Gli A.C. Denti, un nome e un programma, vedono la luce agli inizi di settembre con l’asta iniziale. Il progetto prevede l’acquisto di due top players (nello specifico Higuain e B.Valero) intorno alla cui classe costruire la squadra.

 

In porta puntiamo sui portieri del Napoli, favorito per il titolo, (Rafael e Andujar) e su Mirante, reduce da una stagione con una media-voto ben oltre la sufficienza e pochi goal subiti. In difesa ci assicuriamo: Maicon e Castan, i pilastri difensivi della Roma di Garcia; Gastaldello, il capitano (e sicuro titolare) della Samp; gli esterni Cassani, una sicurezza per i fantallenatori, Molinaro, apparso in grande forma nei preliminari di agosto, e Radu, punto fermo della Lazio. A completare il reparto i centrali Albiol ed Alex, noto colpitore di testa. A centrocampo, preso come previsto Borja, scommettiamo sul vicino rientro (dato inizialmente massimo per ottobre) del titolarissimo Strootman; sulla bandiera del Napoli, Hamsik; sull’ultimo acquisto dell’Atalanta, Alejandro Gomez, quasi un attaccante aggiunto; e poi, per risparmiare crediti, prendiamo a 1 Cossu, che con Zeman potrebbe regalare molti goal, e Mauri, capitano biancoceleste. Infine come ottavo centrocampista il giovane Verdi, talento classe 1992. Le cose cominciano ad andare male perché il cannoniere Higuain ci viene lasciato a 108 (che è tantissimo dati i soli 300 crediti a disposizione), a quel punto dopo aver preso il campione del mondo Klose a 35, prendiamo gli altri attaccanti a 1: Matri, Insigne, Juanito Gomez e Marilungo, avendo sempre come priorità la titolarità dei nostri acquisti.

 

Esordiamo con una sconfitta ma la squadra sembra promettere bene: segna Cossu, e tutti prendono al di sopra del 6, eccetto Higuain a cui Bardi para il rigore. I guai cominciano alla seconda giornata del torneo (la terza di serie A): giochiamo in otto perché Hamsik, Cossu e Borja Valero sono oggetto di un turn-over dell’ultimo minuto e non subentrano né Mauri né Vargas. Considerato poi che Strootman è un lungodegente e Alejandro Gomez per dei problemi alla coscia tarda ad esordire, l’unico su 8 centrocampisti a fare punteggio è Verdi. Poi ci riprendiamo un po’ con una vittoria e un pareggio, ma alla quinta giornata torniamo in inferiorità numerica perché Borja Valero inizia un periodo no e Montella gli preferisce altri giocatori e al suo posto non subentra nessuno perché Hamsik è influenzato e Vargas gioca solo in Europa League. Nonostante tutto avevamo fatto 64,5 (per i goal di Mauri e Matri), ma l’avversario fa giusto 66 e perdiamo 1-0. Dopo un altro 1-0 subito, arriva la seconda vittoria, in cui si sbloccano finalmente Higuain (con una tripletta) e Hamsik (doppietta), segna anche Matri e così nonostante all’avversaria di turno segnino marcatori improbabili come Biglia e Halfredsson, riusciamo a imporci 5-3. La giornata successiva giochiamo di nuovo in 10: si fa male anche Verdi, l’unico della rosa che fin qui, portieri a parte, era partito sempre titolare, eppure anche solo con 10 uomini riusciamo in un pareggio eroico per 1-1 (all’altro giocano tutti ovviamente) facendo 66,5 grazie alla marcature di Higuain e B.Valero.

Da qui in poi per difesa e centrocampo la formazione è sempre obbligata perché Cassani ci ha abbandonato dopo una sola giornata per un’operazione all’ernia, Alex è spesso ai box e su Castan, che dopo l’esordio (pre-asta) con l’Empoli non è stato più convocato, girano diverse voci: virus intestinale, otite, labirintite, addirittura tumore. Gastaldello ha perso il posto a favore del baby Romagnoli e Molinaro è stato surclassato da Bruno Peres. 

A centrocampo invece: Mauri rimane out per più giornate per una tracheite e quando finalmente sta per rientrare viene squalificato dal  CONI per l’ eccessivo utilizzo di farmaci, che avrebbe potuto farlo risultare positivo all’antidoping, dopo varie panchine Borja Valero torna in campo, ma prende una botta in Europa League e salta due turni e Vargas, che pure stava risalendo le gerarchie, non viene più convocato per un problema agli adduttori.

Prima della sosta delle nazionali il punto più critico: alla nona giornata il forfait dei titolari Radu e Maicon senza che nessuno subentri decreta l’ennesima sconfitta nonostante l’assist di Borja, il goal di Mauri, l’imbattibilità di Mirante e l’attacco quasi interamente in goal: doppietta di Klose e goal di Matri, J.Gomez e Higuain, ma purtroppo non si possono schierare quattro attaccanti. 

E proprio nel momento in cui l’attacco rappresenta il nostro punto di forza, si verifica lo strappo muscolare per Marilungo che conclude il suo 2014 e la rottura del crociato per Insigne. Siamo soltanto a novembre.

Problemi anche per i giallorossi in rosa: a Castan viene scoperto un cavernoma,

Strootman ritarda il suo rientro e Maicon, che non gioca da più di un mese, accusa ancora problemi al ginocchio, venendo sostituito da Florenzi o da Torosidis.

All’undicesima giornata fanno 0 tutti e tre i difensori titolari: Radu ha problemi muscolari per i quali era stato out già due mesi, Albiol viene tenuto a riposo da Benitez e Alex esce dopo soli 3 minuti per infortunio.

La giornata successiva torniamo in 11 dopo quattro giornata, ma pareggiamo 0-0 perché facciamo 65.5 fermandoci a mezzo punto dall’1-0. Fatale l’ennesimo errore dal dischetto, stavolta di Matri. Alla tredicesima stiamo di nuovo per pareggiare in 10 dato l’ennesimo forfait di Maicon, ma nel posticipo Gastaldello, non partito titolare, entra nella ripresa ed è decisivo per la nostra terza vittoria.

Insomma siamo solo al 14 dicembre e il bollettino recita già oltre 200 turni di indisponibilità accumulati in totale dai 25 elementi in rosa tra turn-over e infortuni (panchine escluse),  fin qui solo Rafael e Higuain hanno giocato tutte le partite e abbiamo sempre tra gli 8 e i massimo 14 calciatori a disposizione per giornata …

Ah, ovviamente siamo ultimi, a 9 punti …

 

Emanuele e Sergio – La nostra Lega Fantagazzetta 

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