"Sì, mi hanno cacciato". Parole tutt'altro che al miele quelle che Gonzalo Higuain ha riservato alla Juventus, dopo due anni conditi dalla conquista di due Scudetti e due Coppe Italia, oltre alla Champions League tanto sognata ma soltanto annusata da lontano. Si era parlato tanto di quella celeberrima clausola da 90 milioni di euro versata nelle casse del Napoli, qualcosa di impensabile fino a quell'estate. Chiarissimo segnale mandato all'Europa: il miglior centravanti in circolazione ora lo abbiamo noi, vogliamo fare sul serio. Alla fine, però, il Pipita e la Vecchia Signora si sono dovuti 'accontentare' di confermare la propria incontrastabile egemonia entro i confini nazionali. Fino ai recenti sviluppi: il nuovo Milan che lo mette nel mirino, i bianconeri che non oppongono poi così tanta resistenza (con il colpaccio Ronaldo in canna) e tanti saluti all'argentino. Domenica sera la chance di una rapida vendetta, messa leggermente a rischio per via della botta al fianco rimediata ieri sera sul campo dell'Udinese. Higuain è uno che non uscirebbe dal campo nemmeno sotto tortura, se lo ha chiesto è perché il dolore doveva di sicuro essere notevole. Ma farà di tutto per recuperare ed essere sul prato del San Siro. Per quella che sarà senza dubbio una partita dalle mille motivazioni. Per lui, una in più.


Percorso inverso, per Leonardo Bonucci. Che ha il 'privilegio' di poter indossare l'etichetta di "doppio ex" della sfida. Naturale conseguenza di una scelta clamorosa fatta nell'estate del 2017: addio alla Juventus con strascichi polemici, dichiarazioni d'amore per il Milan come se fosse la cosa più scontata del mondo. Dopo essere stato un pilastro dei bianconeri per ben sette stagioni, icona di una squadra e un club vincenti e modello da imitare per i più ambiziosi. E persino la fascia da capitano, l'ultima goccia per mettersi alle spalle un passato glorioso. Lo scorso 31 marzo, l'apoteosi da Fanta-Ex: la rete allo Stadium, con tanto di classica esultanza da "sciacquatevi la bocca", suo marchio di fabbrica. Ecco perché ancora oggi, a Torino, davanti a quelli che erano e che sono tornati a essere i suoi tifosi, c'è chi lo fischia, chi non gli perdonerà mai quell'affronto. Dodici mesi da cancellare, per qualcuno un'impresa impossibile. Lui ci sta mettendo il suo, intanto però conosce già il destino a cui andrà incontro: un'accoglienza infernale al 'Meazza', per un rendimento in rossonero ben al di sotto del suo standard e un dietrofront incredibile solo un anno più tardi. Che sia l'habitat ideale per un'altra rete da ex?

Higuain festeggia il suo secondo Scudetto con la Juventus

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Bonucci realizza il primo gol da ex allo Stadium, con tanto di esultanza

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Tra i pali troviamo Marco Sportiello, a Firenze nell'ultimo anno e mezzo: 39 presenze e 42 gol incassati.


Difesa a quattro completata da Francesco Acerbi (colonna del Sassuolo dal 2013 al 2018, 157 partite e 11 gol), Luca Rossettini (a Bologna nella Serie A 2015/2016) e Mattia De Sciglio (prodotto del vivaio del Milan, 110 apparizioni coi rossoneri).

Centrocampo a due composto da Emanuele Giaccherini (un'ottima annata a Bologna condita da 7 centri, poi l'approdo al Napoli) e Roberto Gagliardini (nato calcisticamente ed esploso proprio con l'Atalanta).

Trio di trequartisti alle spalle di Higuain che prevede Goran Pandev (19 gol in campionato e 2 Coppe Italia vinte col Napoli), Gregoire Defrel (meteora giallorossa nella scorsa stagione, ancora di proprietà dei capitolini) e Patrik Schick (portato in Italia dalla Sampdoria che ha incassato dalla sua cessione alla Roma ben 42 milioni di euro).

C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.