Avete presente un’asta su whatsapp lunga quattro giorni? Se non l’avete presente ve la spiego io…
Succede che non sono più i tempi dell’università, quando a settembre al massimo devi dare qualche esame, ma “prima viene l’asta del fantacalcio”. Comoda, tutti insieme, in una casa, solo fogli bianchi e penne bic. E alla fine maxi-abbuffata collettiva, dove l’attenzione non si focalizza sul cibo ovviamente, ma sugli acquisti, sul favorito, sullo sfigato che ha speso un terzo del budget per un bidone.
Succede che inizia il mondo del lavoro e che riunirsi tutti fisicamente diviene difficile. Entra in gioco Skype, con i suoi “hey, mi sentite?”, “ha detto 1”, “connessione interrotta”, “error” e via dicendo per gli esuli di turno.
Succede che tra ferie limitate, matrimoni, cene galanti, proibizioni di madri e altri impegni improrogabili (“della coca-cola”), l’incontro fisico salta per tutti. E allora che si fa? La video-chiamata multipla preoccupa, “forse facciamo prima su whatsapp”. E così via, connessi dalla Calabria, dal capoluogo di Calabria (Roma), da Milano e Torino.
Succede che di certo non siamo né i primi né gli ultimi a fare un’asta utilizzando l’app di messaggistica più famosa al mondo, ma quattro giorni di asta rappresentano comunque un piccolo evento.
Avete presente come ci si sente durante la prima settimana di lavoro dopo le ferie? L’unica cosa positiva è l’arrivo del weekend…e invece il sabato mattina (ora francescana) l’inizio dell’asta: portieri e difensori. “Tanto mi riposo domenica”. E invece no, anche domenica mattina, si iniziano i centrocampisti. E poi due notti insonni infrasettimanali per finire centrocampisti e attaccanti (e per sfinire te stesso). Una maratona!
La logica vorrebbe che i crediti dovrebbero essere pochi per accorciare l’asta. No, le tradizioni non si cambiano: 1000 crediti!
La logica vorrebbe che sui top player si dovrebbe partire da una base d’asta più alta. No, “Higuain 1”.
La logica richiederebbe di non fare battute e scrivere parole inutili. No, ogni nome una battuta (aggiunta tra parentesi accanto alla quotazione come per non dare fastidio e per non fare arrabbiare il banditore).
Ma la logica non conta…conta solo la voglia di continuare un gioco che di anno in anno riesce a mantenerci sempre uniti, annullando quelle distanze (solo geografiche) che i rispettivi percorsi di vita hanno inevitabilmente creato.
P.S.: Tanto alla fine vincono sempre gli stessi!
Francesco - La mia Lega Fantagazzetta
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