Cara redazione di Fantagazzetta, dopo l'ennesimo episodio di sfiga decido di sedermi e raccontarvi un po' della mia Fantalega. Da campione in carica decido di partecipare per il terzo anno consecutivo alla storica Fanta-Evolution League composta da otto fantallenatori della città di Messina. Otto squadre, un coriaceo gruppo su whatsapp e tanta voglia di primeggiare l'uno sull'altro. Il presidente della lega è il capo del "plurititolato" Ottovolante, che vanta un undici titolare sempre competitivo e difficile da battere; seguono il tanto chiacchierato FC Sunset, che quest'anno sta dando il meglio di sé grazie ai gol del terminator Icardi coadiuvato a turno dai vari Bastos, Veretout, Fazio e Barak (insomma tanti campioni!), l'imprevedibile Clash, ai piani alti della classifica trascinato dallo straripante Immobile, la corazzata Zancle, forte di una delle migliori difese del campionato, la mai doma Istrice capeggiata da Dzeko, il clauticante e new-entry Nizza Bitch che fa fatica con il solo Higuain come punto di forza e il piccolo Deportivo La Carogna, autore di vari episodi di sfortuna ma sempre lì pronto a dare fastidio con il suo pupillo Papu Gomez. Infine ci sono io, leader dell'AS Drughi campione in carica, che in sede d'asta ad agosto decido di riconfermare la struttura della squadra che l'anno scorso mi aveva regalato gioie ed emozioni sposando il modulo 3-4-3: i numeri uno di Torino, Atalanta e Udinese a rotazione tra i pali, difesa composta per lo più da terzini di spinta come Alex Sandro, Kolarov, Florenzi, centrocampo che gioca sempre vicino alla porta con Perisic, Bonaventura, Luis Alberto, Cristante e attacco formato dal capitano della squadra Belotti affiancato dal guerriero Mandzukic e dal folletto milanista Suso.
Ma andiamo al dunque e parliamo di calcio giocato. Dopo vari pianti e gufate, soprattutto dopo la super stagione dell'anno scorso, quest'anno sembra proprio che la sfiga sia la mia compagna di viaggio. Ahimè, infatti, me ne stanno succedendo di tutti i colori: attualmente sono quarto in classifica con addirittura il secondo miglior punteggio totale ma con tanti, tantissimi (fin troppi!) episodi a sfavore con cui ho realizzato solo 5 vittorie, ben 7 pareggi e 5 sconfitte.
Il buongiorno si vede dal mattino. E dalla prima giornata avverto già l'aria che tira quest'anno subendo due doppiette, Icardi e Quagliarella, e pareggiando 3-3 una partita che avrei stravinto grazie a quattro +3 e due assist. Col passare delle giornate subirò numerose doppiette come quella di Immobile nel posticipo della quarta giornata, quella di Parolo, di Verdi su punizione e addirittura la tripletta del magico numero 9 dell'Inter che vincerà il derby con i cugini del Milan all'ottava giornata. Ma gli episodi più eclatanti sono quelli che arrivano durante la decima giornata, quando vengo costretto al pari (1-1) facendo 71,5 pur giocando in dieci a causa del drastico turn over di mister Gasperini che lascia improvvisamente in panchina Berisha, Masiello e Cristante, e durante la quindicesima giornata quando, dopo una partita eroica grazie ad un super Perisic che rifila una tripletta al Chievo, ottengo solo un punto (3-3) contro il mio avversario che realizza un tondo 78 nel posticipo del lunedì. Proprio così, i posticipi non sono mai stati il mio forte quest'anno, infatti durante il monday night dell'undicesima giornata va ricordato il primo gol di Borja Valero in maglia nerazzurra che trafigge il Verona e, subentrando dalla panchina, mi costringe ad un'amara sconfitta (2-3) maturata con il gol assegnato a Callejón da calcio d'angolo in Napoli-Sassuolo (chiarissimo autogol di Consigli) e dal penalty fallito dal mio gioiello Cristante nella sconfitta di Udine.
Ma l'episodio più clamoroso che attesta la mia sorte avversa avviene durante la diciassettesima giornata di campionato: si affronta il fanalino di coda Deportivo La Carogna, reduce da una sola vittoria nelle ultime otto gare (le altre 7 sono sconfitte), peggior attacco della lega con media gol 1,12 a partita. Si inizia con l'anticipo del sabato, Inter-Udinese, delle 15 e il mio avversario si dimentica di inserire la formazione per cui viene confermata dal sistema quella inserita per l'ultima giornata. Escluso dunque, in mio favore, dal suo undici titolare il pericoloso bomber clivense Inglese in trasferta a Crotone. Partiti a San Siro e, a sorpresa, i friulani schiantano con un sonoro 3-1 la capolista nerazzurra regalando un +3 dagli undici metri al mio avversario con De Paul (e il mio Perisic solo 5); il "felice" sabato continua con il posticipo delle 20,45 che vede, invece, il super Napoli di Sarri imporsi per 3-1 sul campo del Torino mandando in rete Koulibaly e Hamsik...altro +6, inaspettato, per il mio avversario! Timbra finalmente, dopo un lungo digiuno, anche capitan gallo Belotti, ma è una magra consolazione che serve solo ad accorciare le distanze.
Arriva la domenica, con tanta voglia di rivalsa e con la speranza ultima a morire, e si va al Bentegodi di Verona dove vanno di scena Bonaventura e Suso contro l'Hellas: ma clamorosamente il Milan cade con un pesante 3-0 e voti bassissimi per i miei rossoneri, in particolare per lo spagnolo che, per un presunto piede a martello inesistente, viene cacciato dall'arbitro nei minuti di recupero! In preda allo sconforto, seguo la mia Juventus alle 15 di scena al Dall'Ara di Bologna e gioisco alla rete dell'infaticabile Mandzukic ma impreco alla prima rete in bianconero del francese Matuidi, relegato in panchina per la prima volta a vantaggio del bergamasco Cristante. Nel posticipo, Atalanta-Lazio, succede di tutto per mettere il punto esclamativo a una giornata ormai da dimenticare: doppio Ilicic e assist Gomez regalano definitivamente i tre punti pesantissimi al mio avversario. Il gol di Luis Alberto serve a ben poco in quanto viene "annullato" dal -3 di Berisha tra i pali. Scendono dunque i titoli di coda, con 70,5 contro l'83,5 per un risultato finale complessivo di 1-3 per il mio avversario. Una punizione un po' troppo severa subita ad opera di chi non si è nemmeno dovuto sforzare più di tanto per schierare il suo undici iniziale.
In conclusione, analizzando meticolosamente le giornate passate finora mi ritrovo con sette punti in meno e penso di meritarmi il podio, se non oltre, più di chiunque altro nella mia lega. Propositi per l'anno nuovo? Spero tanto che gli episodi a sfavore diminuiscano e spero di poter rubacchiare qualche punto anch'io come fanno puntualmente i miei colleghi. Nel frattempo, ci mangeremo sicuramente una fetta di panettone tutti insieme quando ci incontreremo a Messina per le ferie natalizie, additando chi finora sta avendo più culovic di tutti. Anche questo è Fantacalcio.
Andrea - La mia Lega Fantagazzetta
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