La chiusura di un cerchio, felice con la conquista degli Europei proprio a Wembley e amaro per il secondo flop mondiale: vigilia di Finalissima contro l'Argentina campione del Sud America per Roberto Mancini, che guiderà a Londra la sua Italia attesa da un restyling importante. Il ct azzurro ha parlato in conferenza.

Italia, Mancini riparte dai giovani

"Sarà la gara che concluderà un ciclo. Non vuole dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro. Devo continuare a scegliere i giocatori sempre con un criterio logico, poi però servirà coraggio, perché sarà un gruppo più giovane e che andrà supportato in modo diverso. Anche questa comunque sarà una cosa bella da fare. Non cambieremo tutta la squadra, ma nelle quattro partite di Nations League 2 o 4 giovani li metteremo. Poi è chiaro che non andremo a giocare per perdere, andremo lì per vincere".

Italia, Mancini e la Finalissima contro l'Argentina

"È un grande piacere essere qui. Nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c'è anche un po' di emozione. Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà anche il tributo a tanti giocatori. Sarà sicuramente una bella partita e una grande emozione, anche se ci mancano diversi giocatori. Avrei voluto avere tutti i ragazzi qui, se lo meritavano. Ci dispiace non avere Chiesa, Immobile, Berardi e Verratti, ma chi andrà in campo disputerà un'ottima partita: l'Argentina è forte, ma lo siamo anche noi. Belotti? L'ho visto sereno, tutti i ragazzi lo sono. Giocherà lui perché era il secondo attaccante dell'Europeo, spero possa disputare una buona gara e non credo che il fatto di trovarsi a scadenza di contratto lo condizionerà".