Analizzare il modo in cui la maggior parte delle squadre dei cinque principali campionati europei arriva a concludere la propria azione può essere un utile esercizio per capire su quali calciatori bisogna puntare, in ottica fantacalcistica, per riscuotere un succulento bonus durante il week-end di calcio internazionale. Non tutte le conclusioni hanno la stessa probabilità (e la scienza degli Expected Goals è nata proprio per dimostrarlo) di essere convertite in rete, ed è per questo che calciatori militanti in squadre che tendono ad utilizzare molto le conclusioni da fuori area sono generalmente meno performanti dal punto di vista realizzativo di altri colleghi le cui squadre tendono a portare il pallone molto vicino alla linea di porta avversaria. Suddividendo le conclusioni in tre macro-aree composte dai tiri arrivati all'interno dell'area piccola (la famosa 6 Yard Box inglese), dai tiri scoccati all'interno dell'area di rigore nella sua totalità (18 Yard Box, escludendo ovviamente le conclusioni nell'area piccola) e dai tiri arrivati dall'esterno della stessa, è possibile trarre delle conclusioni piuttosto interessanti sia dal punto di vista calcistico che da quello fantacalcistico.

In Inghilterra, ad esempio, la squadra che calcia di più all'interno dell'area piccola non è il City, come molti si aspetterebbero (ma che comunque, assieme al Tottenham, è al secondo posto della classifica con il 10% delle conclusioni totali arrivata nella 6 Yard Box), ma il Burnley, addirittura primatista europeo per percentuale di conclusioni dall'interno dall'area piccola con il suo 15%. Molto significativo anche il dato del Chelsea, penultimo per conclusioni da distanza ravvicinata (il 5% del totale), ma in top 3 per conclusioni complessive in area (circa il 60% del totale). 

In Serie A la squadra che arriva più spesso alla conclusione dall'interno dell'area piccola è il Parma, che stacca Empoli e Juventus (ferme attorno al 9% del totale) collocandosi in prima posizione con il suo 12%. La squadra che invece calcia percentualmente di più dall'interno dell'area è l'Atalanta, che scocca il 60% delle sue conclusioni verso la porta avversaria all'interno degli ultimi sedici metri. Gli orobici precedono Roma (58%) ed Inter (56%), con Napoli e Juventus (entrambe attorno al 50%) piuttosto staccate dal gruppo delle prime. Nel campionato italiano vi è anche la primatista europea per conclusioni dalla lunga distanza: è l'Udinese, che sceglie di attaccare da lontano i suoi avversari il 51% delle volte (e le ripercussioni sul rendimento complessivo del reparto avanzato sembrano particolarmente evidenti), poco di più del Milan, secondo col 49% (e con giocatori come Calhanoglu, Suso e Paquetà nel proprio roster non c'era da aspettarsi altro).

In Spagna la stagione confusionaria del Real Madrid è tutta nei numeri: i blancos primeggiano per percentuale di conclusioni all'interno dell'area (61% del totale) ma sono invece ultimi per conclusioni arrivate nell'area piccola (appena il 4%!). Il Barcellona di Lionel Messi, che sta sostanzialmente dominando il campionato, insegna invece una lezione piuttosto importante: i blaugrana non vanno oltre l'ottavo posto in nessuna delle tre macro-aree di conclusione, dimostrando che forse la strada migliore per un attacco prolifico ed efficiente è quella del bilanciamento delle conclusioni, scegliendo costantemente di prendere il tiro migliore nel momento migliore. Interessante anche la distribuzione delle conclusioni dell'Atletico Madrid, al terzo posto per conclusioni da fuori area (42%) ed al penultimo per conclusioni in area (48%).

In Bundesliga quasi tutte le big tendono a portare il pallone nell'area piccola avversaria, con Bayern Monaco (11%), Lipsia (10%) ed Eintracht (9%) nelle prime tre posizioni della classifica. L'Eintracht è anche la squadra che calcia di più dall'interno dell'area di rigore (63%), davanti al Lipsia ed al Borussia Dortmund, entrambe ferme al 60% (che vuol dire sostanzialmente che 2 conclusioni su 3 arrivano negli ultimi sedici metri). In generale la tendenza sembra quindi abbastanza chiara: conclusioni dalla distanza solo se necessario per tutte le squadre che occupano i primi posti della classifica.

Infine, in Ligue 1 il Paris Saint Germain primeggia sia per conclusioni arrivate negli ultimi 5 metri (10%), sia per conclusioni arrivate nell'area di rigore (62%, sempre escludendo, chiaramente, i tiri arrivati nell'area piccola). Piuttosto singolare è il caso del Lille, secondo in campionato (una delle più belle sorprese europee di stagione) ma fanalino di coda globale per percentuale di conclusioni arrivate nell'area piccola, appena il 3%. Attacchi bilanciati invece per Lione e Marsiglia, che non primeggiano in nessuna delle tre categorie ma che si ritrovano nella top 10 di ognuna delle classifiche menzionate (per tutte e due le squadre si è attorno al 7% di conclusioni negli ultimi cinque metri, al 55% dall'interno dell'area di rigore ed al 38% dall'esterno della stessa).

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.