brescia gioca una partita di sofferenza, di sacrificio, con una ripresa migliore della prima frazione ma non basta: i ragazzi di Corini restano all'ultimo posto in classifica.

Mihajlovic - in panchina dopo essere stato dimesso dall'Ospedale Sant'Orsola, dove era stato ricoverato per una terapia antivirale - recupera Bani e Sansone dopo la squalifica e sceglie l'esperienza di Poli e Palacio; Corini si affida ancora alla coppia Torregrossa-Ayé con Romulo a supporto. Pronti via e subito una chance per Orsolini che libera il sinistro in area ma viene respinto da un provvidenziale intervento di Mateju. Al 3' è Schouten ad andare al tiro dopo aver recuperato il pallone sulla trequarti avversaria: la conclusione dell'olandese finisce di poco a lato. Dopo 8 minuti finisce la partita di Sansone, vittima di un problema muscolare alla coscia: al suo posto Barrow. Il Brescia dopo un avvio in affanno mette fuori la testa avvicinandosi dalle parti di Skorupski ma senza costrutto. È sempre il Bologna che fa la partita, con Barrow che mette i brividi al 22' con un destro di prima intenzione da fuori area. Al 28' grande chance per Palacio: Chancellor perde palla, Poli serve in profondità El Trenza che si presenta da solo in area ma si fa ipnotizzare da Joronen bravissimo a scegliere il tempo dell'uscita. Un minuto dopo sinistro a giro di Orsolini di poco alto sulla traversa. Al 34' però il Brescia guadagna un calcio di rigore per un ingenuo fallo di Mbaye su Dessena: dal dischetto va Torregrossa che non sbaglia. Rondinelle dunque in vantaggio ma il Bologna non demorde e riprende a giocare tanto da ottenere il pareggio: lancio dalla sinistra di Soriano per Mbaye, cross in mezzo per Orsolini che si beve Chancellor e infila Joronen. Prima del duplice fischio di Doveri c'è spazio per un'altra clamorosa chance per Palacio che solo al limite dell'area piccola manda fuori. 

Ad inizio ripresa non ci sono sostituzioni ma un cambio di assetto sì: Corini passa al 3-5-2 con Sabelli e Romulo sulle fasce. Così gli ospiti sono più compatti, Tonali può respirare di più e gli spazi per i rossoblu si restringono sensibilmente. Qualche brivido la difesa bresciana lo corre, come al 59' quando Barrow riceve in area e conclude trovando però Joronen attento sul primo palo, ma nel complesso la sofferenza è minore rispetto ai primi 45 minuti. Al 69' Poli imbecca Soriano che di testa cerca di sorprendere Joronen che però si fa trovare pronto. Le mosse dei due allenatori sono Skov Olsen da una parte, Martella e Ndoj dall'altra. Entra anche Donnarumma ma il copione della partita non cambia: il Bologna fa un possesso palla sterile, il Brescia si difende con ordine. Qualche spunto i rossoblu ce l'hanno e anche di spessore, uno su tutti quello Skov Olsen che all'80' da posizione defilata colpisce la traversa. Mihajlovic butta nella mischia pure Santander che una palla buona ce l'ha a cinque minuti dal 90' ma la spedisce fuori. Quando sembra tutto avviato verso il pareggio il Bologna trova il gol vittoria sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Barrow mette in mezzo, Palacio spizza, Cistana liscia e Bani sul secondo palo punisce la retroguardia delle rondinelle. Nei minuti finali il Brescia non ha le forze per tentare un assalto all'arma bianca e al triplice fischio finale il Dall'Ara può festeggiare.

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