C’è una mano che trema su un foglio bianco.

È una fresca mattina di agosto a Montemilone, il rito è quello di ogni estate: bar, fantacalcio, caffè. Tornano le strette di mano, gli abbracci, gli sguardi che s’incrociano dopo mesi di reciproche assenze. Il giorno dell’asta è una cronometro a squadre dove ognuno gareggia per sé, l’addio al celibato di una nuova stagione. La festa della notte prima e l’incalcolabile numero di drink al color party rendono amaro il risveglio di Santomauro. Il direttore mega-galattico apre le danze con il solito discorsetto sulle regole da seguire, sulle modifiche da effettuare, mentre sul lato ovest del tavolo, gli occhiali da sole nascondono il bisogno di sonno e l’impazienza dello shopping. 

La nuova stagione della Lega Belvedere si apre con due new entry: Il Biscardi e Il Carlone. L’arrivo del farmaceutico barese amante delle spiagge di tutta Europa è un toccasana per lo spirito competitivo della Lega. Arriva abbronzato, in forma smagliante, costruisce una corazzata micidiale. L’arrivo del Biscardi, dopo 7 lunghi anni di assenza dall’attività professionistica, è la medaglia che il Direttore mega galattico sfoggia

fieramente per tutta l’estate in Corso Cavour. “Abbiamo firmato un biennale con Biscardi” . “Abbiamo preso Messi” dirà, dopo la firma, il dott. Vallone. A questo punto vi starete chiedendo, chi diavolo sarà costui? 

Il Biscardi è stato per anni una creatura leggendaria, un Loch Ness scomparso negli abissi del Lago Maggiore. Colui che inventò il mantra prima ancora del mantra e che nel 1998 fece approdare il fantacalcio in quella landa desolata del Mezzogiorno che prende il nome di Montemilone. Il suo ritorno, etichettato dal SMM della Lega, come #Biscback è un’epifania di verità. Moby Dick esiste, la Balena Bianca è tornata. Nell’estate più pazza di tutte, con una crisi di governo in corso e un’asta che si consuma un mese prima della fine del mercato, tutti sembrano pronti ad affrontare la mattinata più determinante dell’anno. Ci sono tutti: Fabiano, Tikilasa, Paul,Nic.

Ma in quell’atmosfera serena e felice, intrisa di voci e sorrisi, c’è un respiro più largo degli altri, accompagnato dalla sensazione di averla sfangata ancora una volta, come in una giornata che sembra ormai impossibile da recuperare. 

Solo qualche mese prima, nel giorno del suo trionfo nel Mantra, per un gioco crudele del destino, il John si ritrovò con un’imprevisto in mezzo al cuore. Di quelli che ti tolgono il respiro e le parole. Di quelli che non vedi arrivare e che non ti aspetti mai. Imprevisti che poi, a volte, c’hanno pure il lieto fine, che ti lasciano qualche cicatrice ma una via d’uscita dalla quale tornare indietro, andare avanti.

C’è una mano che trema su un foglio bianco ed è la sua, la nostra, quella di tutti noi. Paura e Coraggio, l’una sempre accanto all’altra.

Il fantacalcio, vetro dal quale ci affacciamo alla vita, ai suoi maledetti imprevisti, alle sue clamorose rimonte. 

Buon fantacalcio a John, 

buon fantacalcio a tutti noi.

https://leghe.fantacalcio.it/belvedere-classic-league
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