Ai tempi della giovinezza spensierata, e si parla dunque dell'epoca di Mario Frick punta del Siena e del grande Palermo dei pelati, trovare una serata per fare l'asta del Fantacalcio era una mera formalità: "potete tutti sabato? Allora alle 21.30 in taverna da Ale, portate birra". Che poi le ostilità durassero qualche ora o tutta la notte poco importava, dato che nessuno - o al limite uno, forse due sciagurati - avrebbero lavorato l'indomani.

Ora che Frick ha appeso gli scarpini al chiodo e i nostri crani somigliano sempre più a quello di Eugenio Corini, organizzare la riunione può essere compito arduo o addirittura, come nel nostro caso, impossibile. Tra impegni lavorativi e universitari, ma sopratutto a causa di fusi orari e confini nazionali diversi, una riunione fisica tra i 10 membri della Lega era fuori discussione sin dal principio. La soluzione è ormai rodata: asta via whatsapp. Rispetto all'asta classica prende forse più tempo, preclude il ricorso a quelle tattiche e strategie che richiedono lo studio fisico degli avversari, pone seri ostacoli al poter andare ad orinare a piacimento, e sopratutto è priva del calore umano, dei rutti e dello stato d'ebbrezza a cui questo rituale è tradizionalmente associato. Però, a mali estremi, estremi rimedi: il suo sporco lavoro lo fa egregiamente.

Come accennato, i 10 partecipanti vivono vite lavorativamente intense ed in diversi paesi d'Europa: con un autentico miracolo si è tutti connessi il martedì sera, in vista dell'apertura delle danze alle 18.00 di sabato per la terza giornata di campionato. Si parte alle 21.00 con i portieri: i partecipanti a turno chiamano un nome, offrendo il prezzo-base da quotazione Fantagazzetta; chi desidera, rilancia. Si continua con i rilanci fino a quando nessuno della chat offre di più, e dopo un congruo periodo di tempo - una ventina di secondi, indicativamente - il presidente di Lega lo assegna. Dal primo chiamato, Donnarumma, all'ultimo assegnato, Seculin, trascorre pressappoco un'ora, in cui non v'è niente da segnalare tranne la prevedibile assegnazione del sempreverde Buffon e del consonantico Scesni a due partecipanti diversi, la cui amicizia ventennale parrebbe essere così finita. Scorre tranquilla anche la fase dei difensori, dove ci si contende i vari Bochniewicz a quota 1 e il titolarissimo Souprayen quotato 3 al fine di risparmiare quanti più dei 370 fantamilioni in portafoglio per centrocampisti e, sopratutto, attaccanti. In quest'ottica di risparmio rimarranno alla fine svincolati pezzi grossi del calibro di Alex Sandro, Chiellini e Conti (che ancora aveva il crociato intero), su cui presumibilmente si scatenerà l'asta di gennaio per rappezzare quelle difese di scappati di casa sacrificate sull'altare di Maurito, di Edin e del Gallo. Se non che, l'ultimo centrocampista (Del Pinto, 3) viene assegnato alle 2.00 passate. Quello di noi che inizia a lavorare all'alba, che già aveva iniziato a manifestare il suo scontento per l'ora tarda, sostiene di non poter più continuare. Il presidente di Lega, con il consenso di noi altri scellerati, sospende le operazioni, rinviando l'asta per gli attaccanti a data da destinarsi. D'altronde, se abbiamo trovato una sera in cui eravamo tutti liberi, vuoi non riuscire a trovare un'altra oretta per finire?

No.

Già la mattina seguente fu chiaro che non saremmo mai più stati tutti liberi contemporaneamente, a nessuna ora del giorno o della notte. Basti pensare che i due aspiranti avvocati escono dallo studio alle 20.00 circa, orario in cui iniziano il turno i baristi. Che fare? Se fosse un clickbait, si intitolerebbe "la decisione che fu presa vi sconvolgerà!". Si decise per l'asta ad oltranza.

Esatto: si continua l'asta su whatsapp, ad oltranza, mantenendo lo stesso ordine di chiamata, ed assegnando un giocatore al miglior offerente - stavolta - solo quando gli altri nove dichiarano di rinunciare (il termine più gettonato per esprimere rinuncia è "mollo": la chat assume presto le sembianze di un raduno di giovani ed esagitati Malesani). Un meccanismo, come avremmo presto appreso, funzionante in teoria e follia nella pratica.

Follia che ebbe inizio alle 15.00 di mercoledì, quando da spiagge lontane fu chiamato Simone Lo Faso, Fiorentina, base d'asta 2. Il giovane attaccante classe 1998 fu assegnato al miglior offerente, per 6 crediti, alle ore 17.00, seguito da Borriello, Pellegri, Taarabt ed Edera, battuto alle ore 19.30. Facendo due conti, lo stesso tempo impiegato martedì per assegnare portieri, difensori, e centrocampisti fu impiegato col metodo asta perenne per assegnare questi cinque attaccanti dai nomi tutt'altro che altisonanti.

