A Bergamo ha avuto quella chance che nessuno, fino a quel momento, si era sentito di concedergli. E l'Andrea Petagna visto in azione con la maglia dell'Atalanta, specie nei primi tempi, sembrava dovesse finalmente imporsi nel panorama calcistico dei principali bomber in circolazione, per il bene della Dea e della Nazionale azzurra. I numeri, però, non sono mai stati dalla sua parte: enorme lavoro per la squadra, assist e intelligenza tattica, ma a conti fatti appena nove reti in due campionati di Serie A, i primi due in assoluto giocati stabilmente da titolare dal classe 1995. Gasperini stravedeva per lui, ma è palese che mancava sempre quel quid in più dal punto di vista realizzativo. Dopo le prime tre presenze con la Spal, la sua nuova avventura e progetto sposato con convinzione, che sia giunto il momento della prima gioia ferrarese proprio contro la sua grande ex?


Il rapporto professionale ed emotivo che lega il Genoa a Mattia Destro forse non è così intenso e vissuto come quello del sopracitato Petagna. Ma ciò non vuol dire che non vada rappresentato con una certa importanza. Anzi: il Grifone, per la maturazione dell'attaccante di Ascoli Piceno, ha avuto un peso notevole. E' stato proprio coi rossoblù che Destro ha esordito in Serie A, trovando anche la sua prima rete tra i professionisti, contro il Chievo a 6 minuti dal suo ingresso in campo. Un predestinato? I risultati dicono che la sua carriera ha preso una strada leggermente diversa, sebbene possa vantare anche due presenze in Champions League che, tuttavia, non sono state l'aprifila di un upgrade. Ora a Bologna è a caccia di un riscatto che passa attraverso più di una stagione complicata. Niente dente avvelenato per lui, ma di sicuro una mina vagante per la prossima giornata.

Petagna esulta col Papu Gomez

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Destro in pressing su Radu

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In porta abbiamo Pierluigi Gollini, cresciuto - tra le altre - anche con le giovanili della Spal, oltre a Fiorentina e Manchester United.


Difesa a quattro composta da Pol Lirola (ceduto a titolo definitivo ufficialmente al Sassuolo dalla Juventus lo scorso 31 gennaio), Sebastien De Maio (tre anni a buonissimi livelli in Liguria), Bartosz Salamon (meteora della Sampdoria nel campionato 2013/2014) e Federico Dimarco (prodotto del vivaio dell'Inter, mai valorizzato a pieno dai nerazzurri).

Centrocampo a due formato da Rogerio (di proprietà proprio della Vecchia Signora, destinato a tornare alla base a fine torneo) e Jasmin Kurtic (tre stagioni e 10 gol con l'Atalanta).

Poker offensivo completato da Alberto Paloschi (flop totale della Dea di due annate fa, mai a segno e quasi sempre in ombra) e Alessandro Matri (3 Scudetti, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia vinte con la Juventus, quest'ultima peraltro grazie a una sua rete decisiva ai supplementari nella finale all'Olimpico contro la Lazio).

Top 11 Fanta-Ex - 4a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.