Otto milioni di euro più il cartellino di Gianluca Caprari (valutato quindici). Qualcuno poteva sembrare a dir poco eccessiva la valutazione fatta dalla Sampdoria per Milan Skriniar, al momento del suo passaggio all'Inter. Oggi, otto mesi più tardi, appare addirittura irrisoria. Merito delle prestazioni che il centrale slovacco classe 1995 sta collezionando agli ordini di Spalletti. C'è chi lo ha definito il miglior centrale del nostro campionato, chi persino uno dei più completi di tutta Europa. In ogni caso, una crescita esponenziale e difficile da prevedere per volume e intensità, forse anche dal diretto interessato. Con tanto di vizietto del gol (già quattro quest'anno, nessun difensore ha fatto meglio di lui) che nelle 38 apparizioni coi blucerchiati non era così evidente. Ma che aveva un precedente illustre: i sei centri nel 2014 con lo Zilina, ultima squadra prima del grande balzo nel Belpaese. Ha già fatto male da ex alla Samp, all'andata: si ripeterà davanti ai suoi vecchi tifosi?


Ha lasciato un bel ricordo a Napoli, Goran Pandev. Merito soprattutto delle due Coppe Italia alzate al cielo, nel 2012 e nel 2014. E dei 19 gol in tre campionati con gli azzurri, un bottino più che discreto considerando il minutaggio non esattamente elevatissimo e come si era chiusa la sua precedente esperienza all'Inter. Il macedone ha poi voluto assaggiare l'atmosfera della Turchia col Galatasaray, un flop assoluto chiuso pochi mesi dopo col ritorno in Italia, sponda Genoa. Da lì non si è più mosso. Ne ha cambiate tante di squadre, l'ex Lazio. Ma forse quella partenopea è quella che più gli è rimasta nel cuore. L'accoglienza del San Paolo, domenica sera, sicuramente non sarà ostile, per rispetto nei confronti di un passato nemmeno così lontano in cui Pandev ha dato tutto quello che poteva, contribuendo alla conquista di due trofei. L'aria nostalgica di Fuorigrotta sarà spazzata via da un amaro +3?

Skriniar a contrasto con Candreva
(Sampdoria-Inter 1-0 - 30 ottobre 2016)

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Pandev nel giro di campo con Higuain prima della partita
(Napoli-Cagliari 3-0 - 6 maggio 2014)

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In porta abbiamo Daniele Padelli: la Sampdoria è stata la sua prima squadra di Serie A in carriera, pur non riuscendo a scendere mai in campo con quella casacca.


Difesa a quattro completata da Lorenzo De Silvestri (tre stagioni a Firenze, dopo la parentesi Lazio), Matias Silvestre (meteora interista di cinque anni fa) e Alessandro Florenzi (la bellezza di undici reti in B a Crotone nel 2011/2012, bottino che ha spinto la Roma a richiamarlo a casa).

Centrocampo a due composto da Marco Benassi (tre buoni campionati a Torino) e Ricky Alvarez (73 apparizioni in A con la maglia dell'Inter).

Quartetto offensivo che, con Pandev, comprende Valter Birsa (2 gol in 15 partite col Milan, mai valorizzato a pieno), Martins Citadin Eder (ben 45 centri tra A e B con la Samp) e Mauro Icardi (esploso proprio a Genova tra il 2011 e il 2013, approdato all'Inter per soli 13 milioni di euro quando aveva appena 20 anni).

Top 11 Fanta-Ex - 29a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.