Era il preludio di una settimana da fantaincubo. Provate ad immaginare quelle canoniche tre ore di guerriglia - in cui normalmente i fantacalcisti sono in trincea con la concentrazione al massimo, la birra in pugno, stampa del listone con innumerevoli scribacchi a penna, quaderno con settimane di calcoli e deliri, portatile con Chrome aperto sulle probabili formazioni e rigoristi 2017/2018 - dilatate in una lunga settimana, peraltro intensamente lavorativa, in cui vengono a mancare tutti i supporti appena menzionati.

Ti svegli la mattina presto: apprendi che ad un orario imprecisato nella notte hanno chiamato Icardi, e che si è già arrivati ad offrire sull'ottantina. Quanti crediti ti sono rimasti? Hai budget? Ti eri aggiudicato un low-cost tra Edera e Lee Seung-woo o ricordi male? Boh, nel dubbio punti 85 mentre inzuppi le gocciole e rilanci a 90 mentre ti fai la barba, lasciando poi tutto a fermentare per qualche ora. Ufficio: il capo ti convoca, approfitti delle due rampe di scale per chiamare un Borriello che nemmeno vuoi, ma che serve a prendere tempo per riuscire a leggere tutto quello che è successo nelle scorse ore in cui non eri sintonizzato - rinuncerai poi al bomber tra un po', quando ti recherai al cesso o in pausa pranzo. Tribunale, nel pieno di un'udienza. Il cellulare vibra non-stop. Per chi si staranno dando battaglia? Sarà forse il Gallo, tuo obiettivo numero uno? Oppure, come è già successo, sono connessi tutti e 9 e tu li sto bloccando non potendo rilanciare o rinunciare per l'Okwonkwo di turno? Guardi nervosamente il giudice, sperando che si dia una mossa.

I giorni scorrono così, con gli schemi ormai completamente saltati, e la consapevolezza che l'anticipo del sabato incombe all'orizzonte nonostante all'alba di giovedì siano stati assegnati solamente 12 attaccanti. La sola asta per Higuain, assegnato poi a 100/370, dura la bellezza di 16 ore e mezza. I dieci Presidenti, collegati da casa, ufficio, bar, spiaggia, ristorante o mezzi di trasporto rischiano di fare un incidente automobilistico, di chiamare Mexes o, peggio, di offrire 21 per Nagatomo o aggiudicarsi Destro.

Fortunatamente tra la serata di giovedì e la giornata di venerdì le operazioni trovano un'insperata accelerata. La chiamata dei big come Icardi e Belotti - le cui aste dai rilanci milionari appassionano i rinunciatari più di Breaking Bad - e il conseguente parissaintgermainico esborso di crediti mette infatti matematicamente fuori gioco gli aggiudicatari dal poter poi competere per tutti gli attaccanti che costano più di Lasagna; in più, viene messo in atto un sistema di deleghe e procure per cui alcuni si assumono la responsabilità di rinunciare per conto d'altri. Tutto ciò dà fluidità alla manovra, fino ad arrivare al rush finale di sabato pomeriggio, in vista della deadline delle 17.45 per inserire la formazione. E' il delirio: tocca a me, a chi tocca? mollo, mollo, mollo, Pandev 10, 11, 12, mollo, mollo, ragazzi non capisco più niente, armageddon, Mexes 6, chi è Karamoh?, aspettate ho le quotazioni sbagliate, è rimasto qualcuno a 1 o a 2?, devo prendere 4 attaccanti con 20 crediti, mollo, mollo, muovetevi a chiamare cazzo!, veloci!, siamo tutti? chi è rimasto a poter offrire per Politano?, qualcuno faccia un excel riepilogativo, chiamo Simeone, Simeone è già uscito deficiente, scusate sto guidando, non mi va internet, mi avete rilanciato anche la madre a momenti oltre che prendermi Lamanna, ho Petagna se mi rubi il Papu per me sei morto, mollo, mollo, in mezz'ora non riusciremo mai a finire comunque...

E invece ci siamo riusciti. Alle 17.45 in punto i giocatori sono assegnati, e le formazioni inserite manualmente dal Presidente di Lega nei minuti seguenti. Con un immane sforzo finale, dopo una settimana in grado di sfiancare fisicamente anche Zanetti e Gattuso, si conclude un'asta durata esattamente 91 ore e 45 minuti, per colpa della quale a volte mi sveglio ancora di notte, sudato e sconvolto, con flashback tipo guerra in Vietnam.

Giuseppe - La mia Lega Fantagazzetta

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