Fantacazzo Pro 2016/2017 è una lega inadatta ai deboli di cuore. Così come i campionati di Primo livello furono composte agli inizi del Novecento dalle squadre patrocinate dai ricchi gruppi industriali, il Fantacazzo è invece un consorzio di menti malvagie, le più sadiche e contorte del Pianeta, la cui rivalità è foraggiata da poteri forti e occulti. Si tratta di una finzione si capisce, siamo solo 8 cazzari che si danno arie d'importanza, ma serve a dare affiatamento e cattiveria.
La squadra più in evidenza è LokSar, guidata dal tronfio Eatfig, americano d.o.c. tanto quanto la pasta alla puttanesca, patrocinato niente-poco-di-meno-che-da Donald Trump (a settembre nessuno si aspettava vincesse le elezioni, faceva solo ridere la cosa). Oltre a lui ci sono gli storici: il Presidente di Lega, andato in bancarotta nel campionato precedente e ora alla guida della Clochard FBC e della sua fitta rete di barboni e spie sparsa sul territorio; la Poglianasca FC, guidata dal brusco rumeno Bogdan e dal gremito seguito organizzato in carovane di zingari affamati di rame; l'Alcolico Real, il cui leader perennemente sbronzo non segue il calcio, ma è guidato dal suo infallibile lume che magicamente gli porta consiglio nei suoi - rari - momenti di lucidità; Zvezda Serebro, un'altra compagine di malversatori slavi senza fantasia (si accaparrerà tutta la Juve e i soliti nomi noti); e gli Avvoltoi, guidata dal carismatico Paiu, un convinto talent-scout campione nelle aste e nella sfortuna (regolarmente fa più bonus con la panchina che con la squadra giocante). Quest'anno le new entry sono rappresentate dall'Atletico Sadida, guidata da un energico garage gamer sorretto dal fiuto innato per i colpi di mercato (suo il Papu Gomez) e i bomber marca Svarovski (suo Arcadius Milik, come in passato Pepito Rossi e Mario Gomez); e da Here to avenge Barbara, il cui capo-mercenario Edust porta dentro sè il dramma del Milanista moderno - in costante oscillazione tra falsi sensazionalismi e la constatazione spaesata della cronica mediocrità della propria squadra del cuore - che solo nella lotta eroica e disperata trova il sollievo e l'annullamento delle proprie angosce sportive. Quell'Edust sono io.
Nel Fantacazzo - trattandosi di cattivoni, ma anche di signori - vige un tacito getlemen's agreement volto a promuovere un certo grado di pari opportunità e fair-play tra tutti i componenti della Lega. La regola di mantenere un intervallo di 6 punti evita goleade dal sapore di beffa e nel mercato di riparazione dall'ultima in su viene concessa una somma decrescente di fantacrediti per ripristinare un certo tasso di competitività.
Risultato? Il Fantacazzo è una delle Leghe più equilibrate e persino nella Coppa uno dei gironi è terminato con tre squadre ferme a 7 punti. Tanto spettacolo e tanta bile.
L'unico vero dramma è quello vissuto dalle ultime due in classifica. Mentre l'arrogante LokSar si coccolava i suoi gioielli Dzeko e Belotti e Poglianasca scopriva il miglior Mertens di sempre, tutte le altre squadre viaggiavano allo stesso tenore di punti. Già, peccato che gli Avvoltoi e Here-to-avenge-Barbara, pur avendo anche più punti di altre squadre, subiscono costantemente i rovesci della sorte. Gli Avvoltoi, addirittura dopo un terzo posto rivelazione, sono stati affossati nel girone di ritorno dall'infortunio di Bonaventura e dai rigori sbagliati nonché dalla pessima vena di Suso, Kalinic e Simeone. Simpatizzando col povero Paiu, ribattezzai la mia squadra ormai senza identità e obiettivi ne Il Martello di Paiu, il violento vendicatore della bassa classifica.
Così, a due giornate dal termine, Il Martello raccoglie gli scalpi eccellenti dell'attuale prima, la Poglianasca, e dell'infida Zvezda (quest'ultima come l'Inter 2015/2016, vittorie con lo score prevalente di 1 a 0) seppellendoli sotto le prodezze di Conti e Higuain.

Come andrà a finire non lo sapremo: adesso almeno 4-5 squadre si giocano il titolo? Tutto questo solo su Fantacazzo, la lega al di fuori della realtà!

Edoardo - La mia Lega Fantagazzetta

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