Siamo Fabrizio e Germano, la coppia più vincente della lega Fantatorkan e dopo la deludente annata della stagione 2018/2019 conclusa con un penultimo posto (dopo aver vinto trionfalmente l’anno prima grazie soprattutto a Dybala e a Quagliarella), quest’anno ci siamo ripromessi di vincere tutto, puntando al massimo su un super attacco e su una difesa solida. E così è stato. Ma andiamo con ordine.

Dopo il triste epilogo della passata stagione decidiamo di cambiare nome alla squadra: da “il Male oscuro” optiamo per un simpaticissimo “Don CaMemmo e Pappone”. Memmo perché è il mio nome di battaglia nel gruppo di fantacalcio, nonostante mi chiami Fabrizio. Pappone è riferito al socio, o forse a tutti e due.

Comunque il nome funziona, la maglia gialloblu/crociata è splendida e il logo ovviamente riprende quello del mitico Brescello. La riunione pre asta dura una serata intera: puntiamo tutto sul modificatore della difesa e su Ciro Immobileperché quest’anno ci sono gli Europei e deve dimostrare di meritarsi la maglia da titolare”. Se non dovessimo riuscire a prendere l’attaccante della Lazio, abbiamo le nostre buone “riserve”.

Il giorno dell’asta siamo carichi nonostante le ore di lavoro sulle spalle. Nessuna strategia sui portieri, puntiamo sui migliori, oppure su un bel tris che ci consente di dormire serenamente. Alla fine qualcosa va storto e ci ritroviamo con Gollini (ok l’Atalanta, ma qualche gol di troppo il Gollo lo prende), Skorupski e Audero (chiuderanno con 65 gol subiti a testa). In difesa puntiamo sulla solidità: Manolas, Smalling, Mancini, Bruno Alves, Alex Sandro, Masiello, Castagne. Quello che rivelerà il primo grande colpo di
mercato arriva sul finale: Robin Gosens (voluto dal mio socio) acquistato a 1
. Il centrocampo è di tutto rispetto: dall’Inter arrivano Brozovic e Sensi, dall’Atalanta De Roon, dalla Lazio Lulic e Parolo, dalla Juve Cuadrado, dal Napoli Callejon e dalla Roma Zaniolo.

La vera magia arriva però in attacco: nonostante il mancato acquisto di Immobile, riusciamo a prendere Cristiano Ronaldo, Lukaku e Muriel. A completare la rosa arrivano Caicedo, Zaza e Donnarumma.

Terminata l’asta le uniche parole che dico al mio socio sono “tranquillo, abbiamo già vinto”. Effettivamente con una rosa così soltanto delle congiunzioni astrali potevano farci perdere il campionato. Eppure la stagione non inizia bene: pronti via e rimediamo subito due sonore sconfitte: 3-1 contro gli acerrimi rivali della C.A. Boca Culo e un 2-3 casalingo contro la Rossanderland (spesso la squadra materasso della lega).

Recuperiamo il gap con due vittorie di fila (da segnalare un notevole 5-3 contro lo spauracchio AS Pocchia con Immobile in attacco), ma alla quinta giornata il Club Adriatico ci riporta sulla terra con un secco 2-0. Dalla sesta giornata però la squadra inizia a macinare gol e bel gioco, trascinata da CR7, Lukaku e Gosens (Muriel alcune volte all’inizio stagione è rimasto colpevolmente in panchina). La prima coppa arriva alla 18° di serie A: in finale arriviamo contro l’AS Pocchia dopo aver battuto il Club Adriatico in semifinale 2-1 all’andata e 5-1 al ritorno. Il match che decreta la squadra vincitrice della FantaCoppa di Lega (che prevede quarti e semifinale con andata e ritorno) non è mai in discussione: nonostante il gol di Milik e la doppietta di Immobile a noi segnano Gosens, due gol Lukaku e tre CR7 (più cinque assist). 6-3 il risultato finale e primo trofeo in bacheca.

In campionato voliamo in testa alla classifica dalla 14^ giornata e iniziamo ad allungare sulle rivali a suon di 5-2, 4-1 e 3-0. Anche in Coppa Italia (due gironi da 4, passano le prime 3 di ogni gruppo) riusciamo a qualificarci al secondo turno nel girone a tre. Siamo così forti che puntiamo a vincere il fantacalcio già a inizio aprile, augurandoci di festeggiare la grigliata di Pasquetta da campioni con birra e carne (#birraecarne diventerà il nostro hashtag conclusivo dei nostri messaggi all’interno del gruppo whatsapp, senza rivelarne il suo significato).

A fermarci è stato il Covid oltre al brutto infortunio di Zaniolo, che abbiamo dovuto lasciare all’asta di riparazione. A gennaio a “rinforzare” la rosa arrivano Douglas Costa (abbandonato sulla strada per i tanti infortuni), Kluivert, Quagliarella ed Esposito. Alla ripresa del Fantacalcio si parte male: sconfitti per 3-1 dalla terrificante AS Pocchia di Immobile, Mancosu, Berardi e Milik e pareggio contro il mai preoccupante Club Adriatico (77.5 a 75, ma il karma alla fine sarà dalla nostra parte).

Ripartiamo a testa bassa ottenendo sei vittorie consecutive (record stagionale) e la certezza aritmetica di aver vinto il Fantatorkan. L’ultimo ostacolo resta quello della Coppa Italia: arriviamo in semifinale contro la Rossanderland e becchiamo la tripletta di Pasalic (potete comprendere il nostro stato d’animo) e i gol di Gagliardini (potete comprendere ancora una volta il nostro stato d’animo) e Ciccio Caputo.  A salvarci è la nostra difesa: gol di Alex Sandro, Manolas e due assist di Gosens. Con la rete di De Roon chiudiamo la prima gara sul 4-4 in trasferta. Nella gara di ritorno non c’è partita: ci segnano CR7 (doppietta), Lukaku e Quagliarella.

In finale ritroviamo il Club Adriatico che in campionato abbiamo battuto soltanto una volta su cinque: la maggior parte delle volte è sempre riuscito a beffarci per mezzo punto. LA finale è tesa, tutti gli occhi sono puntati sulla nostra squadra perché “nessuno deve riuscire a fare il triplete”. Senza infamia, senza lode e senza gol, si attende l’ultima partita della sera: Udinese-Juventus. Noi con CR7, Cuadrado e Douglas Costa, lui con Dybala e Rabiot. Verso la fine del match eravamo certi di fare
67 punti. Il nostro avversario viaggiava sui 66: avremmo di nuovo pareggiato per mezzo punto contro di lui e perso ai tiri di rigore.

Ma nel finale i voti di Dybala e Rabiot sono scesi di mezzo punto. 1 a 0 e terzo titolo il bacheca. Il resto è storia. E finalmente da juventino posso dire cosa si prova a vincere un triplete.

Fabrizio - La mia Lega Fantacalcio