Entrare nel mondo del fantacalcio a 13 anni non è facile, soprattutto nel nostro: una fantalega nata nel 2010 per supportare le pazzie di 10 persone. Fui coinvolto da mio cugino nella stagione 2012/2013, che decise di farmi socio di Inazuma Eleven, squadra allora campione in carica che vantava nelle file dell'anno precedente Ibrahimovic, Boateng e Thiago Silva. Quell'anno, invece, ci ritrovammo in squadra gente come che non ci portò oltre il sesto posto. Fortunato fu, invece, l'anno successivo (2013/2014) dove vincemmo nuovamente il campionato supportati dalle scoperte Cerci e Darmian, Gilardino, Di Natale, la sorpresa Zaza e Llorente. 

 

Ma veniamo ai giorni nostri. L'estate non si decideva a passare, non vedevo l'ora di rituffarmi nelle emozioni che un'asta del fantacalcio può regalarti (credo sia l'unico). Finalmente il giorno tanto atteso arriva e, siccome non riusciamo ad incontrarci per motivi di lavoro degli altri membri, decidiamo di proseguire con le Aste Ebay di Fantagazzetta. Quest'anno eravamo in 12, che vuol dire ancora più concorrenza. 

In porta decidiamo di andare con il blocco Inter, fiduciosi nella rinascita e soprattutto vogliosi di mantenere lo stesso portiere da quattro stagioni consecutive. Così arriva Handanovic a 70 e i suoi compari Berni e Carrizo a 1. In difesa decidiamo di puntare a giocatori decenti ma a basso costo: arriva l'esperienza di De Vrij a 15 e le magie del divino Jonathan (ahimè) a 10. Poi una serie di giocatori tutti ad 1: Juan Jesus, Domizzi, Molinaro, Gobbi, Benalouane e Marchese. Arriviamo a centrocampo con una somma insoddisfacente, che ci permetteva di spendere non molto per un attacco forte. Acquistiamo subito De Jong e Inler a 10, Barreto a 3, Kristicic a 11 (non lo sappiamo neanche noi), Asamoah, Bruno Fernandes e Strootman a 60 (eh già). Dall'attacco, però, escono meraviglie: Icardi, Menez, Gabbiadini, Zaza, Rossi e Llorente. Un attacco da Champions! 

 

Le prime giornate partono bene, con due vittorie consecutive e qualche pareggio che ci vedono saltellare tra i primi posti della classifica. La squadra, però, subisce un calo drastico che ci porta al 6o posto in meno di 8 giornate in cui si alternano pareggi e sconfitte. Menez decide che è l'ora di spegnersi, come il resto della squadra. Una lenta ripresa, però, ci porta nuovamente al quarto posto condita da molta fortuna ed arriviamo all'asta di riparazione sul podio. 

Qui decidiamo di mettere in atto una vera e propria rivoluzione: vanno via in molti ed arrivano Perotti, Zukanovic, D'Ambrosio, Koulibaly, David Lopez, Varela, Cigarini, Izzo, Danilo, Cannavaro, il buon Perea, la freccia Gervinho e il mio pupillo, da due stagioni a questa parte, Dries Mertens. Salutano, a malincuore, Gabbiadini, Kristicic, Strootman, Domizzi, Molinaro, Gobbi, Benalouane, Inler e Zaza. 

 

La squadra comincia una netta ripresa che ci porta al terzo posto, fino alla 33a giornata. Fanta F.A.T.M., la capolista, era a 55 punti mentre noi e F.C. Gallipoli a 53. Si decideva tutto in una giornata. Icardi parte benissimo con un goal, ma notiamo che Fiorito Court, l'avversario di F.A.T.M., gioca in 10 e arriva l'amara consolazione di una stagione ormai decisa che ci avrebbe relegati al terzo posto. Fiorito , però, si risveglia andando in goal con 5 giocatori e ribaltando il pronostico vincendo la gara 2-1 con 72 punti precisi nonostante i goal, per Fanta, di Hamsik e Saponara. Ma veniamo a noi: Menez decide di mandare a quel paese una stagione, facendosi espellere, Handanovic decide di trasformarsi e di regalare i goal. Llorente, però, ci tradisce e va a segnare da primo panchinaro. "Va beh, manca Mertens che gioca con l'Empoli" diciamo. Ci bastava un goal o un assist per vincere, impreziosito da un 6 di Koulibaly che ci avrebbe mandati al primo posto. Io confido in lui, so che non mi può tradire. Mai parole più famose: 5 Mertens, 4 Koulibaly. Punteggio finale: 63, con Llorente in panchina. Iniziamo a disperarci, vista anche la sconfitta di F.C. Gallipoli, per un secondo posto che ci ha visti concludere ad 1 punto dalla capolista. 

 

Non ci resta che sperare in un buon piazzamento nella Coppa del Nonno. Nei quarti di finale, Mertens va in goal ma Icardi decide di cominciare a sbagliare i rigori e passiamo per miglior punteggio con 64 (grazie al modificatore e grazie al 7 di Handanovic). Ed è proprio il nostro portiere che decide di rovinarci tutto, prendendo due goal dalla Juve conditi da una papera mostruosa che gli valgono un 2. Nonostante il goal di Icardi, l'avversario comincia a racimolare goal con Bertolacci e Salah, lasciando in panchina Gila e Pavoletti. In serata, però, ci pensa Dries con una doppietta a portarci in finale con un 72 preciso vista anche la defezione in 10 del nostro avversario. E siamo in finale: Inazuma Eleven - Lionsgate. Pereyra parte con il goal, Buffon para il rigore e cominciamo a pianger su.. ma David Lopez decide di ribattere e andare in rete. GOAL! La sera stessa Icardi ci regala l'ennesimo goal, ma ancora Handanovic decide di rovinar tutto prendendo 3 pere dal Genoa, con voto finale 1,5 vista la papera su Lestienne. Le speranze sono perdute. Cominciamo, il pomeriggio, a contestare il 5 di Mertens, fra i più positivi nella gara contro la Juve.. ma arriva il goal di Varela che ci regala la coppa! Campioni! Festa!

 

Possiamo consolarci con la coppa, quest'anno. Almeno, non siamo rimasti a mani vuote. 

 

Vincenzo Fedele - La mia Lega Fantagazzetta

 

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