Dopo le prime chiamate a sorpresa di Roberto Mancini la presenza in azzurro di Vincenzo Grifo non è più una novità, e dopo la sua doppietta con la maglia dell'Italia contro l'Estonia l'attaccante si racconta alla Gazzetta dello Sport, spiegando quel rapporto strano con la Serie A, sfiorata in un paio di occasioni e mai trovata.

Grifo e la Serie A solo sfiorata

"Le occasioni ci sono state, ma forse non erano maturi i tempi. Avevo 18 anni e Tare era intenzionato a tesserarmi per la Lazio, mi voleva a tutti i costi a Roma. Ma insieme ai miei parenti decisi che era meglio stare vicino alla mia famiglia. Ero troppo giovane. Era la prima volta che uscivo di casa e preferimmo la vicina Hoffenheim".

Grifo: l'Italia, Mancini e la chance Fiorentina

"Con Evani nell’Under 20 giocavo e segnavo ed è stato bello che contro l’Estonia ci fosse proprio lui in panchina. Devo tanto a lui, ma soprattutto sono grato al c.t. Mancini che mi ha voluto in questo bellissimo gruppo. Mi sono sentito subito in una famiglia e ora devo ripagare la fiducia di tutti loro. La Fiorentina? E' successo nell’estate del 2019: ero di nuovo all’Hoffenheim e quella proposta sulle prime mi sembrava interessante ma, mentre riflettevo, il club viola prese Ribery e Boateng. E a quel punto era meglio rimanere in Germania".

Grifo, voglia di Italia, il tifo per l'Inter e il sogno Europei

"Sono orgoglioso di essere italiano e mi piacerebbe giocare un giorno in Serie A. Ma a 27 anni devo essere razionale: cambio solo per un’opportunità vera. Insomma, se arrivasse una grande, mai dire mai. Avevo sette anni quando mio nonno e mio padre mi regalarono la felpa di Roby Baggio: quei colori nerazzurri mi stregarono subito. Ma ora sono un professionista, ho messo alle spalle le passioni da bambino. Il mio sogno oggi? Meritarmi la convocazione per l’Europeo. So che non è scontato e devo impegnarmi al massimo per raggiungere questo traguardo. Intanto nel Friburgo sono partito con due gol e quattro assist. Ce la metto tutta".

Vincenzo Grifo (Getty Images)
Vincenzo Grifo (Getty Images)