A poche giornate dalla fine dei principali campionati europei (il calendario delle Euroleghe conta ormai solo due appuntamenti), restano da analizzare ancora diversi aspetti legati ai numeri ed alla statistica in generale. Fra i dati più interessanti da esaminare, vi è senza dubbio la classifica dei migliori specialisti aerei: l'arte del colpo di testa, assieme a quella dei rigori, ha costituito la prima branca di specializzazione della storia del calcio. Nel corso degli anni si sono avvicendati, sui vari campi da gioco del vecchio continente, una gran quantità di giocatori particolarmente pericolosi quando il pallone si alza oltre una certa soglia di sicurezza. Esistono diversi tipi di colpitori di testa: c'è chi conta principalmente sull'elevazione, chi sulla scelta di tempo, chi sulla capacità di coordinarsi in spazi angusti, chi un po' su tutte queste cose messe assieme. Campionato per campionato, andiamo a scoprire chi sono i maestri di questo fondamentale.

In Serie A, il calciatore che ha realizzato il maggior numero di gol di testa è Leonardo Pavoletti, autore di ben 8 reti. L'80% delle marcature dell'attaccante del Cagliari è arrivato di testa: fra chi ha messo a segno 10 o più gol in Europa, è quello con la maggior percentuale di reti derivanti da un singolo gesto tecnico. Alle spalle dell'ex Genoa, una coppia davvero niente male: Edin Dzeko e Ciro Immobile, entrambi a quota 5. Gli attaccanti di Roma e Lazio sono degli ottimi esempi di saltatori diversi ma ugualmente efficaci: più mobile ed esplosivo il capocannoniere del campionato (il cui recente infortunio tiene in ansia migliaia di fantallenatori), più potente e tecnico il bosniaco. Solo 4 realizzazioni di testa, infine, per Maurito Icardi, leader indiscusso di questa classifica negli ultimi anni. 

Un inizio di stagione di altissimo livello (ed una connessione con Azpilicueta particolarmente proficua) consente ad Alvaro Morata, autore di 7 reti di testa, di condurre questa speciale classifica in Premier League. Dietro di lui, due attaccanti niente male: Harry Kane (6) e Sergio Aguero (5 reti ed una statura decisamente meno importante rispetto agli altri due). In generale, però, in Premier il numero complessivo di gol realizzati di testa è proporzionalmente più basso rispetto a quello degli altri campionati. Pochi specialisti, idee tattiche precise o semplicemente una casualità? 

 

Sono invece tanti i gol di testa realizzati in Liga, con Maxi Gomez (Celta Vigo) leader indiscusso della graduatoria con sette centri, seguito da Santi Mina (5) e Cristiano Ronaldo, terzo a quota quattro centri su un totale di ventiquattro stagionali. La patria del calcio associativo e dell'impostazione palla a terra vede quindi un considerevole numero di azioni finalizzate con un cross e conseguente colpo di testa. Il dato può essere interpretato in vari modi, soprattutto alla luce di quanto visto in Premier, campionato molto più fisico dove però i gol di testa latitano: ciò che incide maggiormente potrebbe essere la mancanza di difensori capaci di arginare gli specialisti, oppure potrebbe essere tutto frutto del veloce possesso palla delle squadre iberiche, che, allargando le maglie delle difese, consente a giocatori dall'acume tattico sviluppato di aggredire gli spazi a centro area con maggiore facilità.  

In Bundesliga il podio è interamente occupato da giocatori del Bayern Monaco (che domina in lungo e in largo il campionato tedesco, e, quindi, spesso e volentieri anche le analisi statistiche ad esso correlate), con Lewandoski ancora una volta primo con cinque reti realizzate di testa, seguito da Sandro Wagner a quattro e da Arturo Vidal a tre. 

In Ligue 1, come in Germania, spazio ai soliti noti: Radamel Falcao guida la classifica con cinque reti di testa (anche lui rientra nella schiera di giocatori non particolarmente strutturati dal punto di vista fisico, ma abilissimi a trovare lo spazio ed il tempo giusto per colpire), seguito da Edinson Cavani a quota quattro (El Matador, da quando è in Francia, ha ridotto sensibilmente il numero di conclusioni di testa verso lo specchio della porta) e da Florian Thauvin a quota tre. 

Bonus: Chi non pensa a lui quando si parla di colpi di testa?

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Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.