Dopo la prima puntata de 'Il Clan'con Ludovico Rossini, la seconda, con Fabrizio Biasin, e la terza con Pierluigi Pardo, è tempo del nostro quarto ingresso: ospite della live di oggi su Fantacalcio TV sul nostro canale Twitch Tommaso Labate, a cui chiederemo di condividere con noi la sua passione fantacalcistica e commenteremo la sua carriera, le sue attività, il momento calcistico generale e tanto, tanto altro.

Tommaso Labate ne 'Il Clan' su Fantacalcio TV - La nostra intervista 

"La mia squadra si chiama Marchigiana. Io sono molto rigido come fantacalcista, come la spia o il sicario dei vecchi romanzi, che dorme sempre con la valigia vicino al letto perche potrebbero arrestarlo, io lo faccio con la formazione. Ho sempre la formazione pronta, ogni giorno, come se la prima partita fosse sempre il giorno dopo, compreso il lunedì della pausa della nazionale.

In che posizione sono? Ho Alvarez e Pinamonti, sono penultimo in classifica. Sono la categoria più sfigata del fantallenatore, sono un tifoso. Non ho mai avuto calciatori di Juventus e Milan ad esempio".

L'aneddoto - "Potrei scrivere un libro, ma ve ne cito io con protagonista il sottoscritto. Essendo un tifoso, in uno degli anni di Buffon alla Juve, lo avevo chiamato per far alzare il prezzo e farlo contendere ai tifosi bianconeri, ma come spesso succede, alla fine l'ho preso io, pagandolo quasi un sesto del budget e non schierandolo mai per tener fede alla mia squadra. Il portiere per me è uno dei ruoli su cui risparmiare sempre, vado sempre sui vari Musso o altri di questo livello. In questa stagione ho avuto molta fortuna perchè ho preso Meret a pochissimo perchè tutti credevano che il Napoli prendesse Navas".

La mia scommessa e la delusione più grande

"Ne avrei decine e decine, quando calciatore esplode noi ricordiamo sempre chi è stato il primo a prenderlo. In questa speciale classifica mi piace ricordare Dybala, che lo presi quando arrivò al Palermo. Pensa che io ero a Palermo prima della prima giornata, io dicevo che era forte e loro erano nervosi per il suo acquisto e ne vado molto fiero. Delusione maggiore? Rimasi malissimo quando comprai Futre, segnò immediatamente alla prima giornata, poi si fece male e non tornò più come prima e mi è accaduto poi anche con Mario Gomez".

La mia lega dei sogni - "Faccio molta fatica a rispondere, non ho mai contemplato Fanta con persone diverse da quelle con cui lo faccio. Mi hanno chiesto di fare un altro fantacalcio, ma per me è impossibile farne due, è una cosa che non farò mai. Non dico lega, ma mi piacerebbe avere contatti con l'Inter 1988/89, con Bergomi, Diaz, Serena, Fanna, lo farei con loro il mio Fantacalcio dei sogni. Nel mio Fantacalcio non ci sono premi in denaro, c'è semplicemente una coppa che circola di anno in anno e passa al vincitore".

Il pianto - "Ovviamente il pianto è aumentato con l'arrivo di Whatsapp, tipo gridare in anticipo il gol quando c'è il tuo avversario sul dischetto del rigore. Con il Var poi è peggiorato tutto, si inizia a piangere facendo i complimenti, quando magari sai che potrebbero annullarlo per fuorigioco. Il pianto è fondamentale".

I peccati capitali al Fantacalcio

Peccato di gola - "Ho pagato nella mia storia Ganz all'Inter a cifre a cui non è andato via neanche Cristiano Ronaldo".

Superbia - "In una lega come la mia, non puoi permettertelo. Io ho diversi handicap da tifoso, motivo per cui ho vinto una sola volta in 30 anni. Pur sentendomi superiore, non posso dimostrarlo con i numeri".

Avarizia - "Io ho sempre il problema opposto, a squadra appena fatto, ci vorrebbe qualche cantante che dedicasse una canzone alla sera dell'asta. Io lì ho sempre la paura di aver speso troppo per chi non lo meritava. Il braccino corto rispetto ad un determinato calciatore lo capisci con il passare delle varie giornate, ma dopo l'asta la paura è di aver spesso troppi crediti per chi non li valeva".

Accidia - "Quando smetterò di fare il Fantacalcio? Forse nel caso in cui smettessi di avere l'entusiasmo che ho ora, l'entusiasmo con cui ogni mattina mi dedico a fare la formazione e dedico una parte del mio tempo. Qualora finisse questo entusiasmo, allora non lo farei. Fino ad ora non c'è mai stato il dubbio".

Invidia - "Si, questa mi capita spesso. Però lo metto in conto, soprattutto per come divido il budget e mi dà parecchie noie questa cosa, perchè risparmio troppo per l'attacco. Noi abbiamo bonus diversi per i calciatori dei vari reparti. Quest'anno il mio top al Fanta a centrocampo è Mandragora, avevo puntato tantissimo su Pasalic e poi ho Akpa Akpro".

Ira - "Io ho perso un campionato per il punteggio totale, mi sono capitate delle tragedie reali. Io quella sera, eravamo lì lì, sembrava la sera delle elezioni statunitensi, andai a piazza Venezia, al bar, per prendere la Gazzetta, girai tutta la notte per avere il giornale prima di tutti, era il 2014, facemmo tutti insieme i conteggi al telefono e dovevamo capire cosa faceva il mio rivale in classifica, perchè io avevo vinto. L'ho metabolizzata, ora è tutto in discesa".

Lussuria - "Sono influenzato totalmente dal mio essere tifoso, per me questa cosa è decisiva. Io non compro giocatori di Juventus e Milan, tolto l'eccezione Tacchinardi, che avevo preso per poi darlo in cambio ad un altro, l'ho avuto circa 20 minuti. E' il motivo per cui perdo quasi sempre, perchè gli altri ci giocano sopra. Io infatti pago sempre il centravanti dell'Inter sempre di più di tutti, perchè è l'unico che prendo".

L'intervista fotografica

La fede per l'Inter - "Sono tanto interista, quasi mi dispiace che adesso ho vissuto questa passione nell'anonimato, ora lo sanno tutti. Non avrei mai potuto fare il giornalista calcistico perché non ci sarebbe imparzialità. Quando uno tifa lo fa per uscire dal logorìo della vita comune. Con l'interismo non sai mai quello che ti può succedere, tipo perdere col Lugano o vincere una Champions League".

La sciarpa del Salamanca - "Che ricordi... ma poi Marco Lanna che era capitano, ora presidente della Samp. E' una città a grande trazione calcistica, squadra molto importante che ebbe dei passaggi sventurati per via delle sconfitte. Tipo con l'Atletico Madrid con 5 gol di Vieri dopo il 4-0 all'andata. Quella sciarpa l'ho presa allo stadio".

Antonio Conte e l'Inter - "Sono stato un oppositore di Conte. Quando poi è arrivato all'Inter ho totalmente cambiato idea, ho aderito al pensiero contiano. La sconfitta col Barcellona fu una delle più belle della storia. Non lo riprenderei però a tutti i costi: bisogna rispettare Inzaghi, c'è la Champions e tante valutazioni da fare. Se non fosse lui il prossimo allenatore, non avrei alcun dubbio a scegliere Conte".

Zeman - "Lo avrei voluto a tutti i costi all'Inter. E' stato molto vicino, anche Moratti lo avrebbe voluto. E' una personalità che mi ha sempre suscitato grande affetto pur avendolo conosciuto di persona solo un mese fa".

La proposta a Fantacalcio.it

"Sono tradizionalista, forse metterei in campo gli allenatori, comprandoli e aggiungendoli bonus e malus a seconda di quello che fa nella stagione reale".

La definizione

"Il Fantacalcio per me è un pezzo di vita